Capitolo 66 - Piccoli momenti

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Cheryl

Sento dei rumori, dei versetti, sento parlare, ma non ho proprio voglia di aprire gli occhi, sto dormendo così bene, anche se ormai sono praticamente sveglia.
Cheryl: la finite voi due di fare casino!? Voglio dormire, ho sonno ancora.
Dico nascondendomi sulla spalla di Toni non volendo aprire gli occhi, ovviamente riferendomi a lei che gioca con Jason.
Toni: ma buongiorno mamma.
Dice lasciandomi un dolce bacio sulla testa, io sorrido istintivamente aprendo finalmente gli occhi, ritrovandomi davanti il visino di Jason che appena mi vede sorride, ed io mi sciolgo, davanti ai suoi grandi occhioni.
Cheryl: ciao piccolino di mamma.
Dico facendo una vocina iniziando ad accarezzargli il dorso della mano che punta nella mia direzione, iniziando poi a fargli il solletico sul pancino.
Toni: scusa, ma a me non saluti!?
Dice mettendo il broncio facendo la finta offesa, lo capisco dall'inflessione della voce, anche se sapevo perfettamente avesse fatto così, la conosco troppo bene.
Cheryl: buongiorno amore mio.
Le dico voltandomi verso di lei, poggiando le mie labbra sulle sue, nel bacio sentiamo Jason che inizia a fare dei versetti per attirare la nostra attenzione, noi senza pensarci sorridiamo voltandoci subito verso di lui dopo esserci staccate, in pochi secondi.
Toni: si tranquillo, ora badiamo a te.
Dice dandogli un dolce bacio sulla fronte iniziando a cullarlo lentamente, davanti a quella scena quasi mi commuovo, Toni come mamma è qualcosa di bellissimo, sapevo che sarebbe stata una madre eccezionale, ma vederlo nella realtà è davvero indescrivibile, non so come spiegare ciò che sto provando in questo momento, ma credo che mi ci dovrò abituare, anche se sinceramente non mi interessa più di tanto, abituarmi o no, perché non credo ci sia qualcosa di meglio di questo, la mia famiglia.
Toni: Cher, credo che voglia mangiare.
Dice riportandomi alla realtà dai miei pensieri.
Cheryl: sì certo, ora lo allatto subito.
Dico abbassando un lato della mia divisa da ospedale per poi prendere Jason in braccio, attaccandolo al seno, mentre Toni poggia la testa sulla mia spalla guardando nostro figlio, senza pensarci troppo le lascio un bacio sulla testa, sui suoi bellissimi capelli rosa, anche se ormai si sono leggermente scoloriti.
Cheryl: credo si sia addormentato di nuovo.
Constato sistemandomi la divisa d'ospedale facendo attenzione a lui, che tengo ancora in braccio.
Cheryl: lo metto nella culla.
Dico alzandomi facendo sempre molta attenzione.
Toni: ce la fai?
Mi chiede mentre sono completamente in piedi, è sempre super protettiva nei miei confronti.
Cheryl: si ce la faccio, sto bene TT.
Le sorrido per poi poggiare delicatamente Jason nella culla, lasciandogli un delicato bacio sulla testolina.
Cheryl: dormi bene, piccolo mio.
Gli sorrido anche se non può vedermi, tornando poi a stendermi a letto con Toni al mio fianco.
Cheryl: allora, che facciamo?
Chiedo poggiando la testa sulla sua spalla.
Toni: prima ti devo aggiornare su tutte le future visite che i nostri amici ci faranno nei prossimi giorni, ho avuto modo di controllare il telefono prima che sia Jason che tu vi svegliaste, poi possiamo fare ciò che vuoi.
Dice guardandomi per poi recuperare il telefono sul comodino.
Toni: allora, i primi sulla lista saranno Betty & Jughead, dovrebbero venirci a trovare nel primo pomeriggio.
Dice guardando sulle note del telefono dove si è segnata tutto.
Cheryl: tu seriamente ti sei annotata, non solo il giorno, ma anche tutti gli orari dei loro voli?
Chiedo ridacchiando, prendendola un po' in giro.
Toni: certo, e poi sono stati loro a dirmi gli orari dei loro voli.
Dice giustificandosi facendo spallucce.
Toni: comunque tornando a noi, stasera invece passeranno a trovarci Archie & Veronica, direttamente da New York, poi domani invece avremo prima Kevin & Fangs che ovviamente arrivano da Parigi, e successivamente avremo Clarke, Lexa, Lincoln & Octavia dalle Maldive.
Dice finendo praticamente di leggere la lista che si era annotata in precedenza.
Cheryl: ci verranno davvero a trovare dalle Maldive? Non è un viaggio troppo lungo?
Chiedo sapendo però che tutti e quattro sono delle brave persone, sono sicura lo farebbero.
Toni: si vengono davvero, non credo che il viaggio sia un problema, poi le ragazze sono veramente entusiaste di poter venire a Los Angeles, visto che non ci sono mai state, ma in primo luogo vengono per noi, e per poter vedere Jason.
Dice riponendo nuovamente il telefono sul comodino.
Cheryl: abbiamo dei buoni amici, siamo fortunate, nonostante li conosciamo da poco, e la nostra amicizia è praticamente a distanza.
Dico sorridendo sentendomi grata per tutto ciò che ho.
Toni: si è vero, ma un'altra cosa, Megan, Hayley, Dylan & Thomas hanno detto che verranno a trovarci a casa, nessuno di loro vuole stressarti troppo, visto che gli ho detto che in questi giorni riceverai varie visite.
Dice circondandomi le spalle iniziando ad accarezzarmi un braccio.
Cheryl: anche loro sono degli amici fantastici.
Dice chiudendo un attimo gli occhi, godendomi le sue carezze.
Toni: si lo sono.
Dice lasciandomi un delicato bacio sulla testa.
Toni: quindi, ora che vuoi fare?
Chiede dopo un attimo di silenzio.
Cheryl: non lo so sinceramente, hai qualche idea?
Le chiedo voltandomi di poco per poterla guardare.
Toni: in realtà sì.
Dice facendo la misteriosa alzandosi dal letto, va verso il nostro borsone tirando fuori una scatolina, ma non riesco bene a vedere cos'è finché non si gira.
Cheryl: no, io non gioco con te.
Dico incrociando le braccia al petto mettendo il broncio.
Toni: perché no?
Dice avvicinandosi poggiandosi al letto.
Cheryl: perché vinci sempre.
Dico continuando a fare l'offesa.
Toni: non è vero, qualche volta vinci anche tu.
Dice cercando di convincermi.
Cheryl: solo una volta ogni tanto.
Continuo a tenere il broncio.
Toni: va bene, ho capito.
Dice guardandomi con un'espressione che non riesco a decifrare.
Cheryl: hai capito che c....
Non riesco a finire la frase che sento le sue morbide labbra sulle mie, istintivamente ricambio il bacio circondandole il collo con le braccia, sorrido senza neanche accorgermene.
Toni: allora giochi ad Uno con me?
Mi chiede dolcemente con la fronte contro la mia.
Cheryl: si ma mi hai corrotto.
Dico ridacchiando con ancora le braccia intorno al suo collo.
Toni: può darsi, ma non potevo fare altrimenti.
Dice guardandomi tutta soddisfatta facendomi pure l'occhiolino, prima di staccarsi da me.
Cheryl: fai pure la sfacciata.
Dico fintamente stupita.
Toni: se devo.
Dice continuando a guardarmi per poi iniziare a sistemare le carte sul letto.
Cheryl: sei pessima.
Dico ridendo, sistemandomi a gambe incrociate, mentre lei ride divertita alzando gli occhi al cielo.
Toni: d'accordo, è tutto pronto, direi che possiamo iniziare, cominci tu?
Mi chiede seduta di fronte a me con le gambe messe da un lato, io annuisco prendendo la prima carta facendo iniziare il gioco.
Cheryl: Toni ti prego non farlo, non puoi farmi questo dopo tutto ciò che abbiamo passato, sono tua moglie, dai.
Dico dopo circa dieci minuti che stiamo giocando ed ovviamente lei sta vincendo.
Toni: mi spiace Blossom, ma UNO!
Dice a bassa voce sbattendo sul letto in modo teatrale la sua penultima carta, è tutta la partita che se parliamo lo facciamo praticamente sussurrando, Jason dorme ancora.
Cheryl: sei una traditrice, e perché mi hai chiamato con quel cognome?
Chiedo perplessa guardandola.
Toni: scusami, era per fare scena, faceva più effetto.
Dice tutta convinta facendomi nuovamente l'occhiolino.
Cheryl: smettila di fare l'occhiolino, sei imbarazzante.
Dico ridendo divertita dalla situazione.
Toni: non è vero, in fondo so che ti piace, sono sexy quando lo faccio.
Dice guardandomi alzando entrambe le sopracciglia in modo credo che volesse essere malizioso, ma la sua espressione al momento è solamente esilarante.
Cheryl: si certo, se ne sei convinta tu.
Dico scoppiando a ridere involontariamente, fa troppo ridere.
Toni: smettila di ridere.
Dice ridacchiando a sua volta, palesemente divertita anche lei dalla situazione.
Cheryl: va bene, ce la posso fare, finiamo sta partita.
Dico cercando di smettere di ridere, con un discreto successo.
Cheryl: scusami, è stato più forte di me, eri davvero esilarante.
Dico ancora ridacchiando, ricomponendomi pian piano, mentre lei alza di ogni al cielo con un sorriso, dopodiché riprendiamo a giocare.
Cheryl: io ci rinuncio, non è possibile, mi devi assolutamente dire il tuo segreto, non puoi vincere sempre.
Dico puntandole un dito contro.
Toni: non c'è segreto, sono la migliore ad Uno, questo è tutto.
Dice facendo spallucce, iniziando a raccogliere le carte per poi rimetterle all'interno della sua custodia.
Cheryl: voglio la rivincita, sappilo.
Dico continuando a tenerle il dito puntato contro.
Toni: d'accordo, al prossimo momento libero faremo la rivincita.
Dice guardandomi sorridendo, per poi alzarsi e sistemare nuovamente la scatola di carte nel borsone.
Toni: comunque, mi stupisce che con tutte le nostre risate questo piccolino non si sia svegliato.
Dice davanti alla sua culla guardandolo teneramente dall'alto in basso.
Cheryl: penso che su questo abbia preso da te.
Dico alzandomi raggiungendola, poggiando poi la testa sulla sua spalla, circondandole la vita con le braccia, abbassando lo sguardo su Jason che dorme ancora profondamente.
Toni: lo penso anch'io.
Dice leggermente divertita, non smettendo di guardarlo, proprio come sto facendo io.
Cheryl: è bellissimo.
Dico commuovendomi senza volerlo, mi suscita ancora troppe emozioni contrastanti essere diventata mamma.
Toni: lo è, hai fatto un lavoro meraviglioso, amore.
Dice voltandosi di poco asciugandomi una lacrima che mi è scivolata lungo la guancia prima di lasciarmi un bacio sulla testa.
Cheryl: abbiamo fatto un lavoro meraviglioso, entrambe, insieme.
Dico guardandola.
Toni: abbiamo.
Si corregge sorridendomi prima di far combaciare perfettamente, come sempre, le sue labbra con le mie.
Toni: ti amo, ed amo già alla follia questo piccolino.
Dice con la fronte poggiata sulla mia per poi rivolgere nuovamente lo sguardo verso nostro figlio.
Cheryl: anch'io, amo entrambi da morire.
Dico tornando nella posizione di prima, con la testa poggiata a lei, e lo sguardo verso Jason.
Rimaniamo in questa posizione per minuti interi fino a quando non arriva Anthony.
Anthony: buongiorno ragazze.
Dice entrando chiudendosi poi la porta alle spalle.
Toni: buongiorno Anthony.
Dice rimanendo tra le mie braccia.
Cheryl: ciao Anthony.
Lo saluto mentre lui ci sorride come risposta.
Anthony: vedo che ti sei ripresa alla grande Cheryl, hai dolore da qualche parte?
Mi chiede con premura.
Cheryl: mi sento ancora un pochino sbattuta, stanotte non ho decisamente dormito molto, ma a parte questo sto bene.
Dico sorridendo leggermente, tenendo ancora le braccia intorno alla vita di Toni.
Anthony: è normale, e questo piccolino!? Ancora congratulazioni ragazze.
Dice sinceramente guardando Jason.
Toni: grazie Anthony, comunque sta bene, dorme e mangia fino ad ora.
Dice divertita guardandolo.
Anthony: è normalissimo, comunque dovresti allattarlo ogni tre ore più o meno Cheryl, anche se credo che quando abbia fame te lo faccia sapere.
Dice con il sorriso guardandomi.
Cheryl: lo credo anch'io, grazie ancora di tutto Anthony.
Gli dico sinceramente.
Anthony: è il mio lavoro, ma cambiando discorso io dovrei proprio scappare, ho delle pazienti da visitare, mi raccomando andate a fare colazione, fra mezz'ora il bar dell'ospedale chiude, quindi sbrigatevi.
Dice avvicinandosi alla porta.
Toni: ci andremo subito allora, alla prossima Anthony.
Dice salutandolo mentre lui esce dalla stanza.
Toni: quindi, cosa vuoi per colazione, principessa?
Dice voltandosi verso di me.
Cheryl: croissant alla vaniglia, e del thè.
Dico sorridendole accarezzandole delicatamente una guancia.
Toni: perfetto, allora vado, a dopo amore.
Dice lasciandomi un bacio a stampo, prima di uscire.
Appena esce fuori, mi avvicino nuovamente alla culla guardando nostro figlio, sono davvero diventata mamma, ancora non ci credo, fin da quando ero piccola a causa dei miei genitori ho sempre pensato che sarei stata infelice, sarei rimasta da sola per tutta la vita, ho sempre pensato che nessuno mi avrebbe mai amato, ma poi è arrivata Toni, tutto è cambiato nel migliore dei modi ed ora è l'amore della mia vita e la madre di mio figlio, con questi pensieri in testa mi abbasso di poco facendo attenzione iniziando ad accarezzargli la testolina, mentre si muove leggermente aprendo in seguito gli occhi.
Cheryl: ehi, piccolino, buongiorno.
Gli dico con il sorriso, lui fa dei versetti allungando le braccia nella mia direzione, lo prendo immediatamente in braccio potarndomelo al petto ed appena lo faccio noto subito che tenta come prima di strapparmi la divisa dell'ospedale, ridacchio divertita a quella scena, ha fame.
Cheryl: ora ti dò subito da mangiare, amore.
Gli dico lasciandogli un bacio sulla testa, per poi sedermi sulla poltrona, mi abbasso la divisa attancolo subito, non staccandogli gli occhi di dosso.
Toni: vedo che anche lui aveva fame.
Dice entrando in stanza sorridendo con in mano un vassoio con la nostra colazione.
Cheryl: si è svegliato ed ha tentato nuovamente di strapparmi la divisa.
Dico alzando lo sguardo su di lei divertita.
Toni: ormai ha capito dov'è il cibo.
Dice continuando a sorridere avvicinandosi, poggiando il vassoio sul comodino per poi sedersi sul letto di fronte a noi.
Rimane lì a guardarci finché non prende il telefono e ci scatta una foto, lo avevo immaginato che prima o poi lo avrebbe fatto.
Toni: questa foto finisce dritta nell'album di Jason.
Dice tutta sorridente soddisfatta della sua foto.
Cheryl: te lo congedo ma solo perché nessuno oltre a noi la vedrà mai, visto che sono struccata, ed ho i capelli che sono una massa informe.
Dico guardandola mentre continuo ad allattare.
Toni: sei bellissima.
È l'unica cosa che dice guardandomi con quei suoi occhioni color nocciola ed un sorriso sincero sul viso, che immediatamente mi fanno arrossire, istintivamente torno a guardare Jason, sentendo subito Toni alzarsi per posizionarsi al mio fianco, prima di accarezzare delicatamente la testolina di nostro figlio e lasciarmi un delicato bacio sui capelli.
Toni: dico sul serio, sei bellissima, e ti amo.
Me lo sussurra all'orecchio ed io non posso far altro che sorridere pensando a quanto sia fortunata ad averla nella mia vita.
Cheryl: comunque dovremmo mettergli il pannolino.
Dico ricordandomi di questa cosa.
Toni: giusto, ci penso io, appena hai finito.
Dice lasciandomi un altro bacio sui capelli prima di dirigersi verso il borsone, lo apre tirando fuori uno dei tanti pannolini che abbiamo portato.
Cheryl: sei sicura che vuoi farlo tu? Posso farlo io se vuoi.
Le chiedo guardandola ritirandomi su la divisa tenendo con attenzione Jason tra le braccia.
Toni: tranquilla, non ti preoccupare, ci siamo dentro insieme, tu riposati ancora un po', è stata una notte dura per te.
Mi dice con il sorriso, allungando le braccia per poter prendere Jason in braccio, dopodiché prende il pannolino, andando in bagno.
Li guardo scomparire dietro la porta per poi alzarmi raggiungendoli, mi poggio allo stipite della porta osservando Toni che con attenzione gli mette il pannolino sul fasciatoio.
Toni: tu non dovevi rimanere di là a riposarti?
Mi chiede ridacchiando.
Cheryl: si ma non mi sarei persa questo momento, ti ricordo che qualche mese fa alle lezioni pre-parto ti vantavi tanto di aver messo perfettamente un pannolino ad un bambolotto, ora voglio vedere con i miei occhi come fai con nostro figlio.
Le dico divertita.
Toni: piccolino, hai sentito!? la mamma pensa che io non sappia metterti il pannolino, che ne dici se le facciamo vedere che non è così!?
Dice rivolgendosi a Jason che ridacchia felice.
Cheryl: ehi voi due, non coalizzatevi contro di me.
Dico facendo la finta offesa avvicinandomi a loro, mentre Toni ridacchia sorridendo.
Toni: ecco qua, fatto.
Dice prendendo Jason in braccio girandosi verso di me tutta soddisfatta.
Toni: visto ce l'ho fatta.
Dice sorridente guardandomi per poi avvicinarsi.
Cheryl: so perfettamente che ce l'avresti fatta, ti stavo solo prendendo un po' in giro.
Dico poggiando le labbra sulla sue una volta essermela trovata di fronte.
Toni: oh lo so bene.
Dice ridacchiando dopo essersi staccata, insieme torniamo in stanza, ci mettiamo entrambe sul letto, una di fianco l'altra, con Jason in braccio a Toni.
Toni: tienilo un secondo, che gli prendo uno dei tanti giochini che abbiamo portato, così gioca un po'.
Dice poggiandolo delicatamente su di me, prima di alzarsi, mentre lei va a prendere il giocattolo io inizio a fargli il solletico sul pancino facendolo ridere, a quella vista inevitabilmente sorrido, è così bello.
Toni: eccomi.
Dice con in mano un peluche a forma di orsacchiotto che passa a Jason, lui lo guarda illuminandosi leggermente sorridendo iniziando a giocarci muovendo energicamente le manine, io e TT continuiamo a guardarlo con un enorme sorriso stampato in faccia.
Toni: tra circa un'ora dovrebbero arrivare Betty & Jughead.
Mi avvisa controllando l'orario sul telefono.
Cheryl: bene, gli hai detto il numero della stanza in cui ci troviamo?
Le chiedo voltandomi verso di lei, facendo attenzione comunque a Jason con la coda dell'occhio.
Toni: glielo scritto, ma nessuno dei due ha letto il messaggio, sono ancora in volo.
Mi spiega semplicemente.
Cheryl: sono davvero contenta che vengano a trovarci, è da tanto che non li vediamo.
Dico sinceramente tornando a guardare Jason che ora stringe l'orsacchiotto tra le braccia con gli occhi quasi chiusi, si sta per addormentare di nuovo, gli accarezzo delicatamente la testa per poi lasciargli un bacio.
Cheryl: lo rimetto nella culla.
Dico alzandomi con attenzione, per poi riporlo con delicatezza nella culla con l'orsacchiotto che stringe ancora tra le braccia, prima di ritornare accanto a mia moglie che appena mi siedo sul letto mi cinge le spalle con un braccio mentre mi poggio a lei.
Toni: comunque sono felice anch'io di vederli, soprattutto Jug, mi manca mio fratello.
Dice iniziando ad accarezzarmi il braccio.
Cheryl: lo posso immaginare.
Dico sinceramente, so quanto Toni tenga a Jughead, hanno passo una vita insieme praticamente, sin da quando erano piccoli, è normale che ora gli manchi.
Toni: e a te manca tua cugina, vero?
Mi chiede voltandosi di poco per potermi guardare, mi conosce davvero bene.
Cheryl: si, sai inizialmente non andavamo d'accordo, al liceo, quando abbiamo scoperto di essere cugine ci siamo avvicinate, e mi è sempre stata accanto nei momenti di bisogno, soprattutto prima che arrivassi tu, ed ora è una delle persone importanti della mia vita, mi manca non poterla vedere.
Dico con sincerità, mentre lei mi lascia un delicato bacio sulla testa.
Toni: lo so, so che è dura non poterla vedere, e parlarle quando vuoi, ti capisco.
Dice facendomi appoggiare al suo petto, prendendomi tra le sue braccia.
Toni: comunque dovrebbero arrivare tra circa mezz'ora? Nel frattempo che vuoi fare?
Mi chiede dando un'occhiata all'orologio appeso sopra la porta per poi tornare a guardare me.
Cheryl: coccole, voglio le coccole da mia moglie.
Dico guardandola con occhi da cucciolo.
Toni: e coccole siano allora.
Dice sorridendomi per poi stendersi meglio sul letto con me sopra, inizia subito a farmi i grattini su un fianco, con un braccio, mentre con l'altro mi accarezza delicatamente, a quel contatto mi rilasso all'istante, chiudendo leggermente gli occhi per potermi godere al meglio le sue attenzioni.
Circa mezz'ora dopo sentiamo un telefono che squilla, suppongo sia il suo, visto che il mio è ancora nel borsone, la mia ipotesi viene confermata, quando vedo Toni portarsi il suo telefono all'orecchio.
Toni: si pronto?...Jug ciao, dove siete? Perfetto, allora vi aspettiamo...l'indirizzo con il numero della camera te l'ho scritto per messaggio...okay a dopo.
Dice riattancando rimettendo il telefono sul comodino.
Cheryl: erano loro? Stanno arrivando?
Chiedo incuriosita ed interessata.
Toni: si ha detto che sono atterrati e sono appena usciti dall'aeroporto, stanno per prendere un taxi.
Dice tornando a farmi i grattini.
Cheryl: bene, allora mi sa che è arrivato il momento di vestire Jason.
Dice sorridendo rivolgendo lo sguardo verso la culla.
Toni: va bene, lo facciamo insieme?
Mi chiede guardandomi dolcemente.
Cheryl: certo, io prendo cosa mettergli e poi lo vestiamo insieme.
Le dico lasciandole un delicato bacio sulle labbra prima di alzarmi, raggiungo il borsone aprendolo guardando dentro che cosa fargli indossare tra tutti i vestitini che gli abbiamo portato.
Cheryl: non ci credo che lo hai portato.
Dico ridacchiando tirando fuori dal borsone un body azzurrino con sopra disegnati dei dinosauri, lo abbiamo comprato un paio di mesi fa in un negozio, di cui Toni si è innamorata appena lo ha visto, mi ha implorato letteralmente di comprarlo, mi ricordo ancora la scena, di lei inginocchiata per terra che mi implora.
Toni: certo, sai che amo quel body.
Dice illuminandosi guardandomi.
Cheryl: oh lo so bene, mi ricordo come fosse ieri la scena che hai fatto appena lo hai visto, ti sei letteralmente inginocchiata pregandomi di comprarlo, e la gente intorno a noi ci guardava malissimo, probabilmente si stavano chiedendo se mi stessi chiedendo di sposarti in un negozio per bambini con in mano un body per neonati.
Dico scoppiando a ridere al ricordo, non sono riuscita a trattenermi.
Toni: ehi non ridere, volevo solo assicurarmi che lo avremmo comprato.
Dice mettendo il broncio facendo la finta offesa.
Cheryl: dai non fare l'offesa.
Dico ancora ridacchiando leggermente avvicinandomi a lei per poi prenderle il viso con la mano libera per poterle dare un bacio, facendola sorridere.
Cheryl: ecco così va meglio.
Dico separandomi poco dopo per poter guardare il meraviglioso sorriso che ha stampato in faccia.
Toni: quindi gli metterai quel body?
Mi chiede per avere conferma facendomi gli occhi da cucciolo.
Cheryl: non serve che mi fai quello sguardo, avevo già deciso che gli avrei messo quello.
Dico guardandola confermando i suoi dubbi.
Toni: si, grazie amore.
Dice saltandomi praticamente addosso per la felicità.
Cheryl: okay, va bene, ora che ne dici se lo vestiamo prima che arrivino i nostri visitatori?
Le chiedo stringendola a me.
Toni: dico che è un ottima idea.
Dice ridacchiando staccandosi da me, ed insieme ci avviciniamo alla culla.
Cheryl: ehi piccolino.
Dico sorridendo da un orecchio all'altro guardandolo mentre apre gli occhi piano piano, dopo qualche secondo li apre completamente girandosi verso di noi, appena ci vede sorride.
Toni: allora da cosa cominciamo?
Mi chiede distogliendo lo sguardo da lui.
Cheryl: allora tu potresti alzarlo leggermente mentre io lo vesto.
Dico guardandola.
Toni: va bene.
Mi sorride per prendere delicatamente in braccio Jason.
Toni: ehi campione, stai tranquillo, ora la mamma ti vestirà.
Gli dice sorridendo facendolo ridere, nel frattempo io gli infilo con attenzione il body, con l'aiuto di Toni.
Cheryl: ecco fatto.
Dico guardandolo con un sorriso mentre ora è tra le braccia di Toni.
Toni: è bellissimo, sapevo che gli sarebbe stato alla perfezione.
Dice tutta felice sorridendo guardandolo.
Cheryl: concordo, è davvero bellissimo.
Dico avvicinandomi a loro, circondo la vita di Toni da dietro, abbracciandoli entrambi, ed appena mia moglie si gira per guardarmi, azzero la pochissima distanza che ci separa, baciandola dolcemente.
Cheryl: ti amo.
Dico con la fronte poggiata sulla sua.
Toni: ti amo.
Dice baciandomi il naso prima di tornare a prestare attenzione a nostro figlio che ci guarda sorridendo, dopodiché torniamo tutti e tre a stenderci nel letto, io da un lato, lei al mio fianco, con la testa poggiata sulla mia spalla, e Jason sdraiato su entrambe che gioca con il suo orsacchiotto.
Dopo circa mezz'ora sentiamo qualcuno che bussa alla porta della stanza, devono sinceramente essere loro.
Toni: avanti!
Dice con un tono leggermente alto per farsi sentire, alzando lo sguardo verso la porta.
Betty: ehi, ciao ragazze.
Dice entrando con un enorme sorriso stampato in faccia, in una mano tiene quella di Jughead, mentre con l'altra un palloncino blu a forma di cuore.
Jughead: ciao.
Dice anche lui con sorriso ed in mano una busta.
Toni: jug, Betty, vi stavamo aspettando.
Dice accogliendo i visitatori sorridendo.
Cheryl: cugina, barbone.
Dico con un sorriso guardandoli.
Betty: allora è lui il nuovo arrivato?
Dice poggiando per terra il palloncino per poi avvicinarsi a Jason guardandolo teneramente.
Betty: ehi, ciao piccolino, io sono zia Betty e lui è zio Jughead.
Dice toccandogli delicatamente il pancino, mentre lo fa ridere, Jug al suo fianco lo guarda dolcemente.
Cheryl: si è lui il nuovo arrivato.
Dico guardandolo con tanto amore, non avrei mai pensato di poter provare così tanto amore, per un esserino così piccolo, ma credo sia normale, in fondo è mio figlio.
Betty: allora, come state voi?
Dice sedendosi su una sedia accanto al letto, mentre Toni & Jughead giocano con il piccolo.
Cheryl: stiamo bene, io sono solo ancora un pochino distrutta, ma a parte questo tutto okay.
Le sorriso, sono così felice di poterla vedere.
Cheryl: allora quando potrò vedere mio nipote?
Le chiedo interessata, lei ha partorito un mese fa, ma tra una cosa e l'altra non siamo riuscite ad andarli a trovare, io entravo nel nono mese di gravidanza, quindi dovevo assolutamente stare a riposo.
Betty: quando vuoi, ora è con i nonni il piccolo Matt.
Appena lo dice le appare un enorme sorriso sul volto, le si illumina proprio.
Cheryl: non vedo l'ora di conoscerlo.
Dico sinceramente.
Stringendole la mano.
Cheryl: com'è che l'avete chiamato già? So che me lo avevi detto per telefono, ma proprio non mi ricordo.
Dico grattandomi la nuca leggermente a disagio.
Betty: tranquilla, comunque si chiama Matthew Taylor Jones, Matthew è un nome che piaceva a me, mentre Taylor lo ha scelto Jug.
Dice tranquillamente spiegandomi tutto.
Betty: e Jason com'è che si chiama di secondo nome?
Chiede curiosa.
Cheryl: Alexander, Jason Alexander Blossom-Topaz, il suo secondo nome è in onore al padre di Toni.
Dico guardando Toni con la coda dell'occhio.
Betty: capisco, è un bellissimo nome, e come mai avete deciso di dargli entrambi i cognomi?
Chiede curiosa leggermente confusa.
Cheryl: per quanto quel cognome mi ricordi solo cose dolorose, ci sono anche ricordi belli legati a quel cognome, per esempio Jason, e per quanto ami follemente avere il cognome Topaz ora, abbiamo concordato che fosse giusto che nostro figlio abbia anche il mio cognome di nascita.
Le spiego tranquillamente.
Betty: mi sembra giusto.
Dice stringendomi la mano sorridendo, in quel momento sento qualcuno che mi picchietta la spalla.
Toni: amore, credo che abbia fame.
Dice guardandomi dopo che mi sono girata nella sua direzione, riferendosi a Jason.
Cheryl: gli dò subito da mangiare.
Dico lasciandole un veloce bacio sulle labbra, prima di prendere in braccio Jason che si sta per mettere a piangere.
Jughead: okay, io vado a prendere qualcosa da mangiare alle macchinette, Toni viene con me?
Chiede alzandosi velocemente dalla sedia su cui era seduto.
Toni: certo.
Risponde guardandolo perplessa.
Toni: ci vediamo dopo, principessa, ciao piccolino.
Dice accerezzandogli delicatamente la testa prima di darmi un bacio.
Cheryl: a dopo.
Le sorrido dopo essermi staccata, guardandola uscire dalla stanza, dopodiché sistemo Jason bene sul mio grembo, poi abbasso la vestaglia dell'ospedale per poterlo attaccare al seno, facendolo mangiare.
Cheryl: tuo marito è per caso scappato perché ho detto che dovevo dare da mangiare a Jason?
Dico ridacchiando guardando mia cugina.
Betty: suppongo di sì.
Dice scoppiando a ridere divertita.

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