23 Emily/Theo

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Ciao a tutti.
Scusatemi tanto se non pubblico così spesso i nuovi capitoli, ma sono molto impegnata.
Spero che vi piaccia questo capito. Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.

«Emily sono arrivata soltanto da dieci minuti, e tu già mi hai fatto venire il mal di testa», dice la mia migliore amica. «Avrai fatto come minimo cinque chilometri, facendo avanti e indietro per il tuo salotto».

«È da sta mattina che fa così», dice mio fratello Ryan sedendosi accanto alla sua fidanzata. «Prima che arrivassi tu, si è messa seduta a gambe incrociate di fronte all'armadio mentre mormorava che non aveva niente da mettersi per questa sera».

«Questo non è niente», mormora Daniel. «Ieri sera si è messa a guardare cinque episodi di quella stranissima serie tv che parla su degli zombi, quella che guarda sempre insieme a Theo».

Mi fermo di colpo e vado a sedermi sul tavolino da caffè davanti al divano, dove sono seduti i miei due fratelli insieme ad Abby. «Smettetela di tirare ad indovinare e farvi tanti film mentali. Sono soltanto molto agitata», dico guardando uno ad uno negli occhi.

«Perché sei agitata?» domanda Daniel.

Sospiro. «Ho un appuntamento questa sera».

«Con chi?» chiede Ryan spalancando gli occhi per la sorpresa.

«Ma che razza di domande fai? È ovvio ce l'appuntamento è con mio fratello» dice Abby tirandogli uno schiaffo sul braccio prima di girarsi verso di me. «Per questo motivo mi hai telefonato e mi hai detto di venire di corsa da te».

Vorrei fare loro un applauso per aver finalmente capito, ma forse è anche colpa mia di non avergli detto niente.

«Da quello che so io, quando si esce per un appuntamento, nella maggior parte dei casi i fidanzati in questione devono festeggiare qualcosa. Adesso la mia domanda è: Emily cosa devi festeggiare insieme a Theo, che sicuramente non ti ricordi dato che si vede dal modo in cui mi guardi?» dice Daniel.

Appoggio i gomiti sulle gambe, prendendomi la testa fra le mani. «Non mi ricordo», sussurro.

«Questo l'avevamo capito, ma cerca in tutti i modi di scavare in quella tua piccola testolina».

Mentre cerco in tutti i modi di ricordare che giorno è oggi, il telefono di mio fratello Ryan inizia a squillare. Finisce di parlare e poi torna da noi mentre si infila le scarpe. «Io devo scappare, ci vediamo dopo», dice dando un bacio veloce a Abby e le sussurra un 'Ti amo' in modo che lo senta soltanto lei.
Quelle due semplici parole fanno accendere la ''lampadina''. La festa di capodanno a Vancouver da papà. Il bacio con Theo allo scattare della mezzanotte. Tutti i momenti passati con Theo prima di arrivare al giorno in cui ci siamo detti, finalmente, quello che sentiamo.

Vedo Daniel agitare una mano davanti ai miei occhi, e questo mi fa riscuotere dai miei pensieri. «Ho capito che giorno è oggi», urlo alzandomi di colpo in piedi. «Oggi sono esattamente sei mesi da quando ci siamo fidanzati».

Abby e Daniel non dicono niente, perché non li lascio neanche il tempo. «Aspettate, ma io non ho nessun regalo da fare a Theo».

«Ecco che rinizia a camminare avanti e indietro», dice Abby avvicinandosi a me facendo in modo che la guardi dritto negli occhi. «Calmati perché si può risolvere tutto. Abbiamo ancora quattro ore prima che tu vada da Theo, quindi abbiamo tempo per tutto.
Tu e Daniel prendete la moto e alla velocità della luce, stando attenti a rispettare le regole del traffico, correte al centro commerciale per prendere il regalo. Io resto qua per aiutarti a scegliere il trucco, le scarpe e quello che devi indossare. Vi voglio a casa tra esattamente un'ora».



«Ecco a te stellina», dice Daniel appoggiando sul tavolino due frullati al cioccolato. Ci siamo fermati in una gelateria, dopo aver cercato in tutti i negozi il regalo perfetto per Theo. «Pensaci ancora, che cos'è che non ha Theo e vorrebbe avere?»

Bevo un lungo sorso. «Il problema è che Theo ha tutto».

«Se non vuoi proprio regalargli un oggetto, allora potresti fargli come regalo dei biglietti».

«Biglietti per cosa?» domando.

Alza le spalle. «Per esempio i biglietti per un concerto, per una partita di baseball, di calcio oppure di basket, oppure...»

«Fratellone sei un grandissimo genio», urlo alzandomi in piedi per andare ad abbracciare. «Posso fargli come regalo due biglietti per la partita di baseball tra i Los Angeles Dodgers e i New York Yankees, che avrà luogo questo fine mese ovvero il trenta».

Daniel scoppia a ridere. «Come fai a sapere tutte queste cose sullo sport? Conosci più cose di me, ed inizio ad essere geloso». Cerca di mettere il broncio, ma non ci riesce.

«Scusami se so più cose di sullo sport, ma il mio mondo, rispetto al tuo, non gira soltanto intorno al calcio», dico facendogli l'occhiolino prima di alzarmi e andarmene verso l'uscita del centro commerciale. Due secondi dopo è accanto a me. «Potresti aiutarmi a stampare i biglietti mentre io vado a fare una doccia, per favore?»

«Certamente».    




Pov's Theo

    «Se mi ritrovo la cucina sotto sopra oppure i vigili del fuoco davanti a casa mia, quando ritorno per te saranno guai», dice mia mamma puntandomi un dito contro il petto e guardandomi dritto negli occhi.

«Non ti preoccupare», dico alzando le mani in segno di difesa. «Prima che arrivi Emily, ho chiamato suo fratello Ryan perché mi deve aiutare. Quindi non sarò da solo a casa, per questo non ti devi preoccupare».

«Non mi devo preoccupare?» urla. «L'ultima volta che tu e tua sorella mi avete quasi distrutto la cucina mentre avete cercato di cucinare qualcosa».

Le appoggio le mani sulle spalle. «Lo so che non ho tutte queste doti culinarie, ma ti prometto che non darò fuoco alla tua amatissima cucina e se sporco sarò io a ripulire tutto il casino. Poi Ryan è un ottimo cuoco, quindi mi aiuterà lui».

Fortunatamente in mio aiuto arriva papà. «L'ultima volta nostro figlio ha sbagliato, ma sbagliando si impara. Quindi, io penso, che tu gli puoi tranquillamente dare una seconda possibilità», dice. «Poi sta facendo tutto questo per impressionare la sua ragazza. Anche noi, alla loro età eravamo così, se non ricordo male».

Mamma sorride ricordandosi i vecchi tempi. «Va bene ma per qualsiasi cosa chiamaci». Detto questo mi abbracciano tutti e due, perché stanno partendo per un viaggio d'affari e torneranno tra esattamente tre giorni. «Vi vogliamo bene, sia a te che a tua sorella. Torneremo presto».

«Anche noi vi vogliamo bene e fate buon viaggio».

Nel preciso istante in cui i miei lasciano la casa, Ryan entra per poi buttarsi subito sul divano.

«Alzati perché abbiamo da fare», dico togliendogli di mano il suo telefono. Non faceva altro che scrivere

«Per non sprecare tempo lascia che io ti aiuta», dice. «Devi preparare da mangiare per questa sera e per questo ti consiglio di fare la pasta alla carbonara. Mentre io cucino, dati che tu non sai cucinare, tu vai a fare il regalo per Emily.
Dalla tua faccia capisco che non lo hai fatto, per questo ti conviene andare a prendere gli ultimi biglietti per il concerto degli Imagine Dragons. Mia sorella gli adora a tal punto da appendere i loro poster dietro la porta della cabina armadio, senza il mio consenso».

«Per questo sei il mio migliore amico», urlo andando verso di lui per abbracciarlo. 

Let Me Love You 2//Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora