Capitolo 33 - Pasqua

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Toni

È passata già una settimana da quando siamo qui, sto passando dei giorni stupendi in sua compagnia, credo sia la vacanza più bella che io abbia mai fatto, questa ragazza mi rende proprio tanto felice, senza di lei non penso che riuscirei a farcela. Dopo aver perso le persone più importanti, i miei genitori, in un incidente stradale, il mondo mi è letteralmente crollato adosso, non sapevo a chi rivolgermi, non avevo più un punto di riferimento, mio zio non ci è mai stato ed io sono cresciuta da sola, prima che arrivassero i Serpents ad aiutarmi, ho conosciuto Jughead, Fangs, Sweet Pea e tutti gli altri, che per me sono sempre stati la mia famiglia e lo sono ancora.
Adesso però tutto è diverso, perché oltre ad avere loro, come famiglia, ho lei, questa ragazza dai capelli rossi, che nonostante mi abbia insultato dal primo momento che ci siamo viste, è entrata a far parte della mia vita, ribaltandola completamente, facendomi innamorare di lei e non potrei chiedere di meglio, la amo e lei ama me, ho tutto quello di cui ho bisogno.
Nel frattempo oggi è Pasqua ed ho in serbo per lei una giornata ricca di sorprese e cose belle, ad iniziare dalla colazione che le porterò in camera. Mi giro, la ammiro per un secondo sorridendo, si è messa a pancia in giù, con un braccio che tiene lungo il fianco e l'altro che fuoriesce  leggermente dal letto, i capelli rossi che tutti scompigliati le accarezzano dolcemente quel suo viso angelico. Poi mi alzo piano per non svegliarla, andando in bagno a cambiarmi e mettermi qualcosa di decente per scendere al ristorante anche se sono le sette di mattina, e non credo ci sia chissà quanta gente, ma non importa. Decido di indossare una tuta, scarpe sportive, t-shirt semplice e infine la mia camicia a quadri, che ormai porta il suo profumo. Finisco di prepararmi e verso le otto scendo. Mi ritrovo nella hall e molto velocemente vado al ristorante. In giro non c'è tanta gente, qualche facchino, il ragazzo alla reception, i camerieri e qualche persona seduta ai tavoli. Mi dirigo al banco con il cibo, prendo due brioches, ordino due milkshake, uno alla ciliegia e l'altro al cioccolato, chiedo un vassoio e ritorno in camera. Apro la porta facendo attenzione a non far cadere niente, appoggio il tutto sul tavolo, dò un'occhiata al letto, per vedere se ancora dorme, poi prendo la borsa ed esco nuovamente, voglio comprarle dei fiori.
Esco dall'hotel, arrivo in strada e prendo un taxi, mi faccio portare dal fioraio più vicino. Compro un mazzo di rose rosse come piacciono a lei, poi mentre mi avvio a prendere il taxi per tornare, in un negozietto lì vicino vedo una collana, che immediatamente mi fa venire in mente la mia ragazza dai capelli rossi, allora non ci penso due volte e la compro.
Torno in albergo, entro, salgo le scale ed arrivo in stanza. Appoggio il regalo sul vassoio con la colazione, poi metto i fiori in un vaso con dell'acqua, appoggio anch'essi sul vassoio e mi avvio al letto. La trovo nella stessa posizione di quando mi sono alzata. Mi avvicino, poso ciò che ho in mano sul comodino e mi sdraio accanto a lei. Le dò un bacio sulle labbra, qualcuno sulla guancia per poi scendere per baciarle il collo e le spalle. Apre piano gli occhi, si gira e di scatto appoggia le sue labbra sulle mie.
Toni: Buongiorno Principessa.
Dico sorridendole, lei mi guarda ricambiando il sorriso, e si fionda tra le mie braccia, come se ne avesse bisogno, io la accolgo stringendola.
Cheryl: Buongiorno TT.
Toni: Dormito bene?
Cheryl: Una favola, questo letto è stra comodo.
Toni: Concordo, poi accanto a te, si sta ancora meglio.
Cheryl: la mia dolce TT.
Dice dandomi un altro bacio.
Toni: Allora, comunque, parlando di cose serie, ci aspetta una giornata ricca.
Cheryl: Mmm interessante, e perché?
Toni: Perché oggi è Pasqua ed ho organizzato, un sacco di cose carine da fare, a partire da questa.
Dico girandomi e prendendo la colazione. Lei mi guarda stranita, con un sopracciglio alzato. Prendo il vassoio e lo metto in mezzo a noi, lasciando la collana sul comò.
Toni: Ti ho portato la colazione a letto e le rose rosse sono per te.
Cheryl: Grazie TT, ma non dovevi, sei la fidanzata più dolce che si può desiderare, sono la ragazza più fortunata del mondo.
Dice guardandomi dritto negli occhi.
Toni: Modestamente, sono la migliore.
Cheryl: La solita modesta.
Dice ridendo per poi prendere la brioche alla crema addentandola, io la seguo a ruota.
Mangiamo parlando, ridendo e scherzando.
Più le sto vicino, più passo del tempo con lei e più capisco di essere davvero innamorata di questa ragazza dai capelli rossi, che lei è la mia felicità perché con lei riesco a stare bene senza pensare a niente, svuoto completamente la testa dai brutti ricordi e da ciò che di negativo c'è, godendomi ogni singolo istante in sua compagnia, credo di aver bisogno di lei per poter vivere finalmente la vita senza sentire il peso della morte dei miei genitori, che mi hanno lasciato troppo presto.
Toni: Lo sai che ti amo, Cher!?
Dico istintivamente senza accorgermi che l'ho detto ad alta voce, ero convinta di averlo solo pensato.
Cheryl: Lo so fin troppo bene, ti amo anch'io TT.
Lo dice circondandomi i fianchi con le braccia, facendomi poggiare la testa sul suo petto.
Toni: Credevo di averlo solo pensato.
Cheryl: Eh invece no, ma è bello quello che hai detto, vuol dire che mi ami veramente.
Toni: Perché è la verità, ti amo davvero, e non voglio perderti.
Dico con gli occhi leggermente lucidi senza capirne il motivo, forse pensare per la milionesima volta al fatto che i miei genitori siano morti, nonostante non ci pensi più così spesso, mi fa comunque male, se ne sono andati e non torneranno più, ma quello che evidentemente mi ha emozionato è il fatto che se perdessi anche lei non riuscirei a farcela. Nel frattempo ho iniziato a singhiozzare piangendo.
Cheryl: Shhh TT, è tutto apposto, non mi perderai, sono qui accanto a te.
Dice stringendomi ancora più forte nel suo abbraccio, mi accarezza i capelli rosa dandomi dei piccoli baci sulla testa.
Toni: Scusa Cher, non doveva andare così.
Cheryl: Non ti preoccupare, so cosa hai dovuto passare, se hai bisogno di sfogarti, fallo, io ci sono e ci sarò sempre, non vado da nessuna parte senza di te.
Toni: Grazie Cher, è solo che da quando sono bambina, la morte dei miei mi perseguita, negli ultimi tempi non ci penso più molto, perché con te sono felice per la prima volta da anni, il problema è che inevitabilmente, capita che mi tornino in mente, senza volerlo e penso al peggio.
Cheryl: Non ti preoccupare ci sono io.
Tra le sue braccia mi sento al sicuro, protetta e per questo dopo qualche secondo mi tranquillizzo, con il pollice mi sento asciugare le lacrime.
Cheryl: Stai meglio?
Dice guardandomi comprensiva facendomi uno di quei suoi sorrisi spontanei che mi fanno stare terribilmente bene.
Toni: Si, grazie Cher.
Dico avvicinandomi alle sue labbra per darle un bacio.
Cheryl: Allora, cosa facciamo ora?
A queste parole, mi illumino, mi risveglio come da un sonno profondo, per stamattina avevo organizzato un giro in mongolfiera, alle 11:30, quindi sposto lo sguardo e guardo l'orario sullo schermo del cellulare, sono ancora le 10, menomale.
Toni: allora prima di tutto, ti devo dare questo, l'ho comprato prima, quando sono uscita.
Dico dandole la scatolina. Lei super curiosa la afferra e la apre velocemente. Le ho comprato una collana con una ciliegia come ciondolo.
Cheryl: TT, ma è stupenda, l'adoro!
Toni: Appena l'ho vista ho pensato subito a te.
Cheryl: Grazie, per questo e per tutto davvero io non so cosa dire.
Toni: Non dire niente, grazie a te.
Mi sorride, poi mi porge la collana facendomi cenno di mettergliela. Lo faccio ed istintivamente inizio a baciarle il collo, per quanto mi piaccia però dopo poco la smetto, fra tre quarti d'ora dovremmo uscire.
Cheryl: No, perché ti sei fermata!?
Toni: Perché alle 11:30 abbiamo un appuntamento.
Cheryl: Si, ma manca un'ora ancora, uffa.
Dice mettendo il broncio, però non si arrende, toglie il vassoio dal letto ed inizia a baciarmi il collo, a quel contatto non resisto e la lascio fare, intanto le tolgo la camicia che indossa, dannazione a te Blossom, hai vinto di nuovo.
Dopo non so quanto tempo mi risveglio ancora senza vestiti, sono a pancia in giù sul suo petto, sono le 11:15 e fra poco dobbiamo uscire. Alzo lo sguardo, vedo che sta dormendo con gli occhi chiusi e un braccio attorno al mio bacino. Lo sposto leggermente cercando di svegliarla in modo delicato accarezzandola dolcemente.
Toni: Cher, dobbiamo andare.
Apre gli occhi e li strofina mettendo a fuoco.
Cheryl: Mmm.
Dice sbuffando.
Toni: Non fare così, ti ho lasciata fare, adesso ti alzi e ti vai cambiare.
Cheryl: Si, ma non mi pare ti sia dispiaciuto.
Dice con sguardo malizioso.
Toni: Non è questo il punto, siamo in ritardo, sbrigati.
Dico arrossendo leggermente in viso per ciò che ha detto.
Cheryl: Ok, agli ordini capo, vado.
Si alza, prende le cose da mettersi e va in bagno. Io intanto mi copro con la coperta e prendo qualcosa da indossare oggi.
Outfit molto semplice, soliti pantaloni strappati alle ginocchia, maglione grigio, camicia a quadri attaccata in vita e la mia giacca dei serpents. In mezz'ora la vedo uscire, la guardo e non posso non pensare al fatto che sia sempre più bella ogni giorno che passa. Le vado incontro con la roba in mano.
Toni: Sappi che sei ogni giorno più bella.
Dico sorridendole dirigendomi in bagno, lei mi guarda e sorride a sua volta. In pochissimi minuti sono pronta, esco, prendo la borsa, la mia macchina fotografica, la prendo per mano uscendo dalla camera. Prendiamo un taxi e ci dirigiamo ad un parco lì vicino.
Cheryl: Allora, non mi hai ancora detto dove siamo dirette.
Toni: Lo scoprirai, due minuti e siamo arrivate.
Cheryl: Va bene se ci vuole così poco allora aspetterò.
Toni: Saggia decisione.
Dico ridendo.
Come avevo detto dopo esattamente due minuti il taxi si ferma, pago e scendiamo. Siamo davanti a uno dei tanti parchi enormi presenti a Los Angeles, voglio portarla a fare un giro in mongolfiera, anche se in realtà non è proprio un giro, la mongolfiera viene ancorata per terra, si alza in aria, fino ad tot di metri, a quel punto viene fermata e da lì in alto vediamo tutta la città, un panorama mozza fiato, spero di farle una bella sorpresa.
Toni: Cher, per caso soffri di vertigini?
Cheryl: No, perché?
Toni: Niente, ma menomale che non soffri.
Dico stringendole la mano, mentre ci dirigiamo al posto stabilito. Arriviamo e appena vede il cielo pieno di colori vivaci a causa delle mongolfiere inizia a saltellare, credo per la gioia.
Cheryl: TT, ma è uno spettacolo meraviglioso.
Toni: E aspetta di salirci.
Dico facendole un'occhiolino.
Cheryl: Cosa!? Vuoi portarmi in mongolfiera!?
Toni: Eh si, questa è la prima sorpresa.
Cheryl: Tu sei pazza.
Toni: Si decisamente ma di te.
Dico avvicinandomi al suo viso, guardo le sue labbra carnose, poi azzero le distanze fra noi dandole un bacio.
Cheryl: Anch'io sono pazza di te.
Toni: Lo so, ma adesso andiamo.
Dico avvicinandomi ad un ragazzo addetto alle mongolfiere.
Toni: Buongiorno, scusi, ho prenotato una mongolfiera per oggi.
Caleb: Si, aspetti un secondo che controllo sul registro, cognome?
Toni: Topaz.
Fa scorrere il dito sul foglio che ha davanti per poi alzare lo sguardo.
Caleb: Si, trovata, dalle 11:30 alle 12:30, venite che vi accompagno.
Toni: Certo, grazie mille.
Camminiamo per qualche minuto in mezzo al prato, poi arriviamo davanti ad una mongolfiera con il pallone tutto rosso, il suo colore preferito.
Il ragazzo ci fa salire, poi ci mostra come farla salire, come fermarla quando siamo in aria ed infine anche come farla scendere. Cheryl si mette comoda seduta, io devo fare tutto il lavoro, proprio come pensavo, ma non mi pesa. La faccio salire, una volta arrivata abbastanza in alto la fermo, aiuto la rossa ad alzarsi e si fionda tra le mie braccia per godersi il paesaggio.
Cheryl: Qui sopra, è semplicemente stupendo.
Toni: Si, concordo, ma anche tu sei stupenda.
Dico guardandola.
Cheryl: Com'è che oggi sei così dolce!?
Toni: Non lo so, sarà che è festa.
Cheryl: Buono a sapersi, ma mi piaci così dolce.
Dice sorridendomi, guardandomi negli occhi per poi voltarsi a guardare la città. Ad un tratto appare di fronte a noi l'iconica scritta bianca gigante "Hollywood".
Cheryl: TT, guarda, la scritta!!!
Toni: Si la vedo, stai tranquilla però.
Scoppio a ridere per la sua reazione.
Cheryl: fai la foto.
Toni: si un'attimo.
Manco detto, che mi sfila la macchina fotografica dal collo e scatta. Poi inizia a scattare delle foto a me senza che io potessi controbattere. Infine si avvicina e ci facciamo altrettante foto insieme abbracciate.
Toni: Va bene, direi che ne hai fatte a sufficienza.
Cheryl: Si sono soddisfatta, quando torniamo a Riverdale, le andiamo a sviluppare.
Toni: Si, Cher.
Detto questo ci sediamo abbracciate ed ammiriamo per il tempo che ci rimane Los Angeles.
Alle 12:30 giuste scendiamo ed andiamo a pranzare.
La porto al echopark, ho organizzato un pic-nic con tanto di camerieri e due portate.
Arrivate, sotto un albero c'è il nostro tavolo apparecchiato con il cibo sopra, che ci aspetta.
Cheryl: Quello è merito tuo, scommetto, anche il cameriere.
Toni: Assolutamente si, hai indovinato.
Arriviamo al tavolo il cameriere ci serve e poi si allontana, noi mangiamo parlando.
Cheryl: Grazie TT, per questa giornata, per tutto questo, per rendermi felice in ogni modo possibile.
Toni: Non devi ringraziarmi, non c'è né bisogno e preparati che oggi pomeriggio dobbiamo fare ancora un giro.
Cheryl: Mmm e dove vuoi andare?
Toni: Lo vedrai.
Cheryl: Uffa almeno questo potresti dirmelo.
Dice sbuffando, mettendo il broncio.
Toni: finiscila, è da stamattina che sbuffi, finiamo di pranzare e lo scoprirai.
Finiamo in fretta, lasciamo sparecchiare il cameriere e ci avviamo verso Hollywood rigorosamente mano nella mano. Percorriamo qualche strada, e quando svoltiamo l'angolo che dà sulla "Walk of Fame" è finita, inizia a saltare come se non ci fosse un domani trascinandomi tra le stelle con i nomi dei personaggi più famosi al mondo. Sembra una bambina felice al parco giochi, si guarda intorno e non smette di sorridere, credo sia lo spettacolo più bello in assoluto. Ci facciamo tutta la strada girandola in lungo ed in largo, guardando ogni singola stella. Poi vista l'ora che si è fatta, ci facciamo un'ultima giro nei dintorni per poi andare a cenare in uno dei tanti locali.

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Nota autrice:

Vorrei dedicare questa nota autrice a Luke Perry, il nostro amatissimo Fred Andrews, purtroppo scomparso ieri a seguito di un ictus.
Sinceramente io, ci sono rimasta  malissimo, non me l'aspettavo proprio, mi spiace un botto, sono vicina a tutti gli amici, a tutti i membri del cast di Riverdale e soprattutto alla famiglia.

RIP Luke Perry😢🙏🏻❤

-Alice

You're Sensational~ChoniWhere stories live. Discover now