Capitolo 23

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Il viaggio era continuato per all'incirca quattro giorni e tre notti. Ad ogni risveglio il sole tiepido appena sorto riscaldava la loro pelle rigenerandoli, al contrario, dal freddo della notte.

C'era solo una piccola ma importante differenza da quando il sole era alto, rispetto a quando spariva per lasciare spazio alla notte: in quelle ore, in cui le stelle splendevano luminose nel cielo, quando ormai lo scoppiettio del fuoco diventava sempre meno rumoroso e con esso si aggiungeva il respiro pesante della ciurma dormiente, puntualmente il capitano della Esmavros abbandonava i suoi compagni di viaggio per recarsi al contrario dal ragazzo che, al mattino, doveva trattare come se nulla fosse se non – a quel punto – un oggetto di sua proprietà.

Scavalcò il tronco sul quale era rimasto seduto fino a quel momento e, accertandosi che nessuno sguardo indiscreto si accorgesse dei suoi spostamenti – stizzì le labbra quando vide il capitano Yun tranquillamente addormentato con le corde ai polsi e la bava alla bocca. E' quel vecchio dovrebbe proteggerti? Pensò ironicamente tra sé e sé con il pensiero già rivolto al principe dai capelli color oro – percorse i pochi metri di distanza che lo separavano dall'omega.

Quella notte si erano accampati vicino ad un ruscello e lo scorrere dell'acqua poco distante lasciava che i rumori paurosi e intimidatori, come i gufi tra gli alberi o i rami spezzati da qualche zampa di animale più pesante, andassero in secondo piano sovrastati invece da quello rilassante del ruscello.

Fu sorpreso infatti quando trovò il principe rilassato contro il tronco di un albero, guardando il fuocherello alimentato dai rami sottili che gli aveva procurato qualche ora prima, senza farsi beccare dalla ciurma.

Un po' tutto quello lo infastidiva, il non poter dimostrare apertamente a Taehyung che faceva sul serio, che le sue parole non fossero per l'appunto solo parole senza gesti che ne dimostrassero la veridicità, gli faceva stringere i pugni e mandare giù tutta la rabbia. La ciurma non avrebbe visto di buon occhio i loro sentimenti e, inoltre, mostrarli avrebbe reso solo meno stabile quello che si stava creando tra loro. Qualcosa di ancora troppo incerto, con troppe crepe profonde per essere anche solo sfiorato e troppo facile da frantumare.

Non aveva un nome e né era possibile classificarlo in qualche modo. Semplicemente finivano col fare ciò che l'istinto gli suggeriva. Da quel bacio dato due sere fa non c'era stato più alcun contatto fisico, ma in compenso l'omega gli permetteva di accarezzare le sue ciocche bionde quando stanco decideva di stendersi e rilassarsi sul terreno. La giaccia di pelle scura a riscaldargli le braccia e la sicurezza del suo odore a tenere lontane persone indiscrete.

Solo quando i loro occhi si incrociarono nel buio il pirata si riprese da tutti quei pensieri percorrendo gli ultimi passi che lo separavano dal biondo. Un mezzo sorriso lo accolse, mentre come ormai era solito fare, si sedette accanto a lui posando però prima la sua giacca sulle spalle del biondo.

«Perdonami per essere arrivato tardi, il liquore era finito e ci hanno messo più tempo ad addormentarsi.» piegò le gambe vicino al busto e posò gli avambracci sulle ginocchia, per poi posare la schiena sul tronco accanto a Taehyung.

Una piccola risatina uscì dalle labbra del biondo e subito dopo scosse la testa «Immaginavo, i vostri schiamazzi si sentivano fin qui.»

«Avresti dovuto vedere l'alfa Yun» ridacchiò ancora «rimane tanto sulle sue ma dopo due bicchierini era già partito dicendo cose senza senso. Mi sono davvero chiesto come uno come lui avrebbe mai potuto proteggerti, nel caso in cui avessi lasciato che dormisse qui con te.» il tono cambiò da divertito a malizioso, e si avvicinò di pochi centimetri con la spalla, andando a smuovere la postura composta del biondo che al contrario alzò gli occhi al cielo non riuscendo però a nascondere un mezzo ghigno divertito.

The Omega's Crown|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇWhere stories live. Discover now