Capitolo 15

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In un angolo ombreggiato del veliero, Taehyung si trovava affiancato dal capitano Yun con lo sguardo basso e in silenzio, intento ad osservare quella specie di rituale per le morti che avevano subito durante l'attacco. Sotto gli occhi un leggero strato violaceo, segno della notte insonne che aveva – come al solito – passato e gli angoli delle labbra costantemente tirati verso il basso.

A pochi metri di distanza da lui il resto della ciurma celebrava quel rituale, a tratti macabro, dove preparavo i corpi senza vita su delle tegole di legno insieme ai loro oggetti personali pronti per gettarli in mare. Tutti stavano solo attendendo l'uscita del capitano che avrebbe speso alcune parole per i componenti ormai senza vita, prima di poter mettere fine a quell'atmosfera pesante tipica di un lutto.

Quando aveva visto quelle sistemazioni aveva storto il naso. Nel suo regno si celebrava una veglia funebre in cui tutti le persone strette all'ormai defunto piangevano e pregavano a finché la sua anima potesse riposare in pace; lì quei pirati, quando decidevano di unirsi ad una ciurma pirata, sapevano che tipo di celebrazione avrebbero avuto e che, una volta finita, nessuno avrebbe pianto sulle loro tombe.

L'eco di alcuni passi lo riportò alla realtà in cui sollevò lo sguardo cupo per puntarlo su un alfa che poteva ormai dire di conoscere abbastanza. Come al solito camminava fiero con la sua postura prorompete ed il codino basso dietro la nuca, guardando con sguardo dispiaciuto i componenti della sua nave fino a quando i loro occhi non finirono con l'incrociarsi di nuovo. Nessun pensiero nella mente di Taehyung vagò più, come nei giorni precedenti; bensì, nonostante il forte odore dal quale era purtroppo attratto, solo rabbia ribolliva nelle sue viscere ed era pronto a farla scoppiare da un momento all'altro. Cercava solo di contenersi.

Distolse quindi lo sguardo, e lo tenne ancorato in un punto impreciso dell'orizzonte fino a quando la voce dell'alfa non vagò nell'aria prendendo finalmente parola.

«Ogni volta è sempre doloroso dover dire addio ai nostri compagni,» iniziò a gran voce ricevendo subito dei cenni di approvazione da parte della ciurma. Taehyung si limitò a spostare lo sguardo su chi lo circondava e a congiungere le mani vicino il busto in una sorta di forma di rispetto.

«e non saremo mai davvero pronti a farlo, ogni volta! Perché accadrà ancora e la prossima volta potreste essere voi sdraiati lì, su quelle tegole...» lasciò cadere il discorso, affievolendo la voce e passando in rassegna gli sguardi dei suoi uomini. Su ogni volto era espressa un'emozione differente: i più giovani tremavano e piangevano leggermente, per la prima volta costretti ad assistere a qualcosa del genere; i più anziani si limitavano a tenere bassa la testa e a corrugare le sopracciglia consci che le parole del capitano fossero veritiere.

«Non vi dirò che non accadrà più, non farò promesse che non potrò mantenere. Siete voi stessi i fautori della vostra vita, dipenderà dalle vostre forze e dalla vostra grinta!» la voce divenne più alta e coinvolgente, tant'è che persino Taehyung – nonostante non volesse ammetterlo – sentì il coraggio e la volontà di combattere prendere possesso di sé. Insieme a quella sensazione, urla e schiamazzi di incoraggiamento fuoriuscirono dalla ciurma insieme a pungi battuti sul legno e spade protratte verso il cielo. «Ma vi prometto che le vostre vite e quelle dei vostri compagni non saranno mai vane! Vi condurrò verso i più grandi tesori e vi offrirò una vita che potrete definire tale!»

Altri schiamazzi e altro chiasso provennero dalla ciurma aizzata dalle parole del loro capitano. Solo un trio – che prima era stata un quartetto – rimaneva in silenzio guardando nello specifico uno degli uomini ormai senza vita. I suoi occhi seguirono quella figura e vide chiaramente il volto di Chanwook cupo di rabbia per la perdita del suo compagno.

«Ma per il momento dovremmo dire addio ad alcuni di loro che coraggiosamente hanno combattuto al nostro fianco e che, purtroppo, il mare ha richiamato a sé.» le urla scemarono man mano che la frase continuava, adesso con un tono più calmo e rispettoso nei confronti dei defunti.

The Omega's Crown|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇWhere stories live. Discover now