Capitolo 43

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Un mugugno si espanse all'interno di quella stanza apparentemente silenziosa non appena l'unico omega all'interno di essa riprese conoscenza dopo quelle lunghe ore di riposo. Ancora ad occhi chiusi si girò su sé stesso allungando le braccia sopra la sua testa, così da poter stiracchiare il suo corpo intorpidito, per poi prendere un lungo respiro compiaciuto con cui arrivò alle sue narici un odore in particolare.

Era da mesi che non riposava così bene. Le sue notti, sempre travagliate da incubi o preoccupazioni, sembrava gli avessero dato tregua per quella singola volta. O semplicemente la presenza dell'alfa accanto a sé aveva fatto in modo che tutto il suo corpo e la sua mente si rilassassero lasciandolo riposare tranquillo.

Aprì gli occhi pian piano, accecato dalla luce del mattino, per poi girare la testa nella direzione in cui avrebbe dovuto trovarsi il pirata. Sorrise e sentì il suo cuore mancare un battito quando lo vide.

Il suo respiro regolare indicava fosse ancora nel mondo dei sogni, le sue braccia nude, così come il suo torso – coperto solo da alcuni bendaggi – abbracciavano il cuscino sotto la sua testa mettendo in risalto le sue braccia muscolose. I capelli arricciati e scompigliati gli cadevano lungo la fronte e Taehyung si apprestò subito a rimuoverli rivelando così il viso rilassato dall'alfa.

Le ciglia lunghe sembravano quasi toccare gli zigomi e le sopracciglia, solitamente sempre corrugate in un'espressione dura, erano rilassate dandogli quasi le sembianze di un bambino.

Sorrise l'omega e mordendosi le labbra per trattenere tutti i suoi muscoli dal modificarsi in un'espressione fin troppo felice, si issò sulle braccia sollevando il suo peso e quello del suo bambino, così da poter sedersi comodamente contro i cuscini del letto. Indosso aveva una vestaglia che non ricordava avesse indossato, ed i suoi vestiti – quelli che invece ricordava avesse e che erano stati slacciati dalle mani di Jungkook – erano accartocciati in un angolo accanto al suo comodino, così come quelle del pirata.

Ricordava il disordine tipico dell'alfa, aveva avuto modo di sperimentare quanta poca importanza desse ai suoi abiti quando avevano finito col vivere insieme per quei miseri tre giorni nel villaggio del vecchio Woojin. Ma in qualche modo trovava quella caratteristica così dolce nel pirata da non riuscire ad arrabbiarsi con lui, cosa che probabilmente avrebbero fatto le sue domestiche.

Accarezzò con la punta dell'indice i suoi lineamenti, ammirandolo in silenzio quasi come volesse imprimere per sempre nelle sue retini quel momento, prima che il suo sguardo venisse catturato dal regalo che Hoseok gli aveva donato il giorno prima, abbandonato ai piedi del letto.

Gattonò in modo tale da raggiungerlo e sedendosi sulle sue gambe lo aprì con un mezzo sorriso in volto, emozionato di poter riaverlo tra le mani dopo così tanto tempo. Ricordava come dopo la loro prima notte, la mattina seguente, avesse sfogliato quel diario all'insaputa del pirata potendo scoprire quello che per l'alfa doveva essere ancora un segreto.

Si morse le labbra e sfogliò alcune frasi scarabocchiate, appunti e mappe disegnate a mano con incisi degli ipotetici percorsi, per poi arrivare al primo ritratto che Jungkook aveva fatto a sua insaputa. Doveva essere uno dei primi giorni in cui era finito sulla Esmavros, poteva distinguerlo dalla cura dei dettagli che Jungkook aveva avuto disegnando il suo colletto così tipico dei nobili reali. Accarezzò con il pollice quei tratti leggeri con il cuore fin troppo esaltato per poi sfogliare altre pagine, trovando il secondo: questa volta il suo sguardo non era puntato su qualcosa di preciso, quasi si stesse guardando intorno spaesato. Sorrise cercando di ricordare a quando potesse risalire quel momento, e prima ancora che potesse continuare ad ammirare quei tratti – così speciali per lui perché trasmettevano come Jungkook lo guardava con i suoi occhi – quel diario gli venne tolto di mano con uno scatto che lo fece subito voltare in direzione del pirata, adesso sveglio e con un tono rosato a colorargli le guance, trasmettendo quella punta di imbarazzo.

The Omega's Crown|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora