40 Emily

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Questa mattina, seguendo le regole del dottore, la caviglia fa meno male.
Però la situazione in cui mi trovo, anzi in cui ci troviamo è sempre più incerta...
Quando sono in presenza di Liam ho un bisogno sfenato di abbracciarlo, mentre con Theo di baciarlo e non solo. Ho bisogno della presenza del mio fidanzato ma allo stesso tempo del mio migliore amico.

"Ciao a voi. Scusate l'assenza delle ultime settimane ha dovevo sistemare le ultime cose per poter finalmente mettere in pratica il mio piano.
Adesso è arrivato il momento che anche voi facciate quello che vi ho detto, possibilmente entro sta sera. Buona fortuna."

«Emily, non possiamo... anzì più che altro tu non puoi» mi dice Liam entrando in salotto.

«Non provare a dire sciocchezze. Nemmeno tu puoi rinunciare al tuo sogno», spiego sedendomi sulla poltrona. Liam è venuto a "studiare" a casa mia per la verifica di storia mentre tutti gli altri sono andati a fare una visita di controllo con la squadra di calcio.
Oggi lui non è nemmeno andato a scuola quindi ha potuto tranquillamente saltare la visita, la deve comunque fare domani.

«Non capisco perchè di punto in bianco tutta sta'cosa, più che altro proprio a noi due», domanda anche se ormai conosciamo entrambi la risposta.

«Tu adesso spiegami dove trovo il coraggio per lasciare Theo. Non voglio lasciarlo, io lo amo», dico praticamente urlando. «Tu più che altro dove troverai il coraggio per abbandonare il tuo sogno di diventare un calciatore di fama mondiale?
Ma più che altro come darai la notizia a tuo padre?»

«Proprio perchè amiamo le persone intorno a noi dobbiamo farlo, prima che la persona dietro a tutti i messaggi faccia loro del male. Una volta ci ha mandato un messaggio del genere e poi di mio padre me ne occuperò in seguito dopo che mi avrà detto in che affari si è andato a cacciare».

Sospiro. «Era meglio dire tutto a Parrish, magari ci poteva aiutare. Ormai è tardi.
Forse riuscivamo a risolvere tutto quanto prima di arrivare a questo», dico. «Alloro stesso tempo invece non potevamo farlo».

«Scusami per le parole che sto per dire, noi due ci troviamo proprio in una situazione di merda. Prima di pensare alla prossima mossa aiutami a scrivere il messaggio per il gruppo».

"Ragazzi senza tanti giri di parole vi volevo dire che da oggi ho deciso di rinunciare alla squadra di calcio per motivi personali. Quindi scusatemi se da oggi non sarò più presente agli allenamenti, ma ho pensato che questa fosse la cosa giusta da fare. Vi voglio bene e spero che accettiate la mia decisione."

«Più semplice, diretto e conciso di così non potevo essere. Io spengo internet quindi lascio il compito a te di controllare tutti i nuovi messaggi che arrivano da parte degli altri».

«Già», dico controllando il mio telefono. «La cosa peggiore è che adesso stanno scrivendo tutti come dei pazzi per sapere il motivo e Theo ha appena detto che passa qui tra venti minuti per parlare con te».

Mi circonda le spalle con il braccio. «Mi dispiace dirlo però adesso pensiamo ad un piano per te visto che Theo sta arrivando», dice. «Bisogna dirglielo senza tanti giri di parole in modo che non possa controbattere».

«Ho un piano».
Prima che possa aggiungere altro vado a prendere un foglio di carta e dopo averci scritto sopra lo giro verso il mio amico. «Va benissimo ma ci voglio aggiungere anche io qualcosa».

I minuti passano. Sento bussare alla porta d'ingresso. Mi ritrovo davanti Theo con le mani in tasca.
Normalmente l'avrei accolto gettandomi tra le sue braccia, mentre quella sera ho dovuto fare appello a tutto l'autocontrollo che possiedo nel mio corpo.

«Ehi», dice. «Hai intenzione di invitarmi a entrare?»

Non ne avevo l'intenzione ma la cosa migliore era parlare dentro casa e non fuori dove i vicini potevano sentire. «Ti devo parlare anche io di una cosa importante».

Let Me Love You 2//Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora