Dark erotic romance.
Quando hai vent'anni dovresti essere felice e spensierata, e invece no.
Ti trovi una casa sulle spalle da mantenere e un lavoro che ti permette al massimo di pagare le bollette e l'affitto di casa.
Ma sapete dov'è il bello? Che...
Buongiorno angeli, godetevi il capitolo. Come al solito, vi aspetto su Instagram con il box delle domande! Insta: My_favorite_bad_boy seguitemi! ✨
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Buona lettura! 💞
AMANDA
«Smettila di fare il geloso!» urlo contro Dylan che mi trascina dentro la sua camera.
Ha ventisette anni e poco fa si è comportato come un ragazzino di diciassette.
«No, non la smetto. Sono geloso, anzi che dico? Sono geloso da impazzire, lo avrei strozzato con le mie mani se avesse continuato a stringerti in quella maniera, porca puttana.» ringhia, le vene del collo sporgenti per via della rabbia.
Quanto è sexy?
No, Amanda, smettila! State litigando perché lui si è comportato come un bambino.
«Sta cercando di aiutarci, così invece tu lo allontani soltanto! Infondo ha chiesto scusa sia a te che a me, quindi perché trattarlo così?» dico esasperata, togliendo gli anfibi.
«Già, vorrei proprio sapere perché ti ha chiesto scusa.» asserisce, assottigliando lo sguardo.
Ops, penso di aver omesso qualcosina per mantenere la pace e adesso Chris mi ha buttata nella merda, cazzo.
«È successo qualcosa di cui non sono a conoscenza?» mi chiede, spogliandosi e rimanendo in mutande.
Slip neri di Versace con greca dorata sul bordo.
Meravigliose, poi su di lui ancora meglio.
«Smetti di guardarmi il cazzo?» pronuncia fiero, mettendomi in imbarazzo.
«Non ti stavo guardando il cazzo, stavo ammirando le tue mutande. Mi piacciono, ti stanno bene. Non pensare sempre male, non esiste solo il tuo cazzo al mondo.» lo sfido con tono altezzoso.
Sul suo viso da angelo caduto, spunta un sorriso.
Non uno di quelli giocosi, ma uno malizioso, seducente e oserei dire, quasi maligno.
Mi tremano le gambe, mentre lui si avvicina lentamente a me, con passo da predatore.
Un predatore pronto ad azzannare la sua preda e gustarsi la sua carne dolce.
Vado indietro, mentre cerco di guardare ovunque tranne che i suoi occhi.
«Ti piace giocare con me, vero? Adori provocarmi, farmi impazzire. Ami sfidarmi per vedere fino a che punto resisto.» afferma, con voce bassa.
Basta solo questo per farmi bagnare le mutandine.
Mannaggia a me che non mi levo mai il vizio di provocarlo.
