The Omega's Crown|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇ

Capitolo 1

Il movimento tranquillo ed oscillante sulla schiena del destriero del principe rendeva possibile a quest'ultimo poter osservare la folla che lo attendeva in città, distribuita in due linee parallele così che ci fosse lo spazio necessario per lasciare libera la strada principale che avrebbe condotto alla piazza e poi al molo.

Il rumore dei ferri posti sotto le zampe del cavallo echeggiava sulla strada in pietra insieme al brusio dei cittadini e alla marcia dei soldati che in posizione composta camminavano accerchiando il principe così da garantire la sua sicurezza. A pochi metri di distanza, il generale Park cavalcava al suo fianco con l'espressione fiera di chi è riuscito ad ottenere ciò che voleva.

«Chi avrebbe mai detto che Vostra Altezza avrebbe mai intrapreso questo viaggio. Avrei scommesso che vostro padre vi avrebbe tenuto protetto a palazzo ancora per molto come ha fatto per tutti questi anni» quelle parole arrivarono chiare alle orecchie di Taehyung che però non si fece sorprendere ed anzi rimase impassibile ad osservare i volti di coloro che in futuro gli avrebbero donato fiducia ed acclamato come nuovo re – o per lo meno così sperava se tutto fosse andato per il meglio. Anziani, adulti, bambini che forse per la prima volta assistevano all'ascesa di uno dei componenti della famiglia reale in città, lo guardavano chi con aria preoccupata, chi con aria di chi sapeva che sarebbe stato un fallimento. Fin da subito aveva capito che l'essere nato omega per il regno era stata una sfortuna ma mai si era sentito inferiore a qualsiasi alfa, e determinato avrebbe fatto cambiare quegli sguardi da derisori ad ammiratori.

«Siete sicuro che starete bene in mezzo a tutti quegli alfa? Non ci siete abituato—»

«Se credete che così facendo io torni indietro vi sbagliate di grosso generale Park» non lo guardò negli occhi mentre pronunciava quelle parole, ormai stanco di sentirsi mancare di rispetto in quel modo da quell'uomo.

«Assolutamente, volevo solo metterla al corrente di ciò che vi aspetta» sentì una piccola risata da parte dell'alfa che avrebbe pacificamente ignorato se solo quel tratto 'pacifico' gli fosse appartenuto. Era sempre stato testardo e senza paura di dire ciò che gli passava per la testa, e quel suo carattere insieme al costante allenamento lo facevano sentire sicuro di sé stesso.

«Crede che non sappia impugnare una lama? Generale Park il vostro ricordo di me deve basarsi su molti anni fa, perché anche in questo momento» si girò con sguardo glaciale verso l'alfa che aveva appena sfiorato con il ginocchio la sua gamba tesa per reggersi sul destriero «se non la smettete di infastidirmi non mi farei scrupoli a portare a mio padre la vostra testa».

Prima che tornasse con la testa rivolta verso il molo al quale si stavano man mano avvicinando riuscì a scorgere un sorriso nervoso da parte dell'alfa che tacque per il resto del tragitto, fino all'arrivo del molo dove tramite l'aiuto di un eunuco scese da cavallo e osservò da terra ferma il veliero imponente che galleggiava sull'acqua mentre le vele si muovevano in base alla direzione del vento.

Il capitano Yun scese da quest'ultima non appena la truppa che avrebbe scortato il principe arrivò ai loro piedi, e si inchinò alla vista di Sua Altezza. «Pronto per il viaggio signore?» disse ridacchiando, facendo nascere un sorriso rettangolare sul volto del biondo che come un bambino guardava quell'immensa nave che presto avrebbe macchiato l'oceano blu.

«Capitano Yun non avevamo rimosso le formalità tra noi già da tempo?» chiese ripuntando lo sguardo nell'uomo che ricordava con meno rughe sul volto e meno capelli bianchi, quando anni fa si sedeva sulle ginocchia per essere all'altezza di un piccolo principe biondo e regalare a quest'ultimo ogni tipo di conchiglia o pietre particolari ad ogni suo ritorno da un lungo viaggio. Quei preziosi regali erano tutti custoditi nel baule che Taehyung conservava ancora nella sua camera ed erano stati proprio quelli ed i racconti che il capitano Yun si premurava di raccontargli che avevano fatto nascere la passione per la navigazione all'ormai diciottenne omega.