Capitolo 6

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Chiuso nuovamente in quella angusta cella Taehyung sbatteva il piede ritmicamente nervoso, guardandosi intorno in attesa che qualcosa succedesse. Di fronte a lui la cella in cui era stato rinchiuso il capitano Yun era vuota e gli procurava al sol pensiero un magone alla gola.

Erano passate solo due ore da quando era tornato su quella nave dopo esser riuscito a sfuggire agli uomini di Jisoo. Aveva minacciato il padre di quest'ultima con la lama alla gola e solo quando era salito in sella allo stallone che l'aveva ricondotto sul molo l'aveva lasciato libero permettendogli di urlare alle guardie di inseguirlo. Strinse i pungi al ricordo di quanto ingenuamente avesse pensato che se ne sarebbe stato buono senza far nulla, ed invece...

Il risvolto più inaspettato però è stato quando ormai sul punto di arrendersi all'idea di non riuscire a salire sul veliero pirata, quella mano l'aveva afferrato per spingerlo su di essa ed evitargli una rovinosa caduta in mare. Lo stesso che poi l'aveva salvato da quella pioggia di frecce che era piombata su di loro.

Portò le braccia a circondare le sue gambe, portandole più vicino al petto, e sprofondò la testa nelle ginocchia rilasciando un sospiro tremante e preoccupato al ricordo di cosa fosse successo dopo.

Quando la calma era tornata sull'Esmavros e solo i gabbiani erano tornati a stridere nel silenzio, come la calma prima di una tempesta, gli uomini di Jungkook erano usciti allo scoperto ritrovando la figura familiare dell'omega tra le braccia del loro capitano. Tutto era stato improvviso: lo avevano afferrato con la forza intenzionati a gettarlo nelle acque profonde, ormai fin troppo lontani dalla terra ferma, affermando quanto fosse una sciagura per la loro nave e che avrebbero dovuto sbarazzarsi di lui fin dall'inizio.

Non era rimasto sorpreso nel vedere che a capo di quell'attacco improvviso ci fosse nessun'altro se non Chanwook. E se era riuscito di soppiatto a scappare dal branco di alfa di Jisoo, lì su quella nave non aveva scampo e lo sapeva bene.

Lo avevano afferrato per le braccia e le gambe già con i muscoli pronti a farlo oscillare verso l'esterno della nave e lasciarlo cadere. Aveva temuto per la sua vita in quel momento più di qualsiasi altra cosa. Il pensiero della sua famiglia, del capitano, che degli alfa gli stessero mettendo le mani addosso erano passate tutte in secondo piano perché la certezza che quel giorno la sua vita sarebbe terminata probabilmente in quel modo l'aveva colpito in viso come uno schiaffo. E faceva male.

Aveva gridato, si era dimenato affinché lo lasciassero ma con un tuono a ciel sereno una voce aveva squarciato la confusione attorno a lui con un «Silenzio!» che aveva bloccato qualsiasi movimento degli alfa e fatto mollare la presa su di lui che si era ritrovato a cadere sulla schiena rovinosamente in mezzo a tutte quelle gambe coperte da vestiti sporchi e polverosi.

Quando aveva scorto tra le gli alfa che lo circondavano lo sguardo rabbioso del capitano dell'Esmavros, adesso in posizione eretta e con affianco il vice capitano – che al contrario lo sguardava con un'espressione mista tra la preoccupazione e la rassicurazione di non aver visto un omega gettato nell'oceano –, aveva capito che quelle parole erano state dettate solo dalle suppliche di quest'ultimo. Il vicecapitano Namjoon era stato l'unico, da quando aveva messo piede su quella nave, a provare un po' di pietà nei suoi confronti.

Nel silenzio però avevano potuto udire dei gemiti di dolore provenienti dalle loro spalle e solo allora, attrattati da quella voce, si erano girati per constatare qualcosa che spezzò a Taehyung in cuore. Il capitano Yun legato ad uno dei bauli era stato abbandonato lì durante l'attacco ed in quel momento aveva una freccia conficcata nella spalla che gli aveva insanguinato i vestiti e creato uno strato di sudore sulla fronte a causa del dolore e delle parole che sotto sforzo cercava di pronunciare. «L-lasciate Vostra A-altezza.» persino in un momento del genere quell'uomo aveva posto la sua vita prima della sua.

The Omega's Crown|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇWhere stories live. Discover now