Capitolo 34

719 87 25
                                    

Le volte in cui il Re del regno aveva dato festeggiamenti nel palazzo reale Taehyung poteva contarle forse sulle dita di due mani, volendo esagerare. Fin da piccolo non aveva mai assistito a grandi feste o celebrazioni e le uniche volte in cui succedeva era solo per alleanze politiche o i suoi primi compleanni. Non si era mai soffermato su quei particolari tanto era sempre chiuso nella biblioteca di corte con i suoi insegnanti, o se non era impegnato con gli studi si divertiva a giocare da solo fuori le mura del castello con una dalle tante levatrici che lo avevano accompagnato durante la sua crescita.

Il vero motivo lo venne a scoprire solo più tardi, quando aveva involontariamente origliato la conversazione di alcune dame di corte passeggiare per i corridoi. Avevano rimembrato con nostalgia le grandi feste organizzate dalla sua defunta madre, prima della sua nascita, e avevano avuto pietà del re per la tristezza che era costretto a nascondere per mandare aventi un regno e un figlio. Ricordava come i sensi di colpa lo avessero assalito, ritenendosi talvolta colpevole di ciò che era successo a sua madre, e da allora persino le sue feste di compleanno avevano smesso di essere celebrate sotto sua richiesta. Il re non aveva nemmeno obbiettato.

Era con quei ricordi per la mente che, leggermente a disagio, quella sera camminava per la sala da ballo gremita di persone importanti, dame e specialmente alfa con l'intento di chiedere la sua mano per avere un legame con la corona. Il mantello che indossava era di un colore bianco, che stava a significare la purezza del suo essere... con quello però nascondeva il rigonfiamento del suo ventre che tutto significava tranne che la sua innocenza.

Per tutti era il principe omega vergine e non ancora marchiato, ma nessuno sapeva che almeno per quanto riguardava la prima diceria, da ormai mesi non lo era più e al contrario il frutto di ciò che aveva fatto stava crescendo ancora nel suo grembo.

Raggiunse in fretta il suo trono, affiancando il re che con il suo mantello rosso e con della pelliccia attorno al collo, guardava tutti i presenti nella sala con occhi indagatori. Taehyung fece lo stesso sentendosi disgustato da quella vista quando constatò che molti occhi fossero ricaduti su di lui da quando aveva messo piede nella sala.

Quello sarebbe stato il ballo che avrebbe dato inizio ai corteggiamenti fino a quando non avrebbe deciso da sé chi prendere in sposo. Avrebbe ospitato una miriade di pretendenti nelle camere del palazzo e questo stava a significare solo una cosa: pericolo. Senza tutti quegli alfa non avrebbe avuto nulla di cui preoccuparsi, ma dall'indomani in poi avrebbe avuto a che fare con molti di loro e con i loro sensi più sviluppati sarebbe stato difficile nascondere il suo odore, oltre che nascondersi come aveva fatto in quegli ultimi mesi.

«Lui è Choi Junghil, è un principe di un regno ad est del nostro.» suo padre non lo degnò nemmeno di uno sguardo e al contrario, invitandolo silenziosamente a seguire il suo sguardo, gli indicò quello che gli parve un ragazzino dai tratti gentili. Non aveva nemmeno l'aspetto di un alfa. «La sua famiglia ha un buon commercio di stoffe e molto spesso i nostri vestiti vengono prodotti proprio da quelle. E' più piccolo di te e credo che per te sia un ottimo partito.»

Annuì rimanendo in silenzio, e poi girò la testa quando suo padre fece lo stesso per andare ad osservare un ragazzo alto e dai capelli quasi sul rossiccio. Aveva dei tratti occidentali ed un sorriso che Taehyung non poté fare a meno di trovare perfetto. Anche lui, come il primo, aveva dei lineamenti ancora dolci in volto. «Lui è Son Dongyul Leonard, figlio di un duca. Sua madre è irlandese, motivo dei suoi tratti. La sua famiglia possiede molte terre e come con il primo, potrebbe essere un buon partito.»

Se c'era una cosa che aveva notato era che, per quanto suo padre avesse insistito per l'inizio di quegli incontri, tra i suoi prediletti non vi era alcun alfa dall'aspetto bruto. Tutti conservavano dei tratti ancora fanciulleschi nonostante la loro natura, come se li avesse scegli apposta essendo a conoscenza della naturale avversione di suo figlio veglio quel genere più forte di lui.

The Omega's Crown|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇWhere stories live. Discover now