Capitolo 11

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Wanda'pov 
Ok, da un appuntamento da "amici" siamo arrivati a un festival della verità.
In quel momento iniziai a pensare che io e Martin dovevamo dire a Pietro che del bacio e del fatto che c'erano qualcosa tra di noi. Andai vicino a Martin e gli strinsi la mano.
Lui mi guardò un po' confuso, ma non staccò la mano. Inizia a parlargli tramite la mente.
'Martin' dissi. Lui si girò verso di me.
'Dobbiamo dire a Pietro di noi'
Lui divenne sempre più confuso.
Mi sembra giusto, gli sto parlando tramite la mente.
La cosa che mi sorprese è che mia ha risposto mentalmente.
'Ok, ma stiamo parlando mentalmente?'
'Si, però adesso dobbiamo dirglielo.'
Lui annuì.
"Pietro" dissi. Richiamai l'attenzione di tutti su di me.
"Che c'è sorellina?" mi rispose.
"Io e Martin dobbiamo dirti una cosa"
"Qualle?"
"Tra di noi c'è qualcosa" dissi tutto in un fiato per finire in fretta.
Pietro era un po' confuso, Martin stava iniziando a sudare e Clarisse sembrava già avere dei sospetti.
Pietro ci avvicino a Martin.
"Per me va benissimo, se mia sorella è felice, lo sono pure io" disse.

Martin distinto abbraccio Pietro e lui ricambio l'abbraccio.
"Mi stava venendo l'ansia" disse.
"Questa situazione mi sta alzando lo zucchero nel sangue" disse Polaris.
Lei è davvero simpatica, ma pure un po' cupa. Mi ricorda me.
"Ma è sempre così?" chiese Martin.
"Si" dissero Peter e Erik senza esitazione.
"Tanto sono abituato, ho Clarisse come migliore amica" disse scherzando Martin.
"Volevo farti le congratulazioni per il fidanzamento con Wanda, ma adesso non lo farò" ribate Clarisse scherzando.
"Una domanda, ma perché siete qua?" chiesi incuriosita.
"Bella domanda" disse Peter.
"La risposta è che non lo sappiamo" aggiunse Polaris.
"In realtà lo sappiamo, Lorna non sa ancora controllare molto bene i suoni poteri e quando a scoperto che aveva un'altro fratello e una sorella, i suoi poteri sono impazziti" concluse l'uomo.
"Grazie per avermi fatto fare una figuraccia" disse Lorna.
"Non ti devi vergognare" disse Martin avvicinatosi a lei "Manco io riuscivo a controllare i miei poteri. In tutto questo essendo figlio di Poseidone, scopro molto spesso nuovi poteri, per appena ne so usare uno ecco che ne arriva un'altro"
È bravo con le parole. Questa sua "abbilita" non la conoscevo.
"Vi serve il nostro aiuto?" disse Pietro.
"Si, vostro" disse Erik indicando me e mio fratello "degli Avengers e di uno di loro"
Erik disse l'ultima frase indicando Martin e Clarisse.

"Noi due siamo in duo" disse Clarisse.
"Tutte e due o nessuno" aggiungesse Martin.
Non so perché, avevo una sensazione.
Una sensazione che non mi piace. Avevo paura che Clarisse potesse portami via Martin.
Clarisse mi vide e porto da parte Martin.
Alla fine ci avvicinarono.
"Va bene, vi aiuto io" disse Martin.
"Ma se servirà altro aiuto dovrete chiamare me e il Camp Half-Blood, capito?" aggiunse Clarisse.
Erik disse di si con la testa.
"Adesso andiamo da questi Avengers?" disse Peter.
"Prima dobbiamo pagare la cena" disse Martin.
"Pensavo che gli italiani rubassero" disse Peter ironicamente.
"Sono stereotipi" rispose Martin.
Per questo Lorna sblocco il tempo e noi andammo a pagare.
"Fatto" disse Pietro.
Andammo per prima cosa al Camp Half-Blood, dimmo a Chirone la situazione.
Martin prese le sue cose e salutò tutti.
"Preso tutto?" disse Chirone all'ingresso.
"Devo fare gli ultimi saluti" gli rispose Martin.
"Percy" disse Martin abbracciando il fratello "non fare cavolate"
"Te lo prometto"
"Clarisse, tu per favore non fare del male a mio fratello" gli chiese Martin
"Te lo potrei promettere" gli rispose Clarisse scherzando.
Fece un abbraccio di gruppo e poi andammo verso la mia macchina, per poi dirigersi alla Torre degli Avengers.

ITA Me & You: True love // Wanda MaximoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora