Capitolo 41 - Miami

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Cheryl

Da quella meravigliosa giornata trascorsa in compagnia dei nostri amici è già passata una settimana. Io, Toni e le ragazze in questi giorni ci siamo sentite e abbiamo deciso di andare una decina di giorni a Miami, una città turistica molto rinomata, dove potremmo fare ciò che più ci piace, potremmo andare al mare, a fare shopping oppure a visitare il posto come delle vere turiste, partiamo domani mattina sul presto ed io sono agitata, ma anche molto stressata, devo preparare la valigia.
È stata un impresa dover decidere quelle poche cose da mettere nel piccolo borsone che ci siamo portate in giro per la California, e ora che andiamo con la macchina, posso portare la mia valigia, bella grande, dove ci stanno un sacco di cose, ma che comunque comporta una scelta, sono due ore che cerco di scegliere ciò che devo portarmi via, ma è così difficile, sto impazzendo.
In tutto questo Toni ci ha messo solo mezz'ora a decidere cosa portarsi dietro ed ha la valigia pronta, caricata addirittura in macchina, ora dorme sul divano mentre io sono qui che letteralmente impreco su cosa scegliere.
Toni: Hey amore, hai bisogno di una mano!? Ormai sono ore che sei qui in camera con una marea di vestiti intorno.
Appena sento la sua voce sobbalzo per la sorpresa, ma appena mi giro e la trovo lì sullo stipite della porta in tutta la sua bellezza, con quei meravigliosi capelli rosa che le ricadono lungo il corpo non posso fare altro che sorridere.
Cheryl: Beh se me lo chiedi in questo modo e me lo chiedi tu, direi che si può fare.
Dico invitandola ad avvicinarsi.
Toni: Okay, allora iniziamo subito, così prima iniziamo e prima finiamo.
Dice abbracciandomi da dietro, io poggio la testa sul suo petto.
Cheryl: Va bene, ma prima di iniziare non è che daresti un bacio alla tua adorabile fidanzata?
Toni: Ah Cher, sei sempre la solita, ma ti darò un bacio lo stesso.
Dice sorridendomi per poi darmi un dolce bacio sulle labbra.
Toni: Contenta!? Possiamo iniziare?
Cheryl: sono soddisfatta, iniziamo.
Toni: Menomale.
Dice scoppiando a ridere.
Dopodiché al lavoro, il letto ormai è sommerso da vestiti, abiti di ogni tipo, incominciamo da questi facendo una selezione.
Toni: Direi di partire dai vestiti che potresti mettere in spiaggia, poi passiamo a ciò che potresti mettere la sera.
Cheryl: Ci sto, forza.
Lei ne guarda un pò e dopo davvero poco, prende un certo numero di t-shirt con abbinati dei pantaloncini e me li passa.
Toni: Questi abbinamenti potresti metterli in spiaggia oppure durante il pomeriggio quando usciamo.
Li prendo in mano, li osservo e rimango stupita, ha proprio un buon gusto la mia ragazza.
Cheryl: Devo dire che hai fatto un'ottima scelta, adoro tutto ciò che hai preso.
Toni: Modestamente sono la migliore.
Dice ridendo.
Cheryl: Da quando sei così modesta.
Toni: Beh ho imparato dalla modestia fatta persona.
Dice sfidandomi.
Cheryl: Si, però io sono Cheryl Blossom, quindi posso farlo, anche perché sono perfetta.
Dico vantandomi.
Toni: Mamma mia Cher, quanto sei vanitosa, ma ti amo anche quando fai così, perché in parte è vero, sei perfetta.
Dice avvicinandosi, mi arriva davanti e mi abbraccia.
Cheryl: Davvero la pensi così?
Toni: Ovvio, lo sai che dico sempre quello che penso.
Dice guardandomi con occhi innamorati, amo infinitamente questo sguardo.
Cheryl: Sei la persona più dolce che io conosca.
Dico dandole un bacio sorridendo sulle sue labbra.
Cheryl: Ti amo TT.
Toni: Ti amo anch'io babe.
Detto questo mi stringe ancora più forte tra le sue braccia, ed io non faccio altro che lasciarmi andare, le sue braccia sono il mio rifugio, il mio posto sicuro e il mio posto preferito su tutto il pianeta.
Toni: Amo tenerti abbracciata, stretta sul mio petto, ma dovremmo finire un lavoro, che dici?
Cheryl: Dico che hai ragione, però dopo ci mettiamo sul divano a coccolarci? Dopo aver fatto la valigia sono sicura che mi servirà una pausa.
Toni: Tutto quello che vuoi.
Dice staccandosi sorridendo.
Rincminciamo ora scegliendo vestiti leggermente più pesanti e anche qualcuno più elegante per uscire la sera.
Lei esattamente come prima nel giro di cinque minuti ha già scelto e amo follemente le sue scelte, dovrei chiederle aiuto più spesso per fare la valigia. Fatto sta che prendo ciò che mi passa e lo sistemo nel trolley, così credo in circa mezz'ora abbiamo concluso.
Toni: Bene, direi che anche questa è fatta.
Dice prendendo il trolley dal letto.
Cheryl: Si anch'io direi che ce l'abbiamo fatta.
Toni: okay, io vado a posare questo in auto, torno subito.
Dice indicando il bagaglio per poi uscire dalla stanza. Io la seguo scendendo dalle scale, andando a sdraiarmi sul divano, aspettandola.
Dopo pochi minuti la vedo entrare dalla porta d'ingresso, appena mi vede sorride.
Toni: Eccomi qui, ora sono tutta tua.
Dice sdraiandosi accanto a me, abbracciandomi forte, facendomi poggiare la testa al suo petto.
Cheryl: Credo che questi momenti di tranquillità, sul divano a coccolarci, siano i più belli in assoluto.
Dico sorridendo.
Toni: Lo credo anch'io, anche perché sono i più semplici.
Dice accarezzandomi i capelli.
Toni: Comunque sei pronta per ripartire domani?
Cheryl: Si decisamente, sono sicura che ci sarà da divertirsi con Betty, Ronnie e Kevin.
Toni: Lo credo anch'io, e poi questo vuol dire un'altro viaggio con la mia Cher.
Cheryl: E vuol dire anche un'altra vacanza con la mia TT.
Dico ridendo leggermente, lei fa lo stesso.
Toni: Sono così felice di starti vicino.
Cheryl: Anch'io sono tanto felice di averti nella mia vita, sei la cosa più preziosa che ho.
Toni: Ti amo mia piccola rossa.
Cheryl: Ti amo anch'io ragazza dai capelli rosa, ma non dire mai più che sono piccola.
Toni: va bene, ma per me sei la mia piccola.
Cheryl: Ma se sono più alta io di te.
Toni: Si, ma a me piace chiamarti piccola, è una cosa dolce.
Cheryl: Se lo dici tu, comunque ti avviso, quando saremo lì, davanti ai nostri amici potrai baciarmi, ma ti prego di non commettere atti osceni.
Toni: Atti osceni!? Al massimo ti bacio in modo un pò più passionale, ma niente di più.
Cheryl: Ecco quello evita.
Toni: Ma come!?
Cheryl: Siamo insieme ad altre persone.
Toni: Come vuoi tu, ma quando siamo in camera da sole, posso farti tutto ciò che voglio!?
Cheryl: Si quando siamo da sole hai libero arbitrio, anche se quello che hai detto sembra una minaccia.
Dico scoppiando a ridere.
Toni: No non era una minaccia, mi stavo solo informando su ciò che mi è permesso fare.
Dice ridendo.
Cheryl: Risolto questo possiamo cambiare discorso.
Toni: E di cos'altro vorresti parlare!?
Cheryl: non ne ho idea sinceramente.
Toni: Che ne dici se ci riposiamo qualche ora e dopo andiamo a fare un pic-nic a Pickens park?
Cheryl: Dico che sarebbe perfetto, hai sempre delle ottime idee.
Dico girandomi per darle un bacio.
Toni: Grazie Cher, per il complimento.
Cheryl: Di niente.
Dico sorridendole, per poi appoggiarmi a lei, facendomi abbracciare, stretta tra le sue braccia.
Toni: Allora buonanotte.
Cheryl: Buonanotte TT.
Dico chiudendo gli occhi rilassata. Non so per quanto tempo dormiamo, ma dopo un'oretta e mezza credo mi sveglio. Istintivamente mi volto per vedere in che stato sia TT. Sta ancora dormendo, ha gli occhi chiusi con  un'espressione rilassata sul viso, è così bella, non smetterò mai di dirlo, è in assoluto la ragazza più bella che io abbia conosciuto. Dopo un pò inizia ad aprire gli occhi, mette a fuoco e mi guarda stranita.
Toni: Mi stavi guardando dormire?
Cheryl: Può darsi.
Dico divagando.
Toni: Daiii sai che odio quando la gente mi guarda dormire.
Cheryl: Si, ma è stato più forte di me, sei così bella.
Toni: Non è vero.
Cheryl: invece sì.
Toni: no, ti ho detto di no.
Cheryl: Si, e non contraddirmi.
Toni: E io ti contraddico, dicendo di no.
Questa cosa del sì o no, mi aveva stufata, quindi come ho già fatto diverse volte, per farmi dare ragione, inizio a farle il solletico, prima sul collo poi sulla pancia.
Toni:  Uffa Cher, smettila.
Dice ridendo a crepapelle.
Cheryl: dammi ragione.
Toni: Va bene, hai ragione tu.
Cheryl: Ecco così va meglio.
Dico smettendo di farle il solletico.
Toni: comunque questa cosa deve finire, non puoi farmi il solletico tutte le volte solo per farti dare ragione.
Cheryl: Io dico che posso farlo, ormai ho consolidato che funziona.
Toni: Si, ma è una cosa ingiusta.
Cheryl: Forse, ma non importa.
Toni: Invece a me importa.
Dice per poi mettermi un braccio attorno al collo che va a finire sul mio petto.
Toni: Okay, allora finché non mi prometti che la smetti di farmi il solletico ogni volta solamente per avere ragione non ti lascio andare.
Cheryl: Ah è così che la metti, aiuto, aiutatemi, la mia fidanzata vuole tenermi in ostaggio, vi pregooo, salvatemi!!!
Dico scoppiando a ridere.
Toni: Lo sai che non ti sente nessuno, vero!?
Dice ridendo a sua volta.
Cheryl: Lo so, ma volevo fare un pò di scena, però va bene, hai vinto tu, faccio quello che hai detto.
Toni: Finalmente.
Dice spostando il braccio dal mio petto, alla vita, in modo da potermi abbracciare.
Cheryl: Quindi mi lasci libera, adesso!?
Toni: Ti ho già lasciato libera, ti sto solo abbracciando.
Dice sorridendo dandomi un bacio.
Cheryl: Adesso però andiamo a fare quel pic-nic, al parco, che mi avevi promesso prima!?
Toni: Ovvio che si.
Dice per poi alzarsi, si gira, mi porge la mano, l'affero e poi insieme ci dirigiamo in cucina per preparare il cestino. Dentro al piccolo contenitore mettiamo due birre, un paio di panini, della frutta e un litro d'acqua. Lo mettiamo nella mia auto rossa, ma prima di partire prendo anche arco e freccie, così da fare qualcosa al parco per far passare il tempo. Saliamo sulla vettura e lascio guidare lei.
Cheryl: Posso mettermi in questa posizione pure domani quando saremo in viaggio?
Dico poggiando la testa al suo braccio.
Toni: Certo, viaggio meglio con te vicino.
Dice sorridendomi per poi mettere in moto partendo. In cinque minuti neanche arriviamo a destinazione, scendo prendendo il cestino e un telo, lei dal bagagliaio invece prende le frecce e l'arco. Ci avviciniamo ad un albero, poggio il telo per terra all'ombra, ci metto sopra il cibo con le bevande e mi siedo, TT sistema ciò che ha in mano vicino al tronco per poi posizionarsi al mio fianco. Iniziamo a mangiare i panini mentre ammiro il paesaggio circostante, in questo periodo sono ancora tutti in vacanza quindi non c'è praticamente nessuno in città e qui al parco, il sole splende in cielo illuminando ogni cosa, guardo tutto questo e non posso non pensare a Jason, quando eravamo bambini venivamo sempre qui a giocare, giocavamo a rincorrerci, a nascondino, a pallone e persino a un, due, tre stella nonostante fossimo solo in due. Sommersa da mille pensieri sento due braccia, che riconoscerei tra mille, che mi prendono dai fianchi per tirarmi a sé facendomi poggiare la testa al suo petto.
Toni: Allora a che cosa stavi pensando, amore?
Cheryl: A niente di importante.
Toni: Secondo me invece era importante, ma se non me lo vuoi dire, non importa, non ti devi sentire obbligata, anzi sentiti libera di fare ciò che ti senti, d'accordo!?
Dice guardandomi negli occhi per poi darmi un bacio.
Cheryl: D'accordo, ma te lo voglio raccontare, in modo da farti conoscere un'altra parte dellla mia vita, passata.
Dico stringendomi forte a lei.
Toni: Come vuoi tu, io comunque sono qui, accanto a te, pronta ad ascoltarti sempre.
A queste parole mi volto e questa volta sono io che le dò un bacio per farle capire quanto lei significhi per me e quanto la ami.
Cheryl: Okay, ora posso iniziare.
Dico sistemandomi tra le sue braccia.
Cheryl: Prima stavo pensando a mio fratello, questo posto lo frequentavamo spesso quando andavamo alle elementari, venivamo qui dopo aver fatto merenda, nel pomeriggio, e ci divertivamo un sacco a giocare fino all'ora di cena, giocavamo a nascondino, a pallone e a molte altre cose che ora non mi vengono in mente. Dopo la sua morte, questo fu un altro posto in cui non tornati più, mi faceva male rivivere certi ricordi.
Dico leggermente triste, ma questa volta non piango, ormai ho imparato ad essere forte con Toni al mio fianco.
Cheryl: Però posso aggiungere che dopo tutto questo tempo tornare qui o allo Sweetwater river, non mi fa più tanto male, ho imparato a farmi forza, e l'ho fatto grazie a te TT, sei tu che mi hai insegnato a superare ogni ostacolo, addirittura il più duro e il più difficile.
Dico stretta fra quelle braccia che sono sicura mi proteggeranno e mi sosterranno sempre, senza farmi mai del male.
Toni: Sentire queste parole mi fanno sempre tanto bene, ti amo più di ogni altra cosa Cher, sappilo.
Cheryl: Ti amo anch'io TT.
Dico mentre mi dà un bacio sulla testa.
Toni: Comunque visto che siamo in argomento mi piacerebbe condividere un ricordo della mia infanzia, riguardo a questo posto, con te.
Cheryl: Certo, dimmi pure tutto quello che ti va.
Toni: Okay, quando ero bambina venivo anch'io molto spesso in questo parco, con mio padre che mi faceva giocare e si divertiva con me, quando un giorno, per il mio decimo compleanno mi regalò la mia prima macchina fotografica, quella che ho sempre usato finché tu non me ne hai regalata un'altra più bella e più professionale, che ancora oggi tengo nell'armadio, ma comunque non è questo il punto, il punto è che da quel giorno, mio padre mi portò sempre qui per farmi fare tante foto ed esercitarmi, per il mio futuro, magari un giorno potrei diventare per davvero una fotografa professionista.
Dice pensierosa guardando il cielo.
Cheryl: Ma tu lo sei già una fotografa e anche molto brava, basta guardare le foto che riempiono casa nostra, hai molto talento TT e sono sicura che un giorno, ti sarà riconosciuto.
Dico sinceramente.
Toni: Lo pensi seriamente!?
Cheryl: Certo che lo penso davvero, TT ormai dovresti saperlo che non ti mentirei mai.
Dico voltandomi per darle un bacio, poi l'abbraccio forte facendoci rotolare sul prato.
Toni: Grazie Cher, è confortante sapere che la propria ragazza crede in te, penso sia una delle sensazioni più belle.
Dice sorridendomi poggiando la testa al mio petto.
Cheryl: Io credo molto in te, e sempre lo farò.
Dico stringendola tra le mie braccia.
Toni: E posso dirti anche un'altra cosa?
Cheryl: Ovvio.
Toni: Che dopo tutta questa carrellata di ricordi, trovarci qui, in questo posto e pensare a ciò che entrambe abbiamo dovuto passare, tu la morte di tuo fratello e i continui abusi da parte di tua madre, mentre io ho dovuto lottare contro la morte dei miei e mio zio alcolizzato, mi rende stranamente felice perché alla fine di tante brutture è arrivato qualcosa di bello, la cosa o forse è meglio dire, la persona più bella che io abbia mai conosciuto, e non solo fuori ma anche dentro.
Dice mettendosi in modo da guardarmi negli occhi, io sono in lacrime, e tra le lacrime che mi rigano il volto sorrido, cosa che non smetterò mai di fare se si tratta di questa ragazza dai capelli rosa.
Cheryl: Ti amo, e anche se è la ventesima volta che lo dico oggi, non mi interessa minimamente, perché è quello che provo per te, e adesso baciami.
Non se lo fa dire due volte e in meno di dieci secondi azzera le distanze che ci sono fra di noi, unendo le nostre labbra, in un dolce bacio che sa di amore vero.
Toni: Ti amo anch'io, lo so che lo sai ma volevo dirtelo.
Dice ridendo leggermente.
Cheryl: Non importa, è sempre bello sentirselo dire, comunque visto che li abbiamo portati, che ne dici di sfidarci a tiro con l'arco!?
Toni: Dico che è un'ottima idea, e non vedo l'ora di stracciarti.
Dice guardandomi con aria di sfida.
Cheryl: io non ci conterei troppo.
Dico alzandomi, le porgo la mano aiutandola, lei la afferra e si tira su.
Toni: Vado a prendere l'occorrente che ho lasciato là.
Dice indicando arco e freccie con il dito.
Cheryl: Io invece vado a prendere i bersagli nel cofano.
Mi dirigo verso l'auto parcheggiata poco lontano, prendo ciò che mi serve, poi la richiudo. Mi dirigo verso Toni che nel frattempo si è sistemata le freccie sulla schiena e l'arco in mano, la raggiungo e mi sistemo pure io.
Fatto questo il pomeriggio passa abbastanza velocemente tra sfide, dispetti, bersagli mancati, vittorie, sconfitte, ma soprattutto tante risate.

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