Capitolo diciannove.

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Buongiorno tesori, questo capitolo è molto forte, con diverse scene violente. Se siete sensibili, non leggete!
Detto questo: buona lettura! 🤍
P.s: leggete con questa canzone 😍
P.p.s: scusate gli eventuali errori, correggerò al più presto! Ho pubblicato prima per accontentarvi ❤️

s: scusate gli eventuali errori, correggerò al più presto! Ho pubblicato prima per accontentarvi ❤️

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Per tutta la sera Dylan non mi ha tolto gli occhi di dosso, facendo infastidire molto Chris, che più volte ha cercato di marcare il territorio con qualche bacio, che a malapena ho ricambiato.

Mi sento un po' frastornata, forse per il troppo alcol che ho ingerito, o forse perché vedere Dylan insieme ad un'altra fa male.
Come immagino faccia male anche a lui vedermi con un altro.
Perché se ci amiamo dobbiamo stare lontani?

Ho bisogno di andare due minuti in bagno, da sola; devo allontanarmi da tutto questo baccano.
Mi alzo e sotto lo sguardo attento di Dylan e Chris, vado al bagno.
Fortunatamente non c'è nessuno, quindi posso benissimo sedermi sul ripiano dei lavandini.
Mi accendo una sigaretta, sperando che nessuno entri.
Forse sto esagerando, non ho nemmeno salutato le mie amiche.
Ma come faccio a spiegargli che dopo quello che ho detto non riesco a guardale nemmeno in faccia perché i sensi di colpa mi divorano?
Come faccio ad andare lì, come se nulla fosse successo, e salutarle senza scoppiare a piangere?
Non c'è la faccio, quindi non le ho salutate.
Ingrandendo così, quello che loro pensano di me.
Che sono cambiata, che sono diventata una stronza di alto livello, ma loro non potranno mai capire il motivo per cui io ho dovuto fare un cambiamento così radicale.
Siccome sono una ragazza sfortunata, qualcuno entra in bagno.
Alzo lo sguardo e inarco un sopracciglio alla vista di Kate, la ragazza di Dylan, che mi squadra dalla testa ai piedi.

Chissà perché, ho la netta sensazione che non sia venuta qui a lavarsi le mani o a fare la pipì.

-Amanda Flores.- sussurra, entrambe le sopracciglia sollevate.
-Kate "non so il tuo cognome".- rispondo ironicamente, alzando gli occhi al cielo.
Faccio un ultimo tiro dalla sigaretta, poi la butto in un gabinetto.
-Non fare la finta stronza con me, perché so esserlo più di te.- dice, facendo un passo in avanti.
-Che c'è? Sei venuta qui per minacciarmi?- la guardo in attesa di una sua risposta, che non tarda ad arrivare.
Non ho nemmeno la forza di litigare, sono troppo impegnata a combattere i miei di demoni.
-No, però ti voglio solo avvisare su alcune cose: non montarti la testa solo perché Dylan ha organizzato tutto questo, non pensare minimamente che Dylan provi ancora qualche tipo di sentimento per te. L'unica cosa che prova nei tuoi confronti, è pena. Pena per il tipo di ragazza stronza e meschina che sei, pena per quello che hai dovuto passare per colpa del padre del suo migliore amico, pena per averti abbandonata due anni fa.
Per te prova solo una misero senso di colpa, di amore non c'è traccia. Quindi, evita di comportarti come una stronza senza cuore, qui tutti sappiamo che sei una ragazza morta dentro che ha solo bisogno della spinta giusta per suicidarsi.
Sai, ho fatto qualche ricerca su di te, nemmeno parli con i tuoi genitori, i tuoi nonni, adesso non parli più nemmeno con le tue amiche. Sei sola, Amanda, completamente sola, senza che nessuno ti voglia davvero bene. Ti sei fatta odiare da tutti, credo che questa sia una buona spinta per mettere finalmente fine alla tua esistenza. Non pensarci troppo, tanto non mancheresti a nessuno. Bacini.- le sue parole, mischiate al tono tagliente, hanno distrutto il mio cuore, più di quanto non lo fosse già.
Non riesco a controbattere, a spicciare una parola, forse perché infondo so che ha dannatamente ragione.

𝗠𝘆 𝗳𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶𝘁𝗲 𝗯𝗮𝗱 𝗯𝗼𝘆 Where stories live. Discover now