Capitolo sei.

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Buongiorno angeli! Come promesso, capitolo pubblicato!
Buona lettura!❤️
••••••
Mi sembra che il mio cuore abbia smesso di battere per un istante infinito, mi manca l'aria.
Non posso credere a quello che ho sentito.
Mi rifiuto di crederci.
Dylan, il mio Dylan, colui che si è preso cura della sua famiglia fin da bambino, che non avrebbe mai fatto male nemmeno ad una mosca, è a capo della congrega.
Stento a crederci.
La congrega è dove centinaia di persone si riuniscono per parlare degli affari illeciti che svolgono, nominano i capi per ogni quartiere, gestiscono lo spaccio, le corse clandestine, organizzano combattimenti, assicurano protezione ai negozianti solo se pagano, oppure il loro negozio salta in aria.
Rapinano banche, prendono ragazzi che non hanno nulla da perdere e li addestrano fino a farli diventare dei mostri, degli assassini spietati.
E tutto ciò sotto il comando di una sola persona, colui che autorizza i uomini a fare tutto questo, perché senza il suo lasciapassare non si fa nulla, non si deve fare nulla! E se per caso dovessi mancare di rispetto o tradire, sei morto.
Fanno grandi affari, trafficano droga con altre città, con altri stati.
In poche parole organizzano la criminalità di tutta L'America.
-Zio, ma non eri tu a capo?- chiedo a Zio Bill, facendo riaffiorare i ricordi di quando mi aveva raccontato tutto, dopo avermi accolto in casa sua e avermi protetta.
-Infatti, siamo io e Dylan.- replica, sedendosi accanto a me.
-Adesso torno a lavoro, scusatemi.- dico alzandomi dalla sedia e correndo in cucina.
Tutto ciò che mi circonda è una bugia, Dylan mi ha sempre mentito.
Era vero quello che dicevano di lui allora, non è mai stato un ragazzo raccomandabile e dopo esser entrato in un giro così grande, ha dovuto allontanarsi per proteggere i suoi cari.
-Conosci Dylan Lopez?- mi domanda Christian, svegliandomi dai miei pensieri.
-È lui l'ex che è sparito per due anni.- gli spiego, ancora scombussolata.
-Oh cristo, sarà meglio tenermi lo tanto da te, non voglio guai.- dice con un mezzo sorriso.
-Stai scherzando, vero?- chiedo seria, potrei benissimo capirlo adesso che so chi è davvero Dylan Lopez.
-Certo, scricciolo.- Ride.
-Scricciolo? Sei serio?- Alzo gli occhi al cielo e torno a lavorare, ignorando il più possibile il tavolo diciassette.
*****
Mangio con poca voglia l'insalata che ho preparato, non avevo voglia di mettermi ai fornelli, quindi ho deciso di cenare con qualcosa di pronto.
Il telefono squilla e anche se non vorrei parlare con nessuno in questo momento, devo almeno vedere chi mi sta chiamando.
-Anastasia?- sussurro a me stessa, decidendo di rispondere.
-Ana.- le rispondo, accettando la chiamata.
-Emy, come stai?- mi chiede con tono triste.
-Devo raccontarti alcune cose, ma preferisco parlartene di presenza. Tu invece, che hai?- le domando curiosa.
-Penso a mio fratello, ho paura per lui...- mi svela i suoi pensieri e io mi sento crollare il mondo addosso.
-Già, ti capisco... è proprio di lui che devo parlarti.- le spiego con calma.
-Hai scoperto qualcosa?-
-Si, domani ci vediamo?-
-Domani sera Dylan inaugura la sua discoteca, ti vengo a prendere e ci andiamo.- mi rivela.
Una discoteca? Ma quando ha deciso di aprirne una se è qui da poco tempo?
Ah, già. Ha talmente tanti soldi grazie alla congrega, che se decide di aprire qualcosa in qualche giorno, può farlo senza problemi.
-Ah, va bene, a che ora ti aspetto?-
-Alle 22:00 sono da te, a domani allora.- mi saluta mantenendo un tono triste e preoccupato.
-A domani, amore.- chiudo il telefono e mi passo le mani tra i capelli.
Come faccio a dirle in cosa si è cacciato suo fratello? Come le spiego della congrega e di tutto ciò che fanno sotto il comando di Dylan? Non sarà per niente facile.
*****
Una nuova giornata è già iniziata, ed io mi trovo a lavoro a servire i clienti.
Non è per nulla facile oggi stare tranquilla e non pensare, sapendo che stasera devo dare una brutta notizia alle ragazze.
-Amanda, che fai stasera?- mi chiede Christian, mentre puliamo la cucina.
-Sono all'inaugurazione della discoteca di Dylan, tu?- rispondo pensierosa.
-Anche io! Ci vediamo lì allora?- esulta.
-Si, certo, ti faccio conoscere i miei amici.- lo guardo sorridendo.
Vorrei essere felice e spensierata come lui.
-E io ti faccio conoscere i miei.- dice facendomi l'occhiolino.
-Ci vediamo tutti li allora, chiudiamo prima oggi, che dite?- dice Adam entrando in cucina.
-Perfetto!- urla Christian felice.
-Ci sarà da divertirsi.- rispondo ironicamente.
-Forza, a lavoro! Prima ci sbrighiamo, prima chiudiamo!- Urla Adam battendo le mani, aiutandoci a pulire.
*****
La gonna bianca risalta la mia carnagione scura, così la indosso e abbino un top e dei tacchi a spillo rossi.
Faccio le onde ai capelli con la piastra, metto il mascara, il rossetto rosso e scendo giù da Ana che mi aspetta da mezz'ora.
Salgo in macchina e saluto lei e il suo ragazzo Jason, poi mi accendo una sigaretta.
-C'è l'hai fatta a scendere! Sei la solita ritardataria.- mi rimprovera Ana, facendomi ridere.
-Allora, che mi dici di mio fratello?- mi domanda ansiosa.
-Ti ricordi lo zio Bill?- le domando.
-Certo.-
-Ecco, ti avevo spiegato che lui è il capo di una congrega che gestisce la criminalità organizzata, ma adesso non è più solo, insieme a lui al comando, c'è Dylan.- le spiego cercando di stare più tranquilla possibile, provando a non farla uscire fuori di testa.
-Cosa?- urla sgranando gli occhi.
-È impossibile, mio fratello non può essere diventato un criminale...- sussurra con le lacrime agli occhi.
Annuisco soltanto, capendo il suo dolore.
Nessuno si sarebbe mai aspettato che Dylan diventasse un criminale di grossa portata.
Jason nel frattempo non ha detto una parola, ha la postura rigida e stringe con le mani il volante dell'auto.
Ciò mi crea qualche sospetto, può essere che lui già ne era a conoscenza? Può essere che anche lui insieme agli altri ragazzi allora sono coinvolti? E se anche loro dovessero far parte della congrega, perché non hanno mai detto nulla alle ragazze?
No, no.
Sono io che sto uscendo fuori di testa, non può essere mai una cosa del genere.
Non possono aver nascosto una cosa così grande.
-Jason, tu lo sapevi?- gli domanda Ana, forse avendo avuto i miei stessi sospetti.
-N..no, sono scioccato quanto te.- parla, balbettando un po'.
Non mi convince però, c'è qualcosa che non va, e i suoi occhi lo confermano.
-Allora, che tipo di locale ha aperto Dylan?- chiedo ad Ana, cercando di spostare l'attenzione su qualcos'altro.
-Non so, credo sia una discoteca. Isabelle, Davis, Bonnie ed Ethan ci aspettano li.- mi informa, mentre io faccio solo un cenno con la testa.
Arriviamo davanti ad un edificio che si trova difronte il mare, il palazzo è tutto nero fuori, c'è una fila lunghissima e all'entrata posso vedere benissimo i buttafuori.
-È questo il locale?- domando.
-Si, ma tranquilla, non dobbiamo aspettare la fila noi.- mi dice Jason.
Scendiamo dalla macchina e superiamo tutta le gente in fila, che nel frattempo ci guarda male non capendo che cosa stiamo facendo.
Alzo la testa e vedo la scritta luminosa rossa: "Dylan's Angels".
Raggiungiamo l'entrata, dove ci sono già gli altri ragazzi, i buttafuori spostano la piccola cordicella rossa e ci fanno entrare.
La discoteca è già stracolma di gente, le luci psichedeliche mi confondono un po', ma comunque riesco a vedere delle piccole gabbie che pendono dal soffitto sorrette da delle catene, con dentro ballerine oserei dire quasi nude.
In fondo c'è il palco con il deejay che trasmette musica reggaeton, accanto a lui ci sono diversi pali da lap dance con altre ballerine mezze nude che si strusciano sui pali.
Ai laterali dell'enorme locale, ci sono dei tavoli e dei divanetti in cui sono seduti ragazzi con credo altre ballerine che gli ballano di sopra come se stessero per avere un rapporto sessuale da un momento all'altro.
Io e le ragazze ci guardiamo confuse, capendo che quella non è una semplice discoteca.
-Ebbene si, ragazzi! Questo è un night disco club.- ci spiega Ethan.
-Se solo una di queste ballerine prova ad avvicinarsi ai ragazzi, io le ammazzo.- dice Bonnie con sguardo assassino.
Io rido mentre Isabelle e Ana annuiscono convinte dalle parole di Bonnie.
-E tu non guardare, stronzo!- urla Ana, coprendo gli occhi a Jason.
Io e Isabelle ridiamo, consolandoci l'un l'altra, visto che entrambe siamo single.
E menomale oserei dire, visto il tipo di locale in cui ci troviamo.
Saliamo le scale che portano al piano di sopra e prendiamo posto nel privé che a quanto pare è riservato a noi. Affaccio dai balconi che si sporgono sulla sala, e noto diversa gente intenta ad toccarsi e baciarsi, in preda agli ormoni, alcuni fumano, altri ballano.
Vedo Christian in mezzo alla pista insieme ad altri due ragazzi, così chiamo Isabelle e cerco di raggiungerlo.
-Chris!- urlo per farmi sentire.
-Scricciolooo- si volta verso di me e poi corre ad abbracciarmi.
Rido per la sua reazione e ricambio l'abbraccio.
-Lei è Isabelle.- presento la mia migliore amica a Christian e si stringono la mano.
-Loro invece sono Nate e Logan.- anche lui ci presenta i suoi amici e poi tutti insieme andiamo al bar.
Prendiamo uno shot di sambuca l'uno, poi ne prendiamo uno di tequila, poi uno rum e pera, birra, cocktail e così via.
Ci troviamo in pista a ballare scatenati grazie all'alcol, Nate e Logan sono super simpatici e non mi aspettavo che mi sarei divertita così tanto stasera, dopo la giornataccia di oggi.
Mi sento brilla, ma comunque non sono ubriaca e va bene così, non voglio esagerare.
Logan mi passa uno spinello d'erba che accetto volentieri, faccio qualche tiro e lo passo ad Isa.
Ritorniamo al bancone del bar e prendiamo una bottiglia di tequila è una di sambuca, torniamo in pista e mentre balliamo ce li scoliamo tutte.
Ops, forse ho esagerato.
Giuro, non volevo ubriacarmi.
-Isaa!- urlo, barcollando un po'.
-Mmh?- risponde ballando ancora.
-Devo fare la pipì!-grido ancora, facendo ridere i ragazzi.
-Saliamo sopra a prendere i fazzoletti e poi andiamo in bagno.- dice Isa trascinandomi.
Durante il tragitto rischio di cadere più e più volte, isa non se ne accorge nemmeno, mentre Chris mi tiene stretta dai fianchi, aiutandomi a mantenere l'equilibrio.
Saliamo le scale ridendo e nemmeno mi accorgo che siamo già arrivati nel nostro privé dove tutti i ragazzi ci guardano straniti, compreso Dylan, che non toglie gli occhi di dosso a Christian.
Quest'ultimo, conoscendo la sua reputazione si allontana visibilmente da me.
-Perché ridete?- ci chiede Ana.
-Forse abbiamo bevuto troppo.- spiega Isabelle ridendo ancora.
-E questi ragazzi chi sono?- domanda Davis.
-Ah, che stupida!- urlo più del dovuto.
-Lui è Christian, il mio collega, mentre loro due sono Nate e Logan, due suoi amici.- spiego stravaccandomi sul divanetto.
-Amo, non dovevi fare la pipì?- mi chiede Isa barcollando.
-Oddio, è vero!- grido alzandomi.
Mentre raggiungo Isa, noto Dylan seduto su una poltroncina con sopra una ragazza che gli bacia il collo.
-Sei un figlio di puttana!- gli ringhio contro, incazzata.
Non so davvero il motivo per il quale gliel'ho urlato, forse perché dopo avermi baciato mi ha detto di stare lontani e ora lo trovo con un'altra.
-Ti avevo detto di stare lontani, cosa ci fai qui? Per giunta sei del tutto ubriaca!- mi urla contro anche lui, alzandosi, facendo notare benissimo la nostra differenza d'altezza.
Mi sento a disagio.
-Mi sono venuta a divertire, ti creo problemi?- dico puntandogli un dito al petto.
-Si, non dovevi venire.- replica più calmo, sedendosi di nuovo.
-Dai, tesoro, andiamo.- Isabelle mi prende per il braccio e mi porta via in silenzio.
Che stronzo che è Dylan.
Come posso ancora provare qualcosa per lui nonostante tutto?
-Oh, guarda! Li c'è il bagno, io vado a salutare un amico, è un problema se vai da sola?-
-No isa, vai pure.- le dico, mentre raggiungo il bagno.
Apro la prima porta che vedo e finalmente trovo il gabinetto e faccio i miei bisogni.
Esco dalla porta e vado per lavarmi le mani, quando riflesso nello specchio noto un ragazzo biondo che inala qualcosa che penso sia cocaina.
Il ragazzo si alza e si accorge di me, cerco di inquadrare meglio la figura difronte a me, ma l'alcol che ho ingerito non me lo permette.
Capisco chi è, solo quando me lo trovo a pochi centimetri di distanza.
-William.- sussurro in preda al panico.
-Sei tutta sola, tesoro?- mi domanda, accarezzandomi il viso.
-No, sono con i miei amici.- gli rispondo scansandomi dal suo tocco.
-Ti amo tanto.- sussurra avvicinandosi.
Indietreggio ancora di più, quando è fatto diventa pericoloso e soprattutto diventa violento.
-Smettila, Will! Ne riparliamo domani, okay?- parlo a voce alta, sperando che qualcuno al di fuori mi senta.
-No, cazzo! Io ne voglio parlare adesso, anzi, non ci dobbiamo dire nulla! Io e te dobbiamo stare insieme e basta!- strilla colpendo la porta con un pugno.
Sussulto e cammino ancora indietro.
-Per favore, William.-
Si avvicina tutto d'un tratto appiccicando completamente il mio corpo al muro dietro di me e prende i miei capelli tra le mani, tirandoli.
-Mi fai male, William!- schiamazzo impaurita.
-Sei una puttana, lo sai? Ed è il momento che la puttana cominci a farla anche con me!- ringhia, dandomi uno schiaffo in viso, talmente forte da farmi girare la testa.
Mi alza la gonna, scoprendo le mie mutandine e inizia a palparmi il sedere in modo rude, violento.
Sbottona il suo jeans e se lo cala sulle cosce, mentre mi tiene ferma stringendo la sua mano sul mio collo.
La sua erezione è ben visibile nonostante dovrebbe essere difficile averne una per lui, dato che si droga.
Mando indietro i conati di vomito e mi faccio coraggio, dandogli un calcio dritto nelle parti basse, provo a scappare ma mi tira per i capelli e mi picchia forte la testa contro il muro.
-Troia, cose credi di fare? Eh!?- sbraita fuori di se.
Piango, tremo, urlo.
Nessuno mi sente.
Mi strappa le mutandine e poi mi sbatte di nuovo la testa contro il muro.
Uno schiaffo, un pugno, mi bacia e io lo continuo a respingere, ma lui non ha intenzione di fermarsi.
Nessuno mi salva.
Sto per perdere i sensi, lo sento.
La testa fa male, tanto male, mi pulsa forte, gli occhi non riescono a stare più aperti.
Non sento più nulla, non vedo niente, intorno a me ci sono solo ombre.
Una di queste, mi leva di dosso William, e poi? E poi il niente più totale.
••••••
Amanda⚡️

••••••Amanda⚡️

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Dylan⚡️

Amanda e William 💔

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Amanda e William 💔

Spazio autrice: ho in mente tante cosine! Non avete idea🙈 Il capitolo è un poco più corto del solito, ma spero che vi sia piaciuto comunque! Fatemi sapere cosa ne pensate🖤 Baci, Deb P

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Spazio autrice: ho in mente tante cosine! Non avete idea🙈 Il capitolo è un poco più corto del solito, ma spero che vi sia piaciuto comunque! Fatemi sapere cosa ne pensate🖤
Baci, Deb
P.s: NON DIMENTICATE DI VOTARE!
❤️

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