Capitolo ventiquattro.

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Sono tornata con un capitolo bomba💥
🚫Contiene linguaggio forte e scene HOT🚫 Se non vi piacciono questo genere di cose, vi consiglio di non leggere il capitolo.
Per il resto, angeli... leggete con la canzone che vi ho messo sopra! Fidatevi di me🥵
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 leggete con la canzone che vi ho messo sopra! Fidatevi di me🥵 ••••••

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«Ti farò pentire di avermi provocato.» dichiara rude, massaggiandosi l'evidente erezione in modo volgare.
È una visione, sembra un Dio greco.
I capelli tirati indietro dal gel in modo perfetto, direi quasi maniacale; il corpo marmoreo che sembra essere stato scolpito da Michelangelo, i tatuaggi a donargli quell'aria da cattivo ragazzo che mi fa uscire fuori di testa, gli occhi azzurri che riescono ad incutermi timore ma che trasudano lussuria.

Vorrei muovermi, ma mi sento come bloccata; i polsi stretti nella cintura, distesa su un letto coperto da lenzuola di raso rosso, mi sento come una ragazzina alle prime armi, come una vergine caduta nelle mani del diavolo.

Abbassa lentamente le mutande, rivelando la sua erezione dura e grossa.
Deglutisco visibilmente, siamo stati a letto insieme molte volte, però perché adesso mi sembra totalmente diverso?

«Prendila in bocca.» ordina, facendo su e giù con la mano sul suo uccello.
Mi siedo lentamente, trovandomi con la faccia davanti al suo cazzo nudo e teso.
Prende i miei capelli in un groviglio e li tira leggermente indietro, poi porta la punta della sua erezione sulle mie labbra semiaperte e la striscia un po'.
Apro la bocca, permettendogli in un colpo secco di infilare tutta la sua lunghezza.
Mi affogo un po', lui si ferma e mi guarda intensamente.
Abbasso lo sguardo, non riesco a sostenerlo, è troppo intenso.

«Guardami.» asserisce, prima di ricominciare a muovere velocemente il suo uccello dentro la mia bocca.
Continuo a dargli piacere, mantenendo lo sguardo fisso nei suoi occhi persi nella goduria.
Succhio, passo la lingua sulla punta turgida, mentre lui lo spinge sempre più infondo, fino a farmi venire le lacrime agli occhi.
Sfila lentamente la sua lunghezza dalla mia bocca, poi mi accarezza il viso dolcemente.

Bello e dannato.

Queste sono le uniche parole che mi vengono in mente, mentre lo guardo.
Sono innamorata follemente di lui, dei suoi modi rudi, del suo essere stronzo ma amorevole al contempo e ho paura che qualcuno possa portarmelo via.
«Questo gli altri lo possono fare? Mh?» sussurra sensualmente, mentre con abilità slaccia il gancio del reggiseno.
Mordo le labbra, inclino la testa e lo guardo con un sorrisetto sghembo.

«Se solo ci provassero, forse si.» decido di provocarlo, lo metto alla prova.
Voglio vedere fino a che punto arriva.
Fino a che punto si spinge la sua gelosia.
Strappa le spalline del mio reggiseno, facendolo cadere sulle mie gambe nude, lasciandomi stupita.

«Continui a provocarmi, baby? Sai bene che giocare sporco è una mia specialità.» dice, la voce roca, sensuale, mentre accarezza il mio mento e poi le labbra con il pollice.
La sua mano scende lentamente sul mio seno, tira un capezzolo facendomi sospirare.
«Ti farò supplicare.» queste semplici parole, bastano per farmi bagnare ulteriormente.
La sua grossa mano tatuata, avvolge delicatamente il mio collo, mi spinge sul letto, facendomi distendere.
Mi sovrasta con il suo corpo, le nostre labbra si sfiorano e io vorrei tanto baciarlo, ma lui non sembra volere la stessa cosa.
Lascia umidi baci sul mio collo, scende sul mio petto e si sofferma sul seno, con una mano mi stuzzica il seno sinistro e con la bocca vizia quello destro.

𝗠𝘆 𝗳𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶𝘁𝗲 𝗯𝗮𝗱 𝗯𝗼𝘆 Onde histórias criam vida. Descubra agora