Capitolo 55 - Quotidianità lavorativa

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Toni

Primo giorno di lavoro

Apro gli occhi svogliatamente, oggi è il mio primo giorno di lavoro ma non ho molta voglia di alzarmi, anche perché c'è Cheryl completamente addosso a me che mi avvolge la vita con un braccio per tenermi vicina a sé, e sinceramente è una sensazione così piacevole stare tra le sue braccia, ma bisogna che la svegli, sennò arriveremo in ritardo entrambe.
Toni: ehi principessa.
Dico scuotendola leggermente, però, ovviamente, non funziona e si gira dall'altra parte staccandosi da me.
Toni: Cher, è ora di alzarsi.
Le dico dolcemente lasciandole un lieve bacio sulle labbra, poi lentamente la faccio girare e la prendo tra le braccia, a quel punto inizia a fare degli strani versi incomprensibili, poi apre piano gli occhi, sbadiglia e mi guarda sorridendo.
Toni: buongiorno amore, ben svegliata.
Dico ricambiando il sorriso.
Cheryl: buongiorno TT.
Dice accucciandosi nell'incavo del mio collo.
Toni: tesoro, lo sai che dovremmo alzarci, perché dobbiamo andare a lavorare.
Dico iniziando ad accarezzarla.
Cheryl: uffa, io volevo rimanere a letto per farmi coccolare dalla mia fidanzata.
Dice sbuffando.
Toni: anche a me piacerebbe molto, ma non si può.
Dico cercando di convincerla.
Cheryl: d'accordo, che ore sono?
Toni: sono le 8:30, fra un'ora e mezza circa dobbiamo essere al lavoro entrambe.
Dico guardando l'orario segnato sulla sveglia.
Cheryl: okay allora è meglio alzarsi, mi devo preparare.
Dice alzandosi di scatto, mettendosi seduta.
Toni: ah è vero che la tua preparazione dura ore ogni mattina, ma hai solo mezz'ora se vuoi fare colazione.
Dico ridacchiando provocandola.
Cheryl: vedrai che anche in mezz'ora sarò ugualmente perfetta.
Dice con aria altezzosa mentre si alza definitivamente dal letto.
Toni: su questo non ne dubito, conosco la mia futura moglie troppo bene.
Dico poggiandomi con i gomiti sul materasso per poterla guardare negli occhi.
Cheryl: si ma adesso non montarti la testa.
Dice sfidandomi.
Toni: come vuoi, tanto ho già il lusso di avere la donna più sexy del mondo al mio fianco, quindi questa volta te la darò vinta.
Dico guardandola.
Cheryl: hai avuto solo fortuna che mi sono innamorata di te.
Dice continuando a provocarmi avvicinandosi.
Toni: ma in realtà sei tu che hai avuto la fortuna, perché io mi sono innamorata di te.
Dico accettando la sfida.
Cheryl: se ne sei convinta tu.
Dice con aria sfottente abbassandosi con la schiena per starmi più vicino.
Toni: ne sono fermamente convinta, ma sono felice che tutto questo sia successo.
Dico sorridendo lasciando da parte quell'aria di sfida.
Cheryl: sono così felice anch'io di essermi perdutamente innamorata di te.
Dice sorridendomi a pochi centimetri dal mio viso.
Toni: visto lo hai ammesso allora.
Dico divertita.
Cheryl: ma smettila sai che dicevo sul serio.
Dice girandosi di spalle andando verso la porta, la blocco per un braccio prima che esca, la faccio girare prendendola tra le braccia una volta essermi alzata di scatto, fa un pò di resistenza all'inizio, ma poi si rilassa e si lascia cullare dalle mie dolci carezze.
Toni: lo sai che stavo scherzando, vero?
Le sussurro in un orecchio mentre si rifugia nell'incavo del mio collo.
Cheryl: si lo so, mi stavi semplicemente stuzzicando come io stavo facendo con te, il problema è questa dannata insicurezza.
Dice con voce tremante, odio vederla così.
Toni: di cosa hai paura Cher, da renderti così insicura? Io sono qui e non me ne vado da nessuna parte, non sarai mai sola.
Dico lasciandole un dolce bacio sulla testa, stringendola forte.
Cheryl: ho una paura fottuta di perderti, e ciò che hai detto prima, non so mi ha fatto provare una strana sensazione, non mi è piaciuto ciò che hai detto, anche se so che stavi scherzando.
Dice piagniucolando, mi sento malissimo, è tutta colpa mia, forse ho esagerato ma ho intenzione di rimediare subito, quindi le faccio alzare il viso poggiando due dita sotto il mento.
Toni: mi dispiace, non avrei dovuto dirlo, so esattamente cos'hai dovuto vivere in passato, e mi distrugge vederti piangere, mi sento uno schifo, ma sappi che siamo state entrambe fortunate a trovarci, ad innamorarci perché sono follemente innamorata di te ed ogni giorno lo sono di più, non ce la faccio a vivere senza di te e non voglio, senza di te mi sentirei persa, vuota, ho bisogno di te più di qualunque altra cosa e di chiunque altro al mondo.
Dico iniziando a piangere anch'io.
Cheryl: TT non piangere ti prego, già sto piangendo io.
Dice cercando di asciugarmi le lacrime disperatamente.
Toni: scusami, non volevo.
Dico sorridendo cercando di smorzare l'emozione.
Cheryl: non fa niente, vieni.
Dice prendemdomi per mano, mi fa sedere sul letto vicino al comodino e dal cassetto tira fuori un pacco di fazzoletti, me ne porge uno.
Cheryl: tieni.
Dice prendendone uno anche per lei, ci asciughiamo entrambe le lacrime, poi ci giriamo guardandoci.
Cheryl: ti amo TT, da morire, scusa per prima.
Dice abbassando la testa, gliela alzo immediatamente.
Toni: ti amo anch'io da impazzire, ma non ti devi scusare, va bene, siamo una squadra, lo siamo da anni, ci siamo sempre sostenute a vicenda, ci siamo sempre dette tutto, tra qualche mese saremo una squadra per la vita, futura moglie, quindi non c'è bisogno che ti scusi, io sarò qui al tuo fianco, per te, sempre.
Dico sorridendole avvolgendole le spalle con un braccio, lei si accocola subito nell'incavo del mio collo.
Cheryl: mi fai i pancakes?
Dice improvvisamente dopo minuti di silenzio.
Toni: tutto quello che vuoi, amore.
Dico lasciandole un bacio sulla testa sorridendo.
Cheryl: vado a prepararmi, è già tardi.
Dice alzandosi trascinandomi in piedi con la mano intrecciata alla mia.
Toni: io vado a farti la colazione.
Mi allontano da lei diretta in corridoio ma poco prima che io esca vengo tirata per un braccio, girata e baciata, mi ritrovo in un'attimo con le labbra sulle sue, istintivamente sorrido, l'ho baciata poco tempo fa eppure le sue labbra mi mancavano da impazzire senza neanche che me ne accorgessi.
Cheryl: sei tutta la mia vita, il mio mondo, sappilo.
Dice dopo essersi staccata, sorridendo.
Toni: anche tu, principessa dai capelli rossi.
Dico baciandola nuovamente.
Cheryl: ti mancavano le mie labbra eh!?
Dice scherzosamente una volta essersi staccata una seconda volta.
Toni: da morire.
Sorrido e la lascio andare dirigendomi in cucina, cammino per il corridoio arrivando a destinazione in pochi secondi, raggiungo i fornelli, recupero la padella, i vari ingredienti ed inizio a cucinare.
Metto il preparato dei pancakes pronto nella padella, in modo da farlo cuocere, una volta pronto lo metto nel piatto che ho preso poco fa, metto un'altro pò di preparato nella padella lasciandolo come ho fatto precedentemente, solo che un'attimo prima che lo tolga per metterlo nel piatto, due braccia mi avvolgono la vita e mi ritrovo il suo viso sulla spalla, sorrido senza accorgermene.
Toni: ehi, pronta?
Dico voltando lo sguardo per guardarla.
Cheryl: si, pronta, che ne dici se ti vai a preparare anche tu, così non lo devi fare dopo, finisco io qui.
Dice dolcemente.
Toni: va bene.
Dico togliendo il pancake che stavo cuocendo, mi giro di scatto lasciandole un lieve bacio sulle labbra sorridendole, poi mi stacco da lei uscendo dalla cucina. Mi dirigo in camera, una volta arrivata, prendo dall'armadio i vestiti da indossare e mi chiudo in bagno. Mi tolgo il pigiama che avevo addosso, mi lavo, mi sistemo un pò i capelli che la mattina sono proprio inguardabili, mi trucco lievemente ed esco, recupero solamente il mio zaino con la macchina fotografica ed esco definitivamente dalla camera da letto. Prima di tornare in cucina lascio lo zaino all'ingresso, così non lo dimentico ed infine ritorno da lei.
Toni: sono pronta.
Dico entrando in cucina.
Cheryl: anche la colazione è pronta, siediti pure.
Dice con il sorriso stampato sul volto, vederla così è la cosa più bella in assoluto.
Toni: grazie per aver finito di preparare la colazione, anche se avrei dovuto farlo io.
Dico sedendomi al tavolo.
Cheryl: in realtà li hai fatti tu, l'impasto è tuo, io ho solamente finito di cuocerli, comunque grazie per avermi accontentato.
Dice in modo molto dolce l'ultima frase sedendosi di fronte a me.
Toni: di niente, lo sai che per te farei qualunque cosa.
Dico sorridendo.
Cheryl: lo so ed io farei lo stesso per te.
Dice sporgendosi per darmi un dolce bacio sulle labbra.
Toni: ti sono mancate le mie labbra per caso?
Dico alludendo alla frase che ha detto lei qualche minuto fa.
Cheryl: non sai quanto.
Dice divertita baciandomi nuovamente, poi si stacca ed inizia a mangiare tranquilla, faccio lo stesso addentando uno dei pancakes presenti nel mio piatto.
La colazione prosegue tranquilla, tra chiacchiere e risate, mi ha anche rubato un pancake ma non lo vuole ammettere la furba.
Toni: ti perdono per avermi rubato il pancake, Cher.
Dico ridacchiando sistemando le tovagliette vicino al microonde.
Cheryl: io non ti ho rubato proprio niente.
Dice indifferente mentre sistema i piatti in lavastoviglie.
Toni: non importa Cher, se avevi ancora fame e ne volevi un'altro potevi chiedermelo.
Dico avvicinandomi cingendole i fianchi da dietro una volta che si è alzata ed ha chiuso la lavastoviglie.
Cheryl: ma è stato più divertente rubartelo che chiedertelo, anche se lo hai scoperto subito.
Dice teneramente completamente rilassata tra le mie braccia.
Toni: su questo sono d'accordo con te, ma ora è meglio andare, si sta facendo tardi.
Dico osservando l'ora indicata sull'orologio attaccato al forno.
Cheryl: si andiamo sennò facciamo tardi.
Dice trascinandomi fuori dalla cucina.
Raggiungiamo l'ingresso recupero il mio zaino e la giacca di pelle, lei prende le chiavi di casa e la sua borsa, poi usciamo entrambe di casa, scendiamo di fretta le scale arrivando in garage. Vado verso la mia moto, sistemo lo zaino nel cofanetto, prendo il cascho indossandolo, salgo sulla moto girandomi verso di lei aspettando che salga in auto, una volta fatto, gira lo sguardo anche lei verso di me.
Cheryl: è così strano non averti al mio fianco in auto.
Dice leggermente triste.
Toni: si è strano anche per me non averti qui sulla moto, dietro di me.
Dico perdendomi all'interno delle sue iridi.
Cheryl: eh si.
Toni: però durante il tragitto ti starò comunque accanto con la moto.
Dico sorridendole.
Cheryl: lo so.
Ricambia il sorriso, poi insieme usciamo ritrovandoci sul vialetto immettendoci subito in strada. Durante tutto il viaggio le sto accanto come ho detto, e quando ci fermiamo ad un semaforo rosso, mi volto a guardarla e mi viene un'idea in mente per farla sorridere.
Toni: guarda un pò, oggi è il mio giorno fortunato, una bella ragazza ferma al mio fianco ad un semaforo mentre vado al lavoro.
Dico guardandola provocante, lei mi guarda confusa, poi capisce le mie intenzioni.
Cheryl: devo dire che neanche tu sei tanto male, sei proprio una bella ragazza.
Dice guardandomi dall'alto in basso.
Toni: wow la bella ragazza mi ha fatto un complimento, posso sapere il tuo nome?
Dico divertita dalla situazione.
Cheryl: Cheryl Blossom, e tu?
Dice guardandomi.
Toni: Toni Topaz, piacere, potrei anche avere il tuo numero? Sai così potremmo rivederci.
Dico ridacchiando.
Cheryl: ah ci provi con me così spudoratamente.
Dice ridendo.
Toni: con te sempre.
Dico ridendo anch'io.
Cheryl: sappi che il mio numero a te lo darei anche ad occhi chiusi.
Dice guardandomi divertita.
Toni: addirittura!?
Cheryl: ovvio, futura moglie.
Dice sorridendo.
Toni: futura moglie, è così bello sentirtelo dire ogni volta.
Dico iniziando a sorridere a mia volta.
Cheryl: è stato bello flirtare con te, sappi che mi avevi già conquistata da quando ti sei voltata, senza neanche che parlassi.
Dice guardandomi seria.
Toni: è stato divertente, ma non credo che ci proverò più, è così bello sapere di averti conquistata, sapere che sei mia, tanto quanto io sia tua, sapere che fra qualche mese diventerai per sempre mia moglie.
Dico abbassandomi in modo da potermi poggiare alla porteria, visto che ha il finestrino abbassato.
Cheryl: averti nella mia vita è la cosa più bella che mi potesse mai capitare.
Dice guardandomi dolcemente.
Toni: sono così fortunata ad averti.
Sorrido per poi avvicinarmi a lei di poco baciandola, lì in mezzo ad una strada secondaria, dove non passa mai nessuno, solo per arrivare più in fretta al lavoro, davanti ad un semaforo rosso che a secondi sarebbe scattato e diventando verde.
Toni: ti amo, Cher.
Dico staccandomi.
Cheryl: ti amo anch'io, TT.
Continua a sorridere, poi mi alzo, mi sistemo meglio sulla moto, lei si rimette al volante per ripartire appena appare il verde, la affianco ancora per qualche chilometro, poi svolto a sinistra, mentre lei continua dritto. Guardo per qualche secondo la sua macchina rossa sfreggiare sull'asfalto, poi distolgo lo sguardo e vado per la mia strada verso lo studio fotografico. Arrivo al lavoro circa dieci minuti dopo, in perfetto orario, parcheggio la moto in uno dei parcheggi riservati ai dipendenti, scendo e mi dirigo all'ingresso. Apro la grande porta a vetri ritrovandomi nella hall in cui sono stata pochi giorni fa, ad accogliermi c'è Charles che molto probabilmente mi stava aspettando.
Charles: buongiorno signorina Topaz, ben arrivata.
Mi saluta cordiale con un sorriso.
Toni: buongiorno signor Stevenson, mi può chiamare anche Toni se vuole.
Gli dico gentilmente.
Charles: e lei mi chiami pure Charles la prego.
Dice prendendomi sotto braccio tutto allegro e trascinandomi verso lo studio fotografico.
Toni: certo, Charles.
Charles: okay, i suoi colleghi sono arrivati poco fa, stavamo aspettando solo lei per le presentazioni.
Ci incamminiano per il corridoio, e mentre camminiamo mi vibra il telefono nella tasca dei pantaloni, mi fermo un'attimo per poter leggere, Charles mi guarda confuso.
Toni: è la mia fidanzata, le rispondo e vi raggiungo subito.
Dico indicando il telefono.
Charles: si fai pure, ultima porta a sinistra, quando hai finito.
Mi sorride e si avvia dove ha detto.
Abbasso lo sguardo concentrandolo sullo smartphone, apro il messaggio ed inizio a leggere.

You're Sensational~ChoniWhere stories live. Discover now