Capitolo 45

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Quella mattina era grigia, strana. Portava con sé delle nuvole grandi e scure che si muovevano velocemente sopra la loro testa a causa del vento gelido, portando con loro un senso d'inquietudine.

Nonostante fosse l'alba, il principe era già sveglio intento ad osservare quel grigiore con uno strano senso di inquietudine a fargli prendere dei lunghi sospiri. Il vento gli scompigliava i capelli e faceva svolazzare la tunica calda sopra le sue spalle rendendo inutile il suo lavoro e provocandogli dei brividi lungo tutto il corpo.

Quando lo scatto delle finestre che venivano aperte risuonò alle sue spalle, sapeva già chi gli stesse per venire in contro. Il forte odore di ferormoni alfa sembrò quasi avvolgerlo, così come lo fecero le braccia del loro proprietario andando ad accarezzare il suo ventre pronunciato. Il calore della sua mano attraversava i vestiti e, come se il bambino al suo interno riconoscesse quel tocco, un piccolo movimento fece sussultare Taehyung che con un sorriso riportò l'attenzione sulle uniche persone di cui gli importava.

«Perché sei qui fuori? Si gela.» la sua voce assonnata e ancora roca gli solleticò le orecchie e lo fece sorridere per quanto dolce sembrasse ai suoi occhi. Si lasciò ancora contro la sua schiena e continuò a guardare il paesaggio grigio sotto i suoi occhi.

«Non riuscivo più a dormire e non volevo disturbarti.»

«Come scusa, disturbarmi?» ridacchiò il pirata dietro di lui «Tu sei l'unico che non disturba mai. E poi sono io l'ospite nella tua camera da letto.» lo strinse ancora di più a sé lasciando un piccolo bacio sul collo sempre con quel cenno di malizia a modificare i suoi gesti e le sue parole.

Ridacchiò ancora girandosi in quell'abbraccio per poter guardare il pirata negli occhi, con i loro volti a pochi centimetri di distanza. Le braccia circondarono il suo collo e gli occhi tornarono a divorarsi, mai stanchi di affondare sempre negli stessi. «Ti stai impegnando così tanto per far funzionare tutto il piano e rischi ogni giorno di essere beccato. Io, invece, l'unica cosa che faccio è comandare chiunque di spedire lettere, scarabocchiare qualcosa e leggere sperando di memorizzare tutti i dettagli del piano.»

«E quindi? Io non avrei dicerto tutta questa pazienza nel rimanere fermo a studiare... se non fosse per te avrei già dato inizio ad una guerra, nonostante sia l'unico contro un esercito. Per questo tu sei la mente ed io il braccio.»

L'immagine del pirata che brandiva una spada per farsi strada tra i corridoi del palazzo gli strappò una risata, consapevole che le sue parole fossero veritiere, facendo tornare un po' di colore in quella giornata cupa.

«Ed ora, se hai smesso di preoccuparti inutilmente, torniamo dentro. Qui fuori si scatenerà una tempesta di temporali tra non molto.»

«E questa frase da pirata?» ridacchiò ancora Taehyung, andando a leccare poi la punta dell'indice per poi portarlo in aria come se cercasse di capire la direzione del vento «Come lo capisci? La direzione del vento o dai nuvoloni grigi sulle nostre teste?»

Il tono ironico dell'omega fece sollevare un angolo delle labbra dell'alfa, che quasi come lo stesse sfidando fece un passo nella sua direzione incastrando il principino tra il suo corpo ed il parapetto, minimizzando le distanze tra i loro volti.

«Non solo, se osservi il mare da qui puoi notare quanto sia agitato.» stava per avvicinarsi ancor di più andando ad azzerare la distanza tra loro con un bacio che pregustava malizia e voglia di possedersi, ma sotto il naso fine dell'alfa non sfuggì un odore familiare che fece reprimere ogni suo movimento. Si girò in direzione della porta d'ingresso sotto lo sguardo confuso del principe e pronunciò un «E a quanto pare non è il solo ad essere agitato.»

Dopo di che la porta si spalancò e da esse vi entrò il medico ancora in tunica da notte e con un colorito pallido, quasi avesse visto un fantasma. Il respiro pesante e le occhiaie violacee sotto i suoi occhi stranirono i due, che mai avevano visto il beta conciato in quella maniera, di solito sempre composto e in ordine.

The Omega's Crown|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇWhere stories live. Discover now