Capitolo 26

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Mi ero rinchiuso nella mia camera per tutto il tempo, Jungkook cercava di parlarmi da dietro la porta ma le sue condizioni non aiutavano con il discorso che voleva farmi, parlava a vanvera mettendo dentro a qualche frase delle scuse fino a quando non lo avevo sentito sospirare e andarsene. Non volevo fare il melodrammatico, ma vederlo rientrare in quello stato, dopo che lo avevo aiutato sia con il lavoro, che dandogli un tetto sulla testa, mi aveva ferito. Sapevo a cosa andavo incontro quando avevo deciso di ospitarlo da me, ma speravo anche che lui lottasse con tutte le sue forze per non cadere nel tunnel dell'oscurità . Aveva fatto qualche passo avanti e non potevo non riconoscerlo, ma appena qualche difficoltà -come quella che stava affrontando da quando era stato cacciato via dal suo appartamento- si presentava, la prima cosa che faceva era farsi del male; gli avevo detto più volte che quando sentiva di star per cadere di nuovo nella tentazione della droga, poteva afferrarsi a me, parlarmi, usarmi in qualsiasi modo volesse per distrarsi, ma lui preferiva sempre la via più semplice spezzandosi e spezzando a sua volta anche il mio cuore.


La mattina dopo ero uscito di casa per andare a lezione prima del previsto. Volevo rimanere un po' da solo, volevo liberare la mia mente dai troppi pensieri; così dopo aver comprato un cornetto ho deciso di sedermi sulla panchina fuori dal cancello universitario, la panchina su cui Jungkook all'inizio, passava la maggior parte del tempo, quella che è stata partecipe del nostro primo incontro, delle nostre prime chiacchierate accompagnate dalla colazione che gli portavo, quella che ha permesso a Jungkook di sentirsi un po' meno solo guardando i vari studenti entrare e facendogli scambiare qualche parola oltre a qualche altro a qualcos'altro.

Finisco di mangiare il mio croissant e butto la carta nel cestino al mio fianco sospirando e sentendo l'aria fredda congelarmi il naso. Poco dopo, la tranquillità che mi ero creato, svanisce con l'entrata di qualche universitario che mi saluta ed entra nel cortile; c'è chi si siede da solo e studia, chi invece è in gruppo e chiacchiera, chi ancora con gli occhi stanchi entra a passo lento verso la struttura. Solo fermandomi a guardare, guardare veramente, le persone che mi circondano, noto come tutti siano diversi fra di loro. Tutti fanno cose differenti in base al proprio volere, c'è chi preferisce starsene sui libri anche la mattina presto per non rimanere indietro e chi invece preferisce scherzare con gli amici o stare con i propri partner a sbaciucchiarsi. Prima io ero sicuramente il primo, stavo sempre con la testa su un libro più grosso di me e solo qualche volta partecipavo veramente a qualche chiacchierata con il mio gruppo di amici, ma adesso, da quando ho conosciuto un po' di più Jungkook, vorrei passare la maggior parte del mio tempo con lui; adoro sentire sotto al mio naso il suo odore, adoro quando senza un motivo mi accarezza la guancia così delicatamente come se avesse il timore di farmi male, adoro quando giochiamo ai videogiochi e mi prende in giro sfottendomi con quel suo sorrisetto che mi fa infastidire, adoro come rimane in silenzio mentre io gli racconto qualsiasi cosa di me, anche quelle cose più stupide e tutto questo, tutto quello che sto provando ultimamente mi spaventa a morte.
-" Ei bel ricciolino" la voce del mio amico fa stoppare il mio monologo interiore e gli sorrido alzandomi e andando incontro a lui e agli altri -"ciao ragazzi" mi salutano chi con una semplice alzata di mano, come Yoongi, chi con una pacca sulla schiena tipo Namjoon e chi è più esuberante e mi stringe tra le braccia soffocandomi -"Chim, Jin, Hobi, mi state facendo mancare il fiato" si staccano ridacchiano mentre io teatralmente mi porto una mano al petto facendo finta di svenire causando una risata generale mentre ci avviamo nelle nostre classi.

Durante la pausa pranzo, ho raccontato agli altri più o meno tutto, tralasciando i momenti più intimi che ho passato con il moro e chiedendo qualche consiglio. Non ho escluso però, la "proposta" di Jungkook, quella dove mi chiedeva di diventare un amico un po' speciale, e le loro facce erano da Oscar. I miei amici, sanno che io non ho mai fatto cose del genere, ho sempre avuto solo ed esclusivamente Baekhyun in quel senso, quindi se io acetassi questa proposta, sarebbe sicuramente una novità per tutti -"aspetta aspetta fermo" Jimin prende parola alzando una mano e catturando l'attenzione di tutti su di lui -" ti ha chiesto di scopare perché siete attratti sessualmente ma non vuole coinvolgere i sentimenti giusto?" Annuisco un paio di volte portando la mano a sorreggere il mento -" ma tu ieri ti sei incazzato perché era mega fatto e da quando lo conosci ti preoccupi quasi il 90 percento delle volte o sbaglio?" Corrugo le sopracciglia un po' confuso e non tanto convinto annuisco di nuovo facendolo sospirare -" ma Tae questo è già far uscire fuori i sentimenti" si porta una mano sui capelli biondi esasperato e io schiudo la bocca -"no ma che dici, abita da me per forza sono preoccupato no?" Cerco il consenso degli altri guardandoli uno alla volta ma loro rimangono in silenzio facendomi sbuffare -"ragazzi no non è come credete anche lui è venuto da me a Daegu quando mi ha sentito piangere per quello stronzo" i miei occhi si posano un attimo sulla figura di Baekhyun a qualche tavolo più in là, con i suoi nuovi amichetti e varie oche che lo circondano -" appunto Tae oltre a te, anche lui prova sicuramente qualcosa non è difficile capirlo!" Nego con il capo e lo abbasso sul mio piatto ormai vuoto -"no Chim lui non- lui è difficile" mi porta una mano sulla spalla -" io non lo conosco ma da cosa mi hai detto, non sembra che tu gli sia indifferente" prima che potessi rispondere, Yoongi si schiarisce la gola tossendo per attirare l'attenzione -"bhe Tae che dici se stasera visto che nessuno di voi lavora c'è lo porti per farcelo conoscere?" Spalanco gli occhi e gli altri concordando che le parole del mio amico iniziando a parlottare sul luogo dell'incontro; la mia testa invece sta elaborando ancora il tutto -" okay allora ci vediamo per le nove al solito pub in centro?" Mi mordo il labbro e sospiro annuendo poco dopo. Sarà divertente presumo...

Tornato a casa, ho trovato Jungkook sul divano intento a leggere nuovamente lo stesso libro che aveva iniziato -" Ei Tae" lo chiude e si alza mentre io mi tolgo il cappotto e le scarpe -" possiamo parlare?" Lo guardo e con mia sorpresa non noto niente nei suoi occhi, sembrano normali -"sei uscito?" Il tono di voce mi esce distaccato e freddo e Jungkook annuisce -" si ho comprato anche delle cose da mangiare" alzo un sopracciglio e vado verso il frigo aprendolo e trovando parecchie cose -" come mai? Non devi spendere in tuoi soldi per questo te l'ho detto non voglio niente da te" mi giro trovandolo davanti a me appoggiato al tavolo con il fondoschiena -" lo so ma volevo farmi perdonare e poi mangio anch'io qui no?" Mi passo una mano tra i capelli e mi avvicino -" stasera i miei amici che hai visto quella volta in discoteca mi hanno chiesto di portarti ad una nostra serata, ti vogliono conoscere ti va?" Spalanca gli occhi talmente tanto da sembrare un cucciolo spaesato, facendomi ridacchiare mentalmente -" non so Tae non mi oso e sono un tipo di poche parole con gli sconosciuti lo sai" vado verso la cucina e prendo un sacco di patatine da uno scaffale dandogli le spalle -" loro parleranno per te soprattutto Hoseok e Jimin non ti preoccupare " annuisce non tanto convinto e io gli tiro un pacchetto di patatine al peperoncino -"andiamo sul divano a giocare?" Sorride e mi segue sedendosi attaccato al mio corpo, accendo la tele e poi la play prendendo poi il joystick che prontamente lui mi toglie; lo guardo confuso e il moro, porta la sua fronte sulla mia chiudendo gli occhi -" mi perdoni quindi?" Il tono bambinesco mi fa scappare una risata e si allontana per fissarmi con un sopracciglio alzato -" che c'è da ridere?" Gli prendo il viso tra le mani strizzandogli le guance -" quando fai così sembri un bambino sai?" Continuo a infastidirlo schiacciandogli il viso e facendogli fare la bocca a pesce dove senza pensarci troppo gli stampo un bacio. Mi stacco di colpo per il gesto uscitomi fin troppo naturale e Jungkook si avvicina nuovamente -" voglio baciarti posso?" Il suo pollice sfiora il mio labbro e io glie lo prendo tra i denti facendolo quasi ringhiare -" sembri tu una tigre adesso" prendo il suo dito completamente in bocca per provocarlo divertendomi un po' -"non fare così non tentarmi Taehyung " ridacchio e gli mordo di più il pollice facendogli prendere il labbro tra i denti, apro la bocca e lo lascio alzandomi sulle ginocchia per poi sedermi a cavalcioni su un Jungkook già fin troppo eccitato. Mi abbasso al suo orecchio abbassando il tono della voce -" sai stavo pensando di accettare la tua proposta ma se hai cambiato idea non fa nulla" la frase esce dalle mie labbra senza il consenso del mio cervello; sarà stata l'eccitazione ma adesso dopo averla detta ad alta voce non me ne pento, non succederà nulla di sconvolgente tra noi e il mio corpo, ogni particella e fibra del mio corpo, mi spinge sempre di più verso il suo, e so che questa cosa è reciproca lo posso letteralmente sentire. Porta le mani sul mio sedere e lo stringe per poi ribaltare le posizioni facendomi stendere sotto di lui -" allora affare fatto tigre."

YOUR LIGHTWhere stories live. Discover now