Capitolo 24 - Rientro

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Toni

Ormai sono passate circa due settimane da quel magico Natale trascorso nell'enorme villa dei Blossom in campagna.
Sono stata benissimo, da quando sono sola con mio zio, non abbiamo mai più festeggiato le feste, era un giorno come un altro, ma da quest'anno tutto per fortuna è cambiato, ho conosciuto lei, che mi reso la vita migliore.
Mi sono divertita un sacco, stare con lei, con la mia ragazza tutto il giorno divertentoci, ridendo e scherzando, mi ha resa tanto felice. La amo troppo e farò sempre il possibile per protterggerla da ogni male.
Immersa da questi pensieri, sorseggio la mia tazza di caffè mattutina, oggi si rientra a scuola dopo le vacanze, e fra poco dovremmo uscire di casa, ma la mia princessa ci sta mettendo un mucchio di tempo a vestirsi.
Le urlo da sotto mettendole fretta.
Toni: Cherrrr, dai che facciamo tardi, il primo giorno di scuola dopo le feste.
Cheryl: Si TT, arrivooo, un'attimo.
Fortunatamente dopo poco scende dalle scale, mi prende per mano, chiude la porta di casa e stavolta ci dirigiamo alla moto, ieri sera l'ho convinta ad non usare più la macchina, almeno per un po'.
Cheryl: TT, ti prego vai piano, che ho paura.
Toni: Lo so, e stai tranquilla, di me ti puoi fidare, lo sai.
Cheryl: Si, lo so.
Si avvicina e mi da un dolcissimo bacio sulle labbra, come per farmi capire che si fida ciecamente di me.
Cheryl: Allora mi metti il cascho TT?
Toni: Assolutamente si, mi era mancato questo gesto.
Cheryl: Anche a me.
Mi sorride ed io non resisto, mi allungo leggermente verso il suo viso prima di farle indossare il cascho e le do un bacio. Glielo metto, salendo sulla moto, dopo un secondo sale anche lei stringendomi forte, circondandomi il bacino con le braccia. Anche questo contatto mi era mancato, e mi mancava guidare la mia moto.
In cinque minuti arriviamo al pargheggio davanti scuola. Scendo girandomi per aiutarla, scende anche lei e mano nella mano come sempre, entriamo dal portone, prima di dirigerci in classe ci fermiamo nella sala comune, incontrando i nostri amici.
Jughead: Hey ragazze, ben arrivate.
Toni: Ciao Jug.
Ci sediamo sul divano, lei come sempre completamente su di me con le gambe sulle di mie.
Veronica: Allora ragazze, come sono andate queste feste?
Archie: Ronnie, sei incredibile.
Veronica: Scusa tesoro, sono curiosa e poi lo sai che sono la mia coppia preferita, devo sapere tutto.
Toni: Tranquillo Archie, ormai ci siamo abituate, comunque sono andate benissimo e grazie ancora a tutti per la serata della vigilia, ci siamo divertite un sacco.
Betty: Di niente grazie a voi.
Cheryl: Si davvero grazie ragazzi, è stata una serata davvero piacevole.
Jughead: Figurati, ci siamo divertiti anche noi.
Veronica: Si, e a Natale che avete fatto?
Betty: Ronnie ma come sei impicciona.
Toni: Tranquilla Betty, sappiamo che Ronnie è fatta così, il 25 questa rossa qui accanto a me, mi ha portato nella tenuta di campagna di Blossom.
Jughead: Ah giornata romantica.
Dice il mio migliore amico rivolgendomi un sorriso.
Lo conosco da quando facevo le elementari, siamo molto legati, su di lui posso sempre contare.
Toni: Si, ed è stata una giornata magica.
Dico guardandola sorridendo, lei arrossisce e sorride a sua volta.
Cheryl: Si è stato un giorno speciale.
Si avvicina e piano mi da un bacio. I nostri amici applaudono felici.
Jughead: Sono tanto felice per voi.
Betty: Ve lo meritate di essere felici.
Choni: Grazie.
Suona la campanella, ci alziamo dirigendoci in classe. Le prime due ore ce le avremo insieme, le ultime purtroppo da sole. Per fortuna però il tempo passa stranamente in fretta. Sono già le due di pomeriggio, esco dall'aula, mi dirigo in corridoio cercandola. La trovo vicino alla porta dell'aula di chimica, è sovrappensiero, ha lo sguardo perso che fissa un punto indefinito nel vuoto. Visto che sono leggermente più lontana rispetto a lei, mi avvicino e l'abbraccio da dietro, facendola sobbalzare leggermente.
Cheryl: TT, ciao.
Mi guarda e mi dà un bacio per salutarmi.
Toni: Allora a che pensavi? Com'è andata questa giornata scolastica?
Cheryl: A niente in particolare, ogni tanto mi capita di perdermi un'attimo tra pensieri futili, comunque la giornata è andata bene dai, te invece?
Toni: Capisco, più o meno bene, credo di non aver capito molto di fisica, ma vabbè non importa.
Cheryl: Si infatti notavo il tuo sguardo e la tua espressione in classe, quando il prof spiegava, sembrava che parlasse arabo per te.
Ride a questa affermazione.
Toni: Si infatti per me è così, non ci ho capito niente di niente.
Cheryl: Se vuoi ti do' una mano io, ti spiego ciò che non hai capito e poi potremmo fare insieme i compiti.
Toni: Lo faresti?
Cheryl: certo che lo farei TT, per te questo e altro, anche perché abitiamo nella testa casa quindi è inevitabile fare i compiti insieme.
Ridiamo entrambe divertite.
Toni: Su questo hai ragione, grazie Cher, sei la mia salvezza, letteralmente.
Mi guarda sorridendomi dopodiché mi avvicinò baciandola dolcemente. Ci stacchiamo, mano nella mano ci dirigiamo fuori da scuola per poi salire sulla moto tornando a casa. Dopo poco arriviamo, scendiamo, le tolgo il cascho piano, la bacio, lo poso con il mio, poi entriamo in casa.
Lei va in cucina a preparare il pranzo, io apparecchio il piccolo tavolo nella stanza che usiamo ogni giorno per mangiare.
Questa routine, questa quotidianità a cui ormai sono abituata, sembrerà stupido ma la adoro, mi fa stare bene, perché dopo tanto tempo ho di nuovo una mia giornata tipo.
Prima di conoscere Cheryl, vivevo con mio zio e ogni santo giorno era tremendo, non sapevo mai cosa aspettarmi, una volta tornava a casa ubriaco da non reggersi in piedi, un'altra volta ferito, una volta è tornato con un occhio nero, si metteva nei guai ogni volta e toccava sempre a me risolverli. Io sono solo una ragazza, era lui che si doveva occcupare di me non il contrario, ma per fortuna nella mia vita è piombata questa bella rossa davanti a me che senza saperlo, senza esserne consapevole mi ha ridato una stabilità di cui avevo terribilmente bisogno.
Nel frattempo il pranzo è pronto, serve i piatti in tavola e si siede di fronte a me.
Appena vedo il cibo mi si illuminano gli occhi, c'ho una fame.
Cheryl: con calma TT, il cibo non scappa.
Dice divertita.
Toni: Lo so ma ho fame e poi la cuoca è eccezionale, senza contare il fatto che modestamente è la mia ragazza, quindi voglio assaggiare tutto subito.
Cheryl: Grazie TT per il complimento, comunque subito dopo mangiato, dritte a studiare, devi prendere un bel voto nella prossima verifica di fisica.
Mi guarda seria rimproverandomi leggermente.
Toni: Ok capo, però prima non potrei fare un pisolino!?
La fisso con sguardo supplichevole cercando di convincerla, ma non funziona.
Cheryl: No, perché se ti addormenti tu poi non ti svegli più.
Toni: Uffa non è giusto.
Cheryl: È invece sì, io lo faccio solo per il tuo bene, e poi se fai la brava facendo tutti un compiti, dopo facciamo un pausa decidendo tu cosa fare, d'accordo?
Toni: D'accordo Cher, ho già in mente cosa fare dopo allora.
Cheryl: Cioè?
Toni: È da quando sono entrata in questa casa che ho notato il pianoforte a coda nel salone di là, mi piacerebbe suonarlo se non ti dispiace.
Cheryl: Da quando sai suonare il piano?
Toni: Quando ero piccola, ho studiato piano per cinque anni finché non sono andata alle medie e i miei sono morti, per questo ho smesso.
Dico abbassando lo sguardo, guardandomi le mani rattristata dal ricordo della loro morte, Cheryl lo nota prendendomi la mano tra le sue incoraggiandomi ad andare avanti.
Toni: Anche se sono passati vari anni, mi piace ancora suonare e qualcosa mi ricordo, mi piacerebbe dedicarti una canzone.
Cheryl: Vorresti dedicare una canzone... a me!?
Toni: Certo, sei la persona più importante della mia vita, è il minimo che posso fare.
La guardo fissa negli occhi e la bacio senza neanche darle il tempo di rispondere. Lei ricambia e sorride sulle mie labbra.
Cheryl: Ti amo, TT.
Toni: Ti amo anch'io principessa.
Dopo questo momento romantico, finiamo di magiare, insieme sparecchiamo mettendo tutto a posto sistemando il tavolo. Io vado all'ingresso a recuperare gli zaini di scuola che abbiamo mollato lì appena entrate, lei mi aspetta in cucina. Torno, mi siedo ed iniziamo immediatamente a lavorare. Mi spiega tutto ciò che non ho capito in modo molto semplice, mi fa fare gli esercizi e mi fa ripetere. Nonostante sia un'insegnante un pochino severa, è brava anche in questo, con lei ho imparato tantissime cose, sono riuscita a capire l'argomento e sono pronta per la verifica.
Cheryl: Quindi TT, hai capito adesso?
Toni: Si Cher, stranamente sono riuscita a capire ogni cosa, grazie per avermi aiutato.
Cheryl: figurati, lo sai che se hai bisogno basta chiedere, io sono e sarò sempre qui per te.
Toni: Lo so, adesso possiamo fare la famosa pausa!?
Affermo tutta entusiasta.
Cheryl: Sei sempre la solita, TT, andiamo.
Mi prende per mano dirigendoci in salotto. Mi siedo sullo sgabello, lei si mette accanto a me. Inizio a suonare appoggiando le dita sui tasti bianchi e neri, lei mi guarda sognante. Intono iniziando a cantare una canzone di una cantante italiana che appena ho sentito mi è venuta in mente la rossa qui accanto a me.

"Guardare il mondo senza le sue sfumature,
Guardare il mondo solo da un'angolazione,
E poi scoprire i dettagli sullo sfondo,
Da quando ti ho incontrato, in meno di un secondo hai ribaltato il mondo,
E anche se non sei qui non sento la distanza, lontani nella stessa stanza,
E dico grazie a te se è tutto più evidente,
Amami o niente
E mi vedo cambiare attraverso i tuoi occhi,
Dimmi cosa nascondi,
Non ho paura di te ma del mio riflesso,
I tuoi occhi sono uno specchio
I tuoi occhi sono uno specchio
Perché se guardo te scopro un po' me stessa,
Tenevo il mondo a distanza di sicurezza nella mia testa,
E anche se non sei qui non sento la distanza, lontani nella stessa stanza,
E dico grazie a te se è tutto più evidente,
Amami o niente
E mi vedo cambiare attraverso i tuoi occhi,
Dimmi cosa nascondi,
Non ho paura di te ma del mio riflesso,
I tuoi occhi sono uno specchio
I tuoi occhi sono uno specchio
Perché mi ascolti di più di quanto ascolto me stessa,
Non importa dove si va,
Perché se mi guardi tu, io non mi sento più persa,
Di te sono lo specchio,
E mi vedo cambiare attraverso i tuoi occhi,
Dimmi cosa nascondi,
Non ho paura di te ma del mio riflesso,
I tuoi occhi sono uno specchio
I tuoi occhi sono uno specchio."

Canto guardandola dritta negli occhi tutto il tempo, all'udire di quelle parole ad un certo punto si commuove mettendosi a piangere sorridendomi.
Toni: Questa canzone l'ho ascoltata poco tempo fa e appena l'ho sentita mi sei venuta in mente te, non potevo non dedicartela.
Cheryl: TT, io non so proprio cosa dire, sei dolcissima, questa canzone è stupenda, e niente non ho parole.
Toni: Non devi dire niente, sappi solo che ti amo.
Cheryl: Lo so che mi ami e ti amo anch'io, da morire.
Si avvicina appoggiando le sue labbra sulle mie. Ci stacchiamo e il pomeriggio passa così, al piano a suonare, cantare, ridere e chiacchierare. Non avrei potuto chiedere di meglio dalla vita, davvero.

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Nota autrice:

Sopra vi ho messo il link diretto alla canzone che ho citato nel capitolo, se vi va ascoltatela, merita davvero.
Il link lo lascio anche qui sotto, per sicurezza.
Spero anche che vi piaccia il capitolo, è molto tranquillo e lo adoro, soprattutto l'idea del piano e dell'atmosfera romantica che si crea intorno ad esso.

https://youtu.be/0I7gUXSaJ_Y
-Alice

You're Sensational~ChoniWhere stories live. Discover now