Capitolo 36

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Erano passati tre giorni esatti da quando avevo subito quelle torture. Bogum aveva, stranamente, mantenuto la promessa fatta a Jungkook e non mi aveva più toccato neanche per sbaglio. Non ne ero poi tanto sorpreso, perché per quanto quell'essere potesse essere spaventoso, se Jungkook si arrabbiava era anche peggio. Con mio dispiacere però, con il moro, non si era risparmiato anzi. Jungkook passava quasi metà giornata in quella cantina come cavia umana per quella nuova droga, e, ogni volta che tornava da me in camera, era visibilmente distrutto. Io, con i sensi di colpa a mille, cercavo, per quanto potevo, di calmarlo coccolandolo, di stargli vicino quando aveva degli attacchi di paranoia così forti da portarlo a stringersi i capelli fini a quasi staccarli. Avevo il cuore distrutto a vederlo così. C'erano giorni che sembrava essere perso, non più padrone di se stesso, e io mi sentivo talmente impotente da scoppiare a piangere davanti a lui. Ma una sera, qualcosa era cambiato. Era tornato in camera furioso, aveva iniziato a sbattere le porte, a buttare per terrà tutti gli oggetti possibili con una rabbia mai vista che mi aveva fatto tremare le gambe e fare un passo indietro per la paura. Aveva urlato talmente forte da far scoppiare quasi le finestre, e avendo una strana sensazione, come un codardo, mi ero chiuso nel bagno che c'era in camera, aspettando che la sua ira passasse. Quando poi dopo minuti e minuti interi, lo avevo sentito singhiozzare, ero uscito di corsa, trovandolo accasciato alla porta con le gambe al petto e la testa nascosta tra queste. Mi ero avvicinato e avevo iniziato a rassicurarlo, facendogli qualche carezza sui capelli neri e mossi e alzandogli il mento per baciarlo dolcemente. Si era calmato poco dopo e mi aveva chiesto scusa per avermi spaventato facendomi stringere il cuore. Era stata una scena talmente triste da assistere, che, inevitabilmente, avevo cominciato a piangere anch'io con lui abbracciandolo talmente forte da far coincidere i nostri cuori. Non mi sarei fatto abbattere dalle sue crisi che sapevo sarebbero continuate anche quando tutto questo sarebbe finito, non sarei scappato da lui, e dai miei sentimenti, non questa volta.

-" Kook" dopo l'ennesima crisi si era addormentato con il viso nascosto nell'incavo del mio collo e il suo respiro per quanto fosse rilassante e piacevole non riusciva a calmare il mio strano presentimento che da lì a poco qualcosa di non tanto piacevole sarebbe accaduto. -" Koo" lo scuoto lentamente e lui mugola qualcosa -"koo-" la mia frase viene interrotta dal vibrare del mio telefono, lo prendo sbloccandolo e il nome di Baekhyun mi fa accigliare -" Bae?" Sussurro il suo nome spaventato che qualcuno potesse sentirmi -" Tae, ascoltami attentamente mio papà e la polizia sono fuori dal cancello adesso, dovete uscire senza farvi scoprire e poi la polizia entrerà per arrestare tutti" il mio cuore inizia a battere furiosamente nel mio petto e la mano che tiene il cellulare inizia a tremare -" Bae come facciamo ad uscire ho paura" trattengo il groppo alla gola per non iniziare a piangere -" Taehyung uscite adesso" faccio un respiro profondo e lo saluto con voce tremante. -"Jungkook" scuoto nuovamente il ragazzo avvinghiato al mio corpo con più forza e dopo pochi tentativi, apre gli occhi confuso -" che succede?" La sua voce esce roca e profonda; mi metto a sedere sul letto e i miei occhi vagano per tutta la stanza soffermandosi poi sulla finestra. Mi alzo e mi avvicino aprendola per poi guardare giù deglutendo -" Tae?" Sento alle mie spalle Jungkook alzarsi e avvicinarsi a me mentre si mette una camicia per non prendere freddo -" dobbiamo andare kook " mi giro verso di lui e per sicurezza più mia, gli prendo le mani -" Baekhyun mi ha chiamato dicendomi che la polizia è qui fuori ma prima che entrino dobbiamo uscire" spalanca gli occhi iniziando a respirare velocemente -" Tae, io, io non credo di farcela" gli stringo più forte le mani e mi avvicino a lui il più possibile -" sono ancora parecchio stordito a malapena riesco a camminare vai tu io li distraggo" inizio a negare scuotendo la testa velocemente e tirandogli un braccio -" no non ti lascerò una seconda volta ti prego" le mie mani, salgono sul suo viso e mi avvicino baciandolo -" non scegliere di stare qui come è successo l'altra volta non lasciarmi di nuovo non penso di farcela" il suo sguardo si addolcisce e mi toglie una lacrima al lato del mio occhio -" non ho mai scelto loro a te, ho fatto tutto per non metterti in mezzo a tutto questo non pensare mai che io abbia scelto di lasciarti perché volevo" annuisco e Jungkook mi lascia un tenero bacio sul naso per poi farmi un cenno con il capo verso la finestra -" andiamo" sorrido e mi sporgo sul davanzale sedendomi, lui segue i miei movimenti un po' più impacciato per via dell'effetto della droga, e ci guardiamo un'ultima volta prima di saltare. L'altezza non era tanta ma Jungkook, essendo ancora mezzo fatto, cade male prendendo una storta alla caviglia. -" Jungkook" mi avvicino velocemente mentre stringe i denti per non fare versi di dolore e inizio a massaggiargli il piede -" è tutto okay Tae andiamo" gli tendo una mano per farlo alzare e con un po' di difficoltà, visto il suo peso dato dalla quantità di muscoli, lo tiro su. La mia prima idea era quella di correre il più veloce possibile, ma dopo la brutta caduta di  Jungkook ho dovuto accantonarla. Ci teniamo per mano mentre senza fare rumore, iniziamo a camminare per il giardino enorme fermandoci poi dietro ad un grosso albero per controllare che non ci sia nessuno. -" Kook ci sei?" Annuisce pallido in viso e le sue braccia iniziano a tremare -" sta cazzo di droga" respira velocemente serrando la mascella -" ci siamo quasi" mi sporgo dal tronco e vedo il cancello in lontananza. Le macchine della polizia sono lì con il motore spento per non far casino -" c'è la puoi fare Koo" annuisce e mi afferra la mano iniziando a fare qualche passo -" dove credete di andare?" Mi blocco di scatto sgranando gli occhi e a rallentatore mi giro verso Bogum. Questo ci sta puntando una pistola contro e il suo sguardo è glaciale tanto da farmi tremare -" siete proprio dei coglioni mancava solo una settimana e poi vi avrei fatto andare via e invece voi che fate? Andate incontro alla morta certa" Jungkook stringe la mia mano e poi la lascia avvicinandosi all'altro sotto il mio sguardo spaventato -" sei tu il coglione Bogum, hai fatto del male a lui" mi indica senza però togliere i suoi occhi dal ragazzo con la pistola -" e stai continuando ad abusare di me iniettandomi questa cazzo di droga che non mi fa capire un cazzo" alza la voce facendomi sobbalzare e Bogum gli punta la pistola in direzione del cuore facendomi allarmare -"sai Jk, bastava che facevi il bravo la prima volta e non avrei fatto nulla di tutto ciò mi hai mentito più di una volta e adesso stai continuando a fare il cazzone e sai che il non mantenere le promessa mi fa alquanto incazzare" carica la pistola e le mie gambe si muovono da sole -" no aspetta" porto le mani avanti e Bogum sposta il suo sguardo nel mio -" ti prego metti giù la pistola, sono stato io a volerlo far scappare lo vedevo distrutto e questo distruggeva me lascialo andare" la voce mi trema leggermente e una lacrima scende dal mio occhio facendolo ridere -"guarda come ti rovina l'amore per un ragazzino pieno di problemi" si avvicina a me e Jungkook scatta -" non ti avvicina Bogum o giuro su Dio che ti ammazzo" le parole sembrano non toccarlo e continua ad avvicinarsi a me prendendomi poi il mento -" ne vale la pena per un aborto del genere mmh?" Mi stringe facendomi fare una smorfia -" Ti ho detto di non toccarlo!" La presa sul mio mento sparisce quando Jungkook gli salta sulle spalle buttandolo per terra. Inizio ad andare in panico mentre vedo i due ragazzi picchiarsi e sapendo che Jungkook non è a pieno delle sue facoltà, inizio ad urlare il suo nome sperando di farlo smettere. La scena va a rallentatore e quando Bogum si alza e gli punta la pistola, tutto intorno sparisce diventando nero. Non ci sono più gli alberi, non c'è più la luce della luna, i rumori diventano ovattati e le mie orecchie iniziano a fischiare. Sento solo il battito accelerato del mio cuore -" ti ho aiutato è cresciuto come se fossi un fratello Jk ma adesso di te non me ne faccio più niente" Jungkook tossicose spuntando sangue e con il dorso della mano si pulisce la bocca per poi guardarmi, rimaniamo a fissarci e quando mi sorride la terra sembra cadermi da sotto i piedi -"No!!!!"



Allora considerazioni? Mancano tipo 6 capitoli e poi la storia sarà conclusa! Non odiatemi!!! A martedì

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