Capitolo ventisei.

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Buongiorno, dolcezze. Come state? <3

Come al solito vi chiedo di seguire la pagina instagram della storia: my_favorite_bad_boy , poi se vi va, seguitemi pure qui su wattpad! :)

Visto che molti su insta mi hanno chiesto di spiegare meglio anche la storia degli altri personaggi, in questo capitolo capirete qualcosa in piu' sul nostro Santiago!

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Visto che molti su insta mi hanno chiesto di spiegare meglio anche la storia degli altri personaggi, in questo capitolo capirete qualcosa in piu' sul nostro Santiago!

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DYLAN

Do l'ennesimo pugno al muro incazzato e terribilmente seccato dalla situazione in cui mi trovo.

«Non può andare avanti così per sempre.» asserisce Aamir, buttando fuori il fumo della sigaretta.

«Ha bisogno di aiuto, ma non il nostro. Deve andare da una persona competente che lo possa aiutare a superare il suo passato.» condivido il mio pensiero, frustato a vedere un amico che considero un fratello in quello stato.

Santiago è riverso a terra, incosciente per via dell'innumerevole quantità di cocaina che ha aspirato, ma miracolosamente vivo.
Si porta troppi dammi dietro, si da colpe che non ha e tutto ciò, lo sta portando ad una lenta autodistruzione.

«Io non capisco, non ci riesco proprio, cazzo. Due fottutissimi mesi fa aveva smesso, ne era uscito. Si faceva qualche canna di tanto in tanto, ma va bene! Cazzo, ma la cocaina non la toccava più! Perché?» afferma Tyler, palesemente irritato e deluso quanto noi.

Lusy se ne sta in disparte, seduta su una poltroncina che muove le gambe in maniera snervante.

«Tu eri con lui, o sbaglio?» domando a quest'ultima, che alza lo sguardo verso di me.

Gli occhi contornati di rosso, mi confermano che anche lei è fatta, ma a differenza di Santiago che non si drogava da due mesi, non ha avuto alcuna reazione.

«Si.» risponde soltanto.

«E devi dirmi nulla?» la incito, stringendo i pugni.

Potrei perdere il controllo da un momento all'altro.

«Non abbiamo fatto nulla di male, ci stavamo semplicemente divertendo. Allora ho uscito qualche bustina che avevo dietro e l'ho convinto a farsi qualche tiro, giusto per farmi compagnia.» mormora, intimorita da me, ma allo stesso tempo strafottente.

Non ce la faccio, non posso trattenermi.

«Tu sei malata! Non hai un cazzo di niente in quella testa. Avevi bisogno di compagnia per drogati? Avevi bisogno della droga per divertiti? Porca puttana, sei una deficiente senza cervello. Sai bene che Santiago è fragile, che ha dei problemi col suo passato che non è ancora riuscito a superare, che da due mesi aveva finalmente smesso con la cocaina e stava riuscendo a vivere, e tu cosa fai? Lo rovini, ecco cosa fai! Non sei buona a niente, proprio come tuo padre.» urlo tutto il disgusto e la rabbia che provo nei suoi confronti, dando un pugno al tavolo accanto a lei, facendola sobbalzare per lo spavento.

𝗠𝘆 𝗳𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶𝘁𝗲 𝗯𝗮𝗱 𝗯𝗼𝘆 Where stories live. Discover now