Capitolo 41

2.2K 161 25
                                    

-" si ma se tu tornassi con me a Seoul io sceglierei sempre e comunque te"




-" Taehyung no..." sospiro chiudendo gli occhi solo per prendere coraggio e aprire del tutto il mio cuore -" Jungkook senti" tolgo la testa dalla sua spalla per far incatenare i nostri occhi così diversi, ma con lo sguardo che sprigiona emozioni così simili -" è vero sono cambiato e me ne rendo conto. Prima non avrei mai permesso a qualcuno di mettersi in mezzo ai miei scopi non avrei mai avuto dubbi sui miei sogni" mi passo una mano sotto l'occhio per scacciare via una piccola lacrima -" sono sempre stata una persona decisa e lo sono ancora solo che adesso ho altro per cui vivere, non metterò mai da parte la mia ambizione sul lavoro perché lavorare per una grande agenzia pubblicitaria è quello che voglio ancora fare ma adesso non esiste solo lo studio o il lavoro" gli prendo una mano stringendola cercando di fargli capire che l'amore che provavo per lui è ancora qui e che non scomparirà così facilmente -" adesso esisti anche tu e quello che provo per te va oltre" una lacrima riga anche la sua guancia e Jungkook distoglie lo sguardo girando il viso di lato -" Kook tu mi hai fatto capire che la mia vecchia vita non era del tutto giusta per me, è vero, abbiamo passato tanti brutti momenti che ci hanno allontanato per poi farci rincontrare e questo io lo chiamo destino" gli prendo delicatamente il mento per fargli portare l'attenzione su di me -" ti prego guardami" gli accarezzo lo zigomo con la mano tremante -" tu mi hai ricordato una cosa molto importante che avevo dimenticato in questi anni" rimane in silenzio per poi sussurrare un "cosa?" gli sorrido dolcemente non smettendo di accarezzare la sua pelle così bianca da sembrare di porcellana -" a vivere Kook, mi hai ricordato come si vive davvero e questa è la cosa più importante di tutte" socchiude le labbra e silenziosamente abbassa il capo iniziando a piangere -" te lo giuro io sceglierei te sempre perché sei diventato la mia vita" lo abbraccio e per la prima volta è lui che si fa coccolare da me tenendo la testa sul mio petto -" Taehyung" la voce gli si spezza e stringo ancora di più la presa sul suo corpo per infondergli calore -" ti prego non mi lasciare ancora io non credo di resistere Jungkook " rimaniamo in silenzio finché le nostre lacrime non cessano.



-"Andiamo?" Annuisco e dopo aver pagato, usciamo dal pub per tornare a casa -" lavori ancora da Sejin?" Mette in moto la macchina dopo aver aspettato che io mi mettessi la cintura -" si in teoria ma non sono ancora tornato dopo l'incidente però penso di tornare presto magari solo il weekend " annuisce e inizia a guidare in assoluto silenzio. Rimango a fissare il suo profilo. È bello come sempre, ogni parte del suo viso, del suo corpo, è perfetta. I suoi capelli mossi tenuti dal codino devo dire che mi hanno fatto un gran bello effetto, ma come sempre, la cosa che preferisco di lui sono i suoi occhi. Quando mi guardano, si illuminano così tanto come se avesse due stelle al posto della pupilla. Se lui è triste o felice, i suoi occhi riflettono tutto, sono senza filtri e questa cosa un po' mi spaventa perché so che con quelle due pozze scure ma così lucenti, mi può leggere dentro. -" Perché mi fissi tigre?" Ridacchia e io divento tutto rosso -" io-io non" la mano del cambio, la posa sulla mia coscia e inizia ad accarezzarmi senza malizia -" sei diventato così timido?" Sbuffo roteando gli occhi -" Kim Taehyung non è mai timido ragazzino" scoppia a ridere e io lo seguo a ruota. Il viaggio passa abbastanza velocemente. Mi ha raccontato che ha trovato lavoro in quel ristorante dopo una settimana circa dalla sua partenza, che ha smesso del tutto con la droga e che, anche se a volte qualche crisi d'astinenza lo travolge, ha imparato a gestirla da solo sottolineando che per farlo calmare, ha sempre pensato me. Sono stato io, a detta sua, ad aiutarlo e anche se a causa di tutto quel casino, ci siamo allontanati, il pensiero e tutti i miei sforzi per farlo smettere, hanno avuto una grande importanza sulla sua decisione di lasciar perdere finalmente la cocaina. A queste parole, ovviamente, avevo iniziato ad avvampare diventando rosso come un pomodoro e lui se n'era accorto e aveva continuando a ridere prendendomi in giro, all'oscuro del fatto che sentirlo ridere così, mi aveva fatto innamorare ancora una volta di lui.


YOUR LIGHTWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu