Capitolo 11

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Arrivato a lezione, ovviamente mi sono dovuto subire una piccola litigata con il mio ragazzo; era preoccupato per la mia assenza e anche dopo le mille spiegazioni che gli avevo dato, non sembrava poi così tanto convinto. Non potevo dargli torno, lo stavo trascurando, cosa che non era mai successa prima dell'arrivo di Jungkook nella mia vita. Avevo accettato di andare al solito bar insieme a lui e ai miei amici per non dare troppi sospetti a Baekhyun, ma la mia mente era sempre da un'altra parte e solo Jimin se n'era accorto; gli altri continuavano a parlare di esami e delle vacanze natalizzie ma Jimin, si era spostato vicino a me e senza dirmi niente mi aveva abbracciato sussurrandomi all'orecchio di andare a prendere una boccata d'aria. Così, ci eravamo alzati sotto gli occhi di tutti, ed eravamo usciti andando a sederci sulla panchina fuori dal cancello, su quella panchina...

-" TaeTae è successo qualcosa ieri? Non mi bevo che hai fatto ritardo perché non hai sentito la sveglia" un sospiro pesante esce dalle mie labbra e incastrando i nostri occhi, noto in quelli del mio amico della preoccupazione –" Chim, non so che mi succede giuro, non avevo programmato tutto questo e adesso mi sento spaesato, perso, sbagliato" l'ultima parola mi esce in un sussurro, e subito le mani di del biondo iniziano ad accarezzarmi una guancia –" non c'è niente di sbagliato in te Taehyung, tu sei una delle poche persone che conosco che ritengo intelligenti e furbe, qualsiasi cosa ti stia accadendo qui" con l'indice mi punta il petto all'altezza del cuore –" non lasciarla andare. Crescendo si cambia, e anche se questo ti spaventa, per me è proprio la cosa di cui hai bisogno adesso, sii coraggioso e fai quello che ti comanda il cuore, la testa che analizza sempre tutto lasciala rinchiusa in un cassetto per adesso okay?" una lacrima scende sul mio viso arrossato per il freddo e Jimin si sporge per abbracciarmi forte. Respiro il buon odore dei suoi capelli e mi lascio cullare da lui –"Jimin" mi stacco dopo qualche minuto e mi asciugo le lacrime con il dorso della mano –" Jungkook ha perso il lavoro non riusciremo a farlo entrare al pub con noi? Mi prendo io le responsabilità su di lui" mi guarda senza dire una parola; probabilmente sta riflettendo se effettivamente questa mia richiesta sia possibile o meno –" non so Tae, possiamo provarci, stasera chiederemo al nostro capo ma non saprei" annuisco e lui mi sorride a malapena facendomi cenno con il capo di raggiungere gli altri dentro –" andiamo se no Bae ci riempirà di domande tipo: dov'eri TaeTae, non ti devi allontanare TaeTae, non parlare con i drogati TaeTae" imita la sua voce per scherzo e io scoppio a ridere divertito e abbracciati, lui con il braccio intorno alla mia vita e io sulle sue piccole ma forti spalle, rientriamo per passare un pomeriggio tutti assieme come sempre.

Mi sto preparando per andare al lavoro, dopo il pomeriggio con il mio gruppetto, sono tornato a casa per darmi una sciacquata e per mangiare qualcosina, e adesso, dopo essermi vestito e truccato leggermente, sono uscito di casa con l'ansia di ricevere una risposta negativa sull'assunzione di Jungkook.

-" salve Sejin " mi inchino appena apro la porta del locale e mi ritrovo il mio capo che sta ordinando il bancone –" ciao Taehyung fa freddo fuori vero?" annuisco e con lo sguardo cerco Jimin –" Jimin è nel retro a prendere qualche scatola con nuovi liquori" lo ringrazio e inizia a spogliarmi del mio fidato cappotto per mettere il solito grembiule nero con il logo del pub –" Sejin se posso vorrei parlarle adesso visto che non c'è tanta clientela" mi fa cenno con la mano di seguirlo nel suo ufficio e mentre mi avvio con lui noto Jimin appena uscito dal magazzino che mi fa un occhiolino di incoraggiamento.

_" siediti pure ragazzo" faccio come mi dice, e, in ansia inizio a giocare con le mani –" io volevo chiederle un favore se mi è possibile" annuisce invitandomi a continuare, e dopo aver mandato giù un groppo alla gola continuo facendomi coraggio –"c'è un mio amico che purtroppo ha perso il lavoro, anche lui prima faceva il barista in un locale e mi chiedevo se, bhe si, se lei potesse assumerlo" picchietta l'indice sul mento pensieroso e io, anche con le basse temperature, sento del sudore formarsi sulla fronte –" che ragazzo è? Quanti anni ha?" gioisco internamente per non aver subito ricevuto una negazione alla mia richiesta e inizio a raccontargli qualcosa, certamente le cose che posso omettendo la droga, -"bhe Taehyung io potrei anche assumerlo ma bisognerà cambiare i turni, tu e Jimin dovreste separarvi e dovrei mettere te come trainer per questo Jungkook" annuisco contento e lui mi congeda con un sorriso.

-" allora che ha detto?" la voce di Jimin alle spalle mi fa saltare dallo spavento, ma la mia espressione si allarga in un sorriso contento –" mi ha detto di si!" batto le mani tutto contento e il mio amico mi segue ridendo –" però Chim, Sejin mi ha messo come trainer di Jungkook quindi tu e io non potremo fare gli stessi turni" sul mio labbro si forma un broncio dispiaciuto ma il mio amico non sembra infastidito o triste –" non ti preoccupare già lo sapevo che se avesse accettato ti avrebbe messo con lui " mi scuso con il biondo e per la terza volta di oggi lui mi abbraccia –" figurati Tae a me sta bene così non preoccuparti" mi sorride e insieme iniziamo ad accogliere i clienti ed a preparare i vari drinks.

-" allora Taehyung domani porta il tuo amico così lo conosco e gli faccio fare una prova" mi inchino ringraziandolo ancora, e dopo aver aspettato Jimin, usciamo dal locale –" ma Tae stavo pensando che dirai a Baekhyun?" spalanco gli occhi; non ci avevo minimamente pensato –" io non, non lo so Jiminie, qualcosa mi inventerò" il mio amico scoppia a ridere borbottando un " pensi più a Jungkook che al tuo ragazzo mi fai morire dal ridere" alzo gli occhi al cielo iniziando a spingerlo per farlo smettere quando una voce mi fa congelare sul posto –" Ei tigre" Jimin si blocca di scatto e io mi giro verso Jungkook –" oh ciao" si avvicina e il biondo gli porge la mano –"piacere Jimin so che ci siamo già visti soprattutto quella sera in discoteca e, ah, a proposito scusami per averti trascinato così ma ero ubriaco" Jungkook guarda la sua mano e poi me –" quanto cazzo parla?" gli tiro uno schiaffo piano sul retro del collo e si mette a ridere tranquillamente –" bhe Tae io vado a casa ci vediamo domani a scuola" annuisco salutandolo con la mano per poi portare tutta la mia attenzione sul moro –" hai ancora il mio giubbotto" è la prima cosa che ho notato appena l'ho visto, ma ho preferito dirglielo adesso che siamo soli –" cose gratis? E chi ci rinuncia" sbuffo sorridendo e iniziamo a camminare verso casa mia –" sai Jungkook ho parlato con il mio capo e domani hai la prova" lui si ferma guardandomi scioccato e io ridacchio prendendolo per la manica per farlo continuare a camminare –" ci sarò io con te non ti preoccupare mi ha assegnato come tuo trainer quindi vedi di ascoltarmi eh" gli punto il dito all'altezza del viso e lui fa finta di mordermelo –" ti ascolterò solo sul lavoro quindi non sorridere troppo tigre" ci spingiamo contemporaneamente scoppiando a ridere.

-" ci vediamo qui per le 20.30?" siamo arrivati davanti a casa mia da circa due minuti –" si va bene" annuisco di risposta e un silenzio imbarazzante si forma nell'aria –" Emh, vuoi entare per un thè caldo?" si passa la lingua sulle labbra secche e mi guarda in un modo strano, quasi intenso –"okay" mi giro e apro il portone con Jungkook dietro di me.

-" thè al limone o pesca?" ho lasciato Jungkook in soggiorno a guardare la televisione, mentre io mettevo l'acqua sul fuoco. Dopo pochi secondi di non risposta sento due braccia circondarmi la vita da dietro e un sussurro dritto nel mio orecchio –"limone" si sposta mentre io sento il cuore galoppare talmente forte da uscirmi dal petto -"o-okay" sorride con un ghigno che ancora non gli avevo mai visto, e io mi affretto a riempire le tazze di thè caldo; finiamo di berlo completamente in silenzio, lui appoggiato al bancone e io seduto sul tavolo della cucina.

-" allora ci vediamo domani" apre la porta e io annuisco ancora imbarazzato alla scena di poco fa –"notte" mi accarezza i capelli scompigliandomi qualche ciocca riccia ed esce chiudendo la porta di casa. Il suo tocco diverso dalle altre volte mi ha fatto uno strano effetto, era da tempo che qualcuno non riusciva ad imbarazzarmi e questo mi destabilizza completamente; Non so se questo affetto nei suoi confronti si evolverà in qualcosa di più che amicizia, ma per adesso preferisco non pensarci per non farmi problemi inutili. Però è proprio bello...

YOUR LIGHTWhere stories live. Discover now