Capitolo 65 - Gravidanza, primogenito

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Tre giorni dopo...

Toni

Dal giorno della mia mostra fotografica sono passati esattamente tre giorni, ed oggi è un giorno importantissimo, oserei dire che oggi è il giorno, fra qualche ora infatti, più precisamente verso l'una del pomeriggio, ci dobbiamo dirigere in clinica, dove donerò gli ovuli, sceglieremo un donatore, ed in seguito Cheryl rimarrà incinta grazie ai miei ovuli fecondati che verranno impiantati nel suo corpo.
Ammetto che sono estremamente emozionata, ed al solo pensiero sorrido istintivamente, mi sembra ancora tutto un sogno, ma non vedo l'ora di poter diventare mamma, di poter allargare la nostra famiglia, con lei al mio fianco, la donna che amo, l'amore della mia vita, che ora dorme beatamente tra le mie braccia, penso aprendo d'istinto gli occhi per poterla guardare, è così bella, ha la testa delicatamente poggiata sul mio petto, i suoi meravigliosi capelli rossi che le ricadono sul viso, e le braccia che mi circondano la vita, inizio ad accarezzarla dolcemente continuando ad ammirarla, quando ad un certo punto noto il suo sorriso, si è svegliata, ma non vuole aprire gli occhi, lo fa spesso perché dice che vuole godersi le mie carezze a pieno.
Toni: lo sai che so che sei sveglia!?
Le domando sussurrandoglielo all'orecchio, lei istintivamente si nasconde nell'incavo del mio collo.
Cheryl: si lo so, ma sai anche che amo godermi le tue carezze.
Dice lasciandomi un bacio alla base del collo.
Toni: ed io amo accarezzarti.
Dico non smettendo di farlo, spostando una mano sotto la sua vestaglia rossa di seta che usa per dormire, in modo da essere a diretto contatto con la sua pelle.
Toni: allora sei pronta per oggi?
Le chiedo abbassando lo sguardo per poterla guardare, prima di rispondermi gira il volto facendo incrociare i nostri sguardi.
Cheryl: per rimanere incinta e diventare mamma!? Sì, sono pronta, se ho te al mio fianco, tu invece, come ti senti a riguardo?
Dice sinceramente perdendosi a guardarmi.
Toni: sono pronta ad aprire questo nuovo capitolo della nostra vita insieme, ed onestamente non vedo l'ora.
Dico poggiando una mano sulla sua guancia iniziando ad accarezzarla dolcemente, per poi avvicinarmi di poco facendo unire le nostre labbra.
Toni: ti amo.
Dico dopo che ci siamo separate spostandole dietro l'orecchio una ciocca di capelli che le era finita davanti al viso.
Cheryl: ti amo anch'io.
Dice sorridendo ritornando ad appoggiarsi sul mio petto, rifugiandosi nuovamente nell'incavo del mio collo.
Toni: quindi cosa vuoi per colazione?
Le chiedo dolcemente dopo un po' di tempo che siamo state in silenzio.
Cheryl: ti va di farmi i pancakes?
Mi chiede girandosi a guardarmi con occhi da cucciolo.
Toni: certo che mi va, vado subito a farteli, ti va di mettere la tavola?
Le chiedo guardandola.
Cheryl: certo, TT.
Dice avvicinandosi per darmi un bacio, quando ci separiamo ci alziamo entrambe dal letto per poi scendere le scale dirigendoci in cucina al piano inferiore.
Arrivate in cucina, recupero immediatamente gli ingredienti per l'impasto mettendomi subito ai fornelli, mentre Cheryl ha iniziato ad apparecchiare la tavola come le avevo chiesto; a preparare l'impasto ci metto pochissimo per fortuna, infatti ne sto già versando un po' nella padella ed appena lo faccio, due braccia sottili e pallide mi circondano la vita da dietro.
Toni: ehi tu, sono quasi pronti.
Dico voltando di poco lo sguardo per poterla guardare, visto che ha la testa poggiata sulla mia spalla.
Cheryl: bene, nel frattempo posso rimanere qui?
Mi chiede con occhi dolcissimi, non resistendo mi avvicino di poco facendo scontrare le nostre labbra in un bacio dolce e lento che ci fa sorridere entrambe.
Toni: certo che puoi rimanere, sai che amo averti vicino.
Dico baciandole delicatamente il naso, lei sorride mentre io riprendo a dare attenzione ai pancakes che sennò si bruciano, ma grazie al cielo non succede ed escono tutti quasi perfetti.
Toni: ecco fatto, finito.
Dico esultando prendendo in mano i piatti dirigendomi al tavolo in cucina oltrepassando l'isola, sedendomi subito dopo affianco a mia moglie che mi stava aspettando.
La colazione prosegue tranquilla, tra chiacchiere, risate e baci rubati, al momento stiamo sistemando i piatti in lavastoviglie, poi mettiamo le tazze nel lavandino, subito dopo ci dirigiamo in soggiorno sdraiandoci sul divano, io stesa sul comodo tessuto con lei che è praticamente addosso a me, ha testa poggiata sul mio petto e le mani in grembo intrecciate alle mie.
Cheryl: che ore sono?
Chiede incuriosita.
Toni: sono quasi le undici.
Dico guardando l'orologio sopra la porta della cucina.
Cheryl: quindi mancano ancora due ore prima di doverci recare in clinica.
Dice accoccolandosi nell'incavo del mio collo.
Toni: esattamente, allora che vuoi fare?
Le dico dolcemente lasciandole un bacio sulla testa.
Cheryl: non lo so, ma starei volentieri tutto il tempo qui, distesa sul divano a farmi coccolare da te.
Dice sinceramente alzando lo sguardo per potermi guardare negli occhi.
Toni: allora coccole siano.
Dico sorridendole spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio, dopodiché inizio a coccolarla, con una mano le faccio i grattini sul fianco, mentre con l'altra le accarezzo un braccio.
Rimaniamo sul divano a coccolarci per un'ora intera, completamente rilassate, persa l'una nell'altra, verso mezzogiorno però ci siamo dovute alzare, abbiamo sgranocchiato qualcosa e poi siamo subito corse sopra a cambiarci.
In questo momento sono in soggiorno, all'ingresso, sto sfogliando la home di Instagram per far passare il tempo, aspettando mia moglie, che per fortuna arriva pochi minuti dopo.
Cheryl: eccomi TT, scusa se ti ho fatta aspettare.
Mi dice facendo intrecciare le nostre mani.
Toni: tranquilla amore, nessun problema.
Dico lasciandole un veloce bacio a stampo subito prima di uscire fuori di casa raggiungendo il garage qualche secondo dopo, lo apro con il telecomando apposito che poi riinfilo nella tasca della giacca.
Cheryl: allora, moto o macchina?
Mi chiede guardandomi sempre tenendomi rigorosamente per mano.
Toni: direi la tua Impala rossa assolutamente, quando torneremo sarai incinta, e nonostante mi fidi ciecamente di me stessa e di come guidi, perché non permetterei mai che possa succedere niente né a te e neanche al bambino, preferisco comunque se prendiamo l'auto.
Dico sicura guardandola, mentre lei mi osserva con un sorrisetto sul volto.
Toni: cos'è quel sorrisetto?
Chiedo divertita ed incuriosita allo stesso tempo.
Cheryl: nulla, solo che amo il tuo senso di protezione nei miei confronti, e nei confronti di una creatura che ancora neanche esiste.
Dice cincondandomi il collo con le braccia, mentre io la tengo stretta per i fianchi.
Toni: ma esisterà presto.
Dico con un sorriso enorme che si espande sul mio viso non appena penso al fatto che tra qualche mese diventeremo madri, anche se Cheryl non è ancora incinta.
Cheryl: questo è vero.
Sorride anche lei al pensiero ed è in quel momento che non resisto e la bacio, facendo danzare le nostre lingue, l'una contro l'altra.
Toni: ti amo così tanto, ed amerò nostro figlio allo stesso identico modo, non permetterò mai e poi mai a nessuno di farvi del male, vi proteggerò sempre, a qualunque costo.
Dico dopo essermi staccata con la fronte attaccata alla sua.
Cheryl: ti amo anch'io, da morire, ed anch'io non permetterò mai a niente ed a nessuno di potervi fare del male, mi prenderò cura di voi, e cercherò sempre di non farvi mai mancare nulla, soprattutto al bambino.
Dice sinceramente perdendosi all'interno delle mie iridi.
Toni: lo so, e so anche che sarai una madre eccezionale.
Dico non smettendo di guardarla.
Cheryl: me lo hai già detto tante volte TT, ed anche se non ci credo del tutto, farò assolutamente del mio meglio per poter crescere nostro figlio nel migliore dei modi, ma sono sicura che sarà così, visto che oltre a me, avrà te, la migliore mamma che potrebbe mai desiderare.
Dice lasciandomi un dolce bacio sul naso facendomi sorridere.
Toni: anch'io farò del mio meglio, non vedo l'ora di poter iniziare a costruire finalmente la nostra piccola famiglia felice.
Dico continuando a sorridere.
Cheryl: come mai piccola? Non vuoi avere altri figli?
Mi chiede curiosa.
Toni: assolutamente sì, ne voglio avere altri, ma che ne dici se ne avessimo solo due? In modo da poter dare un fratellino o una sorellina al piccolino che fra nove mesi nascerà, ma se ne vuoi di più, per me va bene.
Dico con sincerità.
Cheryl: secondo me sarebbe perfetto due, e poi abbiamo anche già deciso i nomi, sperando che siano un maschio ed una femmina.
Dice ridacchiando.
Toni: giusto, ma sono sicura che l'universo ci ascolterà e ci darà due bellissimi bambini, un maschio ed una femmina, e sappi già da ora che la prossima volta sarò io a portarlo in grembo.
Dico entusiasta facendo scivolare le braccia intorno alla sua vita, visto che prima le stavo accarezzando il viso.
Cheryl: mi fido ciecamente di te, quindi sono sicura che sarà così, ma ora forse è meglio andare, sennò mi sa che Anthony ci dà per disperse.
Dice ridacchiando.
Toni: si hai ragione, anche se tanto non si arrabbierebbe mai con noi, quell'uomo ci adora.
Dico ridacchiando anch'io lasciandola andare aprendo la portiera della macchina per poi sedermi al posto del guidatore pochi secondi dopo.
Cheryl: concordo con te, quell'uomo ci vuole troppo bene per potersi arrabbiare con noi.
Dice dopo essersi seduta al mio fianco, appena si è sistemata metto in moto partendo.
Anthony Adams, è il nostro ginecologo, da anni, più precisamente da quando viviamo qui a Los Angeles, nel suo lavoro è il migliore, davvero uno dei migliori ginecologi in circolazione, nel personale è un uomo sulla cinquantina, ed è bravissimo, sempre gentile, disponibile ad aiutare gli altri nel caso avessero bisogno, a noi ci tratta come se fossimo figlie sue, la moglie, Marianne, è una signora deliziosa, una donna gentilissima, sempre con il sorriso sul volto, sempre pronta a mettere a proprio agio gli altri, ci tratta allo stesso modo, inoltre hanno due figli, Lucas e Robert, che vanno al college, due ragazzi educatissimi, a modo, rispettosi ed in gamba, insomma sono una bellissima famiglia.
Tornando al presente invece siamo appena arrivate in clinica, visto che da casa nostra dista solamente dieci minuti, parcheggio nel primo posto che trovo libero, dopodiché scendiamo dirigendoci all'ingresso, mano nella mano, una volta entrate ci dirigiamo alla reception per chiedere informazioni, ma veniamo accolte da Anthony che probabilmente ci stava aspettando.
Anthony: buongiorno ragazze, ben arrivate.
Ci accoglie con un sorriso ed un abbraccio.
Cheryl: buongiorno a te, Anthony, siamo per caso in ritardo?
Chiede educatamente.
Anthony: assolutamente no, siete in perfetto orario, ed ora seguitemi che vi mostro la camera dove starete per questo pomeriggio.
Dice iniziando a camminare, noi lo seguiamo all'interno di uno dei corridoi della clinica.
Anthony: allora come state? Come vi sentite a riguardo?
Ci chiede riferendosi palesemente a quello che stiamo per fare, diventare madri.
Toni: stiamo bene, siamo davvero entusiaste di poter allargare la nostra famiglia e non vediamo l'ora.
Dico iniziando a sorridere, quel sorriso sincero che mi si forma sul volto, ogni volta, al solo pensiero che sto per mettere sú famiglia con l'amore della mia vita.
Cheryl: assolutamente, siamo felicissime.
Dice sorridendo allo stesso modo poggiando la testa sulla mia spalla.
Anthony: bene, sono davvero felice di sentirlo.
Si gira un attimo per poterci guardare, sorride e si volta nuovamente.
Toni: Marianne come sta? E Lucas & Robert?
Chiedo per cortesia, ma anche per curiosità.
Anthony: stanno tutti bene, Marianne è impegnata con il lavoro, fare l'agente immobiliare certe volte è impegnativo, sta cercando casa per una coppia giovane, davvero esigente, invece Lucas è impegnato con gli studi, a fine mese deve sostenere un esame, mentre Robert si laurea la prossima settimana.
Dice finendo il discorso con un sorriso di puro orgoglio.
Toni: congratulazioni allora, dovrai essere molto fiero di lui.
Dico guardandolo.
Anthony: lo sono infatti, comunque mi scuso già ora, ma vi assicuro che svoltato l'angolo siamo arrivati, questa clinica è davvero enorme.
Ci dice grattandosi la nuca leggermente a disagio.
Cheryl: tranquillo, non ti preoccupare, nessun problema.
Dice poco prima di ritrovarci di fronte la porta di una camera.
Anthony: eccoci qua, questa sarà la vostra camera per oggi.
Dice aprendo la porta facendoci entrare, è una camera di ospedale ma più confortevole, al centro della stanza c'è un letto, di fianco un comodino con sopra una lampada ed una poltrona, poi c'è un'enorme finestra con le tende abbassate, dal lato opposto c'è il bagno ed un piccolo armadio, sui muri sono appesi vari poster medici.
Cheryl: grazie Anthony.
Dice entrando con me al suo fianco.
Anthony: di nulla, allora ora vi illustrerò un po' come si svolgerà il pomeriggio, prima di tutto, ovviamente, ci occuperemo di Toni, che verrò a prendere fra circa quindici minuti, voi nel frattempo dovreste scegliere il donatore, il manuale è nel cassetto del comodino, una volta finito con Toni, toccherà a te, Cheryl, dopodiché potrete tornare a casa.
Ci spiega cordialmente guardandoci.
Toni: perfetto Anthony, ancora grazie di tutto.
Dico sincera.
Anthony: non c'è bisogno di ringraziarmi, è il mio lavoro in fondo, quindi ci vediamo fra un quarto d'ora, scegliete il donatore mi raccomando.
Dice rivolgendoci un sorriso prima di uscire dalla stanza chiudendo la porta.
Toni: allora, che ne pensi se scegliamo il donatore?
Chiedo voltandomi a guardarla.
Cheryl: penso sia un'ottima idea.
Dice scoppiando a ridere seguita da me.
Toni: bene, allora andiamo.
Dico avvicinandomi al letto con lei, poi ci separiamo, io mi siedo sul materasso ad aspettarla mentre lei recupera il manuale nel cassetto.
Toni: posso mettermi sopra di te?
Le chiedo facendo gli occhi dolci guardandola, lei mi guarda con il libro in mano.
Cheryl: certe amore mio, lascia solo che mi sistemi un attimo.
Dice posando ciò che aveva in mano sul comodino, dopodiché si stende sul letto ed apre le braccia verso di me, io non ci penso due volte e mi fiondo addosso a lei, mi metto a pancia in su con la schiena poggiata sul suo corpo, la testa nell'incavo del suo collo e la mani poggiate sul grembo.
Cheryl: sei comoda?
Mi chiede abbassando di poco la testa per potermi guardare.
Toni: comodissima, come sempre, lo sai che sei il mio cuscino preferito.
Dico ridacchiando.
Cheryl: sei sempre la solita.
Dice alzando gli occhi al cielo divertita, io faccio semplicemente spalluce per poi concentrarmi sul libro che mi appare davanti pochissimi secondi dopo, iniziamo a sfogliarlo, io mi concentro sulla pagina a sinistra, mentre lei guarda quella di destra ed incominciamo a discutere.
Toni: beh questo non è male, è un uomo di successo, ha due figli, ha solo qualche anno più di noi e non è neanche brutto, occhi chiari, capelli scuri riccioli, sembrano ottimi geni.
Dico soffermandomi a leggere il profilo di uno degli uomini che mi sono ritrovata davanti.
Cheryl: ma fa il calciatore.
Dice facendo una faccia quasi schifata.
Toni: e questo cosa c'entra?
Chiedo ridacchiando divertita dalla sua reazione.
Cheryl: c'entra, i calciatori sono persone inutili e sono troppo pieni di sé.
Dice ovvia.
Toni: per quale motivo, scusa? Se posso chiedere.
Chiedo guardandola incuriosita.
Cheryl: perché tirano un calcio ad un pallone e vengono pure pagati un sacco, quindi sono persone inutili.
Dice convinta spiegandomi il suo ragionamento.
Toni: beh effettivamente non fa una piega.
Dico ridacchiando.
Cheryl: esatto, non fa una piega.
Dice guardandomi con un sopracciglio alzato assotigliando lo sguardo.
Toni: okay, va bene, credo sia arrivato il momento di cambiare pagina.
Dico andando avanti cambiando argomento, riprendiamo a discutere normalmente guardando i vari profili.
Cheryl: guarda questo, è un avvocato, convive con la compagna da anni, ha 35 anni, due figli, ed è anche un bell'uomo, occhi marroni, capelli biondi.
Dice indicandomelo.
Toni: si non è male, però è un avvocato.
Dico storcendo il naso.
Cheryl: e quindi?
Mi chiede perplessa.
Toni: è risaputo che gli avvocati sono spesso noiosi.
Dico ovvia.
Cheryl: quindi stai dicendo che Veronica è noiosa?
Mi chiede guardandomi con un sorrisetto.
Toni: non ho mai detto una cosa del genere, lo sai che voglio un bene dell'anima a quella ragazza, dico solo che la maggior parte delle volte gli avvocati sono noiosi, ma ovviamente ci sono delle eccezioni.
Dico grattandomi la nuca leggermente a disagio.
Cheryl: tranquilla TT, avevo capito ciò che intendevi, ed ora andiamo avanti.
Dice cambiando nuovamente pagina.
Toni: che ne dici di questo?
Dico indicandole un altro profilo che mi sembra interessante.
Cheryl: no, ma hai visto che naso che ha? Per carità, non vorrei mai che nostro figlio lo ereditasse.
Dice in maniera schifatissima.
Toni: effettivamente hai ragione.
Dico ridacchiando andando avanti.
Cheryl: questo invece? Non sembra male.
Dice indicandone un altro.
Toni: si non è male, ha un buon lavoro, una bellissima famiglia, ma hai visto che orecchie enormi che ha!?
Dico indicandole la foto.
Cheryl: hai ragione, direi di continuare la ricerca.
Dice cambiando nuovamente pagina, continuiamo così per qualche minuto finché non troviamo quello giusto.
Toni: guarda questo, trovo che sia perfetto, Ethan Anderson, è un regista, ma fa anche l'attore, ha 30 anni, è sposato da tre anni, ha una figlia di due ed a mio parere è un uomo bellissimo, biondo, occhi verdi, che ne pensi?
Dico mostrandoglielo.
Cheryl: direi che ci sta, ha un lavoro che gli permette di essere creativo, quindi sicuramente ha la mentalità aperta, fisicamente non è brutto, è di viso è molto bello.
Dice facendo un piccolo sorriso.
Toni: quindi lo abbiamo trovato?
Dico guardandola.
Cheryl: direi di sì, abbiamo trovato il donatore per nostro figlio.
Dice sorridendo, stavolta a trentadue denti, abbracciandomi improvvisamente lasciando cadere sul letto il libro che aveva in mano, ricambio stringendola forte.
Toni: ti amo.
Dico dopo essermi staccata dell'abbraccio ed essermi tirata leggermente indietro per poterla guardare negli occhi.
Cheryl: ti amo anch'io.
Dice facendo unire le nostre labbra in un nano secondo, ricambio sorridendo nel bacio, appena ci separiamo Anthony entra nella stanza.
Anthony: scusate, mi spiace interrompervi, ma sono venuto a prendere Toni, avete scelto il donatore?
Ci chiede guardandoci.
Toni: sì, lo abbiamo scelto.
Dico indicando istintivamente il libro con il capo.
Anthony: perfetto, dopo mi direte chi è, ora, Toni ho bisogno che ti cambi mettendoti questa.
Mi dice porgendomi una divisa, quella tipica degli ospedali.
Toni: vado subito a cambiarmi.
Dico scendendo dal letto recuperando la divisa per poi chiudermi in bagno subito dopo.
Una volta entrata in bagno mi spoglio, mi lavo un'attimo la faccia e mi metto la divisa della clinica per poi tornare in stanza con i miei vestiti che infilo nell'armadio, appena mi volto trovo Cheryl ed Anthony che chiacchierano.
Toni: okay, ci sono.
Dico attirando la loro attenzione.
Anthony: perfetto, Cheryl mi ha già mostrato il donatore che avete scelto e me lo sono segnato, ora Toni dovresti solo sdraiarti sul letto ed io ti porterò in sala operatoria che è semplicemente in fondo al corridoio.
Mi dice cortesemente indicandomi il letto, io mi avvicino stendendomi sopra sotto le coperte.
Anthony: bene, un'ultima cosa, ovviamente ti sottoporremo ad un'anestesia totale come ti avevo detto, ma non ti preoccupare è una procedura banalissima e ci metteremo poco, finito tutto ti sveglierai dopo circa dieci minuti, un quarto d'ora dopo.
Mi dice tranquillamente con un piccolo sorriso.
Cheryl: ed io sarò qui ad aspettarti quando ti sveglierai.
Mi dice guardandomi poggiando la sua mano sulla mia.
Toni: lo so, ti amo.
Le dico alzandomi di poco per poterle lasciare un bacio.
Cheryl: ti amo anch'io, ci vediamo dopo.
Dice dopo essersi separata da me, per poi lasciarmi la mano allontanandosi leggermente, Anthony si avvicina, prende il letto dalla testiera uscendo dalla stanza.

You're Sensational~ChoniWhere stories live. Discover now