Capitolo 27

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Le urla dei pirati erano quasi assordanti per quanto forti fossero mentre, euforici, mollavano le casse trasportate per i due precedenti giorni sulla sabbia, correndo poi su essa quando intravidero il mare e in lontananza quella bandiera malconcia sventolare maestosa dall'albero maestro più alto del veliero. Tutti corsero verso il mare, sventolando le mani in aria per attirare l'attenzione e quando scorsero dal veliero lo stesso gesto e le urla lontane, capirono d'essere arrivati a casa.

Taehyung si lasciò sfuggire un mezzo sorrisino riuscendo quasi a provare sulla sua stessa pelle l'emozione d'avercela fatta, ma al contrario non fece nulla e si guardò intorno per cercare un paio di occhi che trovò in lontananza e che gli rivolsero un sorriso stupendo che lo lasciò per qualche secondo senza parole. Tornare su quella nave significava che tutti gli sforzi fatti in quei giorni non erano stati vani, che tutto era andato secondo i piani, ma come un serpente che striscia nascondendosi tra i piccoli granelli di sabbia, anche la consapevolezza che mancasse poco alla fine si nascondeva sotto quelle emozioni.

Una volta salpati avrebbero raggiunto le grotte di Ehsul e da allora tutto sarebbe stato sulle sue spalle: avrebbe dovuto condurre la ciurma verso il tesoro, nella speranza che la sua memoria non lo sabotasse facendogli percorrere il sentiero sbagliato. Quei giorni tranquilli con il resto della ciurma sapeva sarebbero stati la quiete prima della tempesta, e se solo avesse dato loro la possibilità di dubitare della sua lealtà o insinuare che tutto fosse un inganno, nemmeno Jungkook sarebbe stato in grado di salvarlo quella volta.

Sospirò e distolse lo sguardo per ripuntarlo nuovamente verso il mare blu senza un filo d'onda. Il clima e i venti erano perfetti per riprendere il viaggio.

«A cosa pensi?» una voce familiare lo distrasse dai suoi pensieri e subito un sorriso tirato comparse sulle labbra dell'omega per incontrare gli occhi curiosi di Jungkook.

«Tante cose diverse, in realtà.» sospirò mentre seguì con lo sguardo la prima scialuppa avviarsi con due uomini verso la loro direzione. Avrebbero prima salito le casse di merci e poi la metà della ciurma sarebbe ritornata a bordo. Hoseok dirigeva il tutto tenendo al suo fianco il capitano Yun legato ancora alle corde, le quali non erano mai state slegate in quegli ultimi giorni.

Taehyung ricordava la discussione avuta con Jungkook la seconda notte consecutiva di viaggio. Viaggiare in quelle condizioni lo riteneva eccessivo, specialmente quando si trattava di quell'uomo che, come lui, aveva passato quegli ultimi giorni nell'ombra. Non aveva dato ombra di dubbio sul suo comportamento, quindi perché punirlo in quella maniera?

In risposta Jungkook gli aveva solo detto che fosse pericoloso, senza scendere nei particolari e vista la sua testardaggine ci aveva rinunciato facilmente, potendo solo scusarsi con il capitano Yun il giorno successivo. In realtà anche il comportamento del vecchio alfa era cambiato in quei giorni, ma doveva presumere fosse per l'ancora precaria situazione in cui si trovavano entrambi: prigionieri e lontani dalle mura del castello.

«Guardate un po' chi c'è qui! Chi non muore si rivedere, purtroppo, vero Chanwook?» quella voce squillante attirò l'attenzione di tutti i presenti e causò la reazione immediata del pirata appena nominato.

«Omega del cazzo, ti sei stufato del cazzo del vice ed ora vieni a cercarne uno migliore?» il ghigno sdentato che rivolse il pirata a quello che, quando i due sollevarono lo sguardo, scoprirono essere Jimin fece fare una smorfia disgustata sia al castano e sia al biondo, poco lontano. Le allusioni di Chanwook erano rivolte sempre alla sfera sessuale e se a Jimin disgustava anche solo l'idea, Taehyung non riusciva nemmeno a sorvolare su quelle parole. Probabilmente, se gli avesse rivolto una frase del genere tempo addietro avrebbe sentito il suo orgoglio ferito e sarebbe scoppiato con ira di fronte a tutta la ciurma. Invece, fortunatamente, gli avvertimenti di Jungkook erano serviti a qualcosa e per quei giorni le uniche cose che quei pirati che lo odiavano avevano potuto fare era solo rivolgergli sguardi di sbieco.

The Omega's Crown|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇWhere stories live. Discover now