Capitolo 19

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Martin's pov (un'ora prima).
Entrai in casa e mi buttai suo divano che era alla destra della porta. Dopo 1 minuto circa mi alzai e andai in camera mia dove presi alcuni vestiti. Andrei in bagno a farmi una doccia. Quando sono a contatto con l'acqua sono più rilassato, mi sento più me stesso.
Come poteva Wanda baciare Vison? Forse avevo esagerato io? Forse Wanda non voleva? In ogni caso mi sentivo come se qualcosa dentro di me non si fosse più. Uscì dalla doccia e mi cambiai. Mentre mi stavo preparando il pranzo, sentì la porta di casa che si stava aprendo. Chiusi io fuoco e andai in camera mia per prendere un coltellino (si, ho un coltellino in camera mia. Mi ero dimenticato alla Torre degli Avengers la mia spada). Andai all'ingresso e vidi loro: Clarisse, Percy, Nat, Pietro, Wanda e… una ragazza che è uguale a me che non avevo mai visto.

"Chi è lei?" chiesi.

"Mi chiamo Martha sono tua sorella gemella e nostra madre è Ecate, che ha deciso di "essere" una mortale per perdersi cura di noi, poi lei è morta perché Zeus lo ha scoperto e la a costretta a ritornare sull'Olimpo"

"Divertente, adesso dimmi la verità"

"Questa è la verità"

"Allora perché non mai usato i miei poteri magici?" dissi scherzando.

"Bella domanda, ma perché dovrei saperlo io? Sono tua sorella mica sono te"

"Beh, non saprei tu sei arrivata qua con loro e hai iniziato a dire che sei mia sorella e nostra madre è Ecate" disse con un tono che piano piano diventava sempre più arrabbiato.

"Martin calmati" disse Clarisse.

"Non mi dire di calmarmi Clar. Perché dovrei credere a lei? Perché dovrei fare diventare la mia vita più complicata di quanto non lo sia già?"

"Devi accettare questa cosa. Un giorno i tuoi poteri si sbloccheranno e se non riuscirai a controllati succederà un casinò" aggiunse Martha.

"Con o senza poteri i casini gli faccio già. Se conosci così tanto di me, allora dovresti sapere che faccio dei cazzo di casini quando mi arrabbio" una sciocca di capelli mi cade davanti agli occhi: era blu. Corsi verso camera mia e mi chiusi a chiave.

"Non azzardatevi ad entrare"
Da quel momento il buoi, fino a quando non sentì una voce in testa. Una voce conosciuta.

'piccolo, stai calmo'
'mamma?'
'secondo te?'
'mamma, non si posso credere'
'ascolta Martha, ha ragione. Non ti ho detto niente per paura'
'se non fosse stato per Zeus, tu saresti rimasta?'
'si, sarei rimasta per sempre. Adesso riprenditi. Comunque Vision ha baciato Wanda, senza il suo consenso. Non è colpa di Wanda. Ci vediamo mio piccolo combattente'
Mi ripresi ed ero davanti alla mia scrivania, che era rotta. In più avevo le nocche della mano sinistra piene di sangue. Uscì dalla stanza.

"La scrivania?" chiese  Clarisse.

"Si"
Clarisse andò a prendere il kit medico e io andai a prendere l'acqua ossigenata e l'ambrosia. Wanda si sedette vicino a me sul divano.

"Sai che devi controllarti?" disse Clarisse.

"Lo so" dissi mentre mi mettevo l'acqua ossigenata nocche.

"Ma perché sei scappato dalla Torre degli Avengers?"
Guardai Nat, Wanda e Pietro.

"In realtà non sono scappato, volevo fare una passeggiata"

"Senza dire niente giusto?" aggiunse Percy.

"Senza dire niente" risposi.
Dopo un po' le nocche erano fasciate. Per questo mi alzai.

"Per questo nostra madre è Ecate" dissi imbarazzato.

"Si, l'HYDRA ti ha usato come cavia, giusto?"

"Giusto, pure tu?"

"Esattamente"

"Che bella conversazione di famiglia" aggiunse Pietro.

"Sei davvero simpatico" rispose Clarisse "Adesso io e Percy dobbiamo ritornare al Campo"

"Vero, siamo via da un po' ed è già tanto se non siamo attaccati da qualche mostro"

"Vi accompagniamo?" chiese Wanda.

"Grazie" rispose Percy.
Uscimmo. Nat e Pietro andarono direttamente alla Torre con la moto di Zia Nat e io, Wanda, Martha, Percy e Clarisse andammo in macchina.
Arrivammo al campo e ovviamente Chirone mi fece la solita cazziata.

"Non lo farò più te lo prometto"

"Non mi pasta una semplice promessa" disse Chirone arrabbiato "dalla battaglia di Manhattan, se cambiato. Non sei più il Martin che ho conosciuto quando sei arrivato"

"Quel Martin è cresciuto"

Wanda's Pov
Arrivammo al Campo Mezzosangue. Chirone parlò con Martin in privato e io andai a fare un giro del campo. Arrivai in spiaggia e c'erano dei figli di Afrodite e Apollo. Un figlio di Apollo vene vicino a me.

"Piacere Mark, figlio di Apollo. Perché una ragazza così bella è da sola in questo posto?"

"Mark, per caso sei un nuovo arrivato?"

"Si, perché c'è qualche problema?"

"Il problema è che è già impegnata" disse Martin dietro di noi.

"Tu chi saresti?"

"Martin Olympians, il mio nome al Campo è molto conosciuto, Biondino"

"Martin ha una..."

"Ha questa cicatrice" disse indicando la cicatrice sopra il suo sopracciglio sinistro "Avuta durante la battaglia di Manhattan"
Il ragazzo era un mix tra imbarazzo, paura e sorpresa.

"Adesso vado, che è meglio" disse Mark.

"Mark, non ti preoccupare tra poco si lasceranno" disse una ragazza asiatica dai capelli scuri raccolti in boccoli.

"Drew Tanaka, ex consigliere anziano della Capanna di Afrodite, sono anni che provi a conquistarmi con la tua lingua ammaliante, ma sono abituato"

"Martin Olympians, il ragazzo che tutti vogliono avere o essere, che un giorno cambierà idea"

"Ti sbagli, non cambierò idea. Perché dovrei fidanzarmi con la persona che dice a tutti che Silena è traditrice?"

"Ma è una traditrice" aggiunse Mark.

"Mark sono a tanto così (👌🏻) dal farti male" rispose Martin. Ma in quel momento arrivò Clarisse, che risolse la situazione.

"Ehi, dovete stare tutti calmi, Drew tu adesso non hai una lezione?"
Drew guardò, schifata e infastidita, Clarisse e andò via.

"Martin pensò che sia l'ora di andare"

"Lo pensò pure io"
Ci salutiamo e andammo. Prima di andare sentì Clarisse dire a Mark di seguilo, perché doveva fare una specie di test di ingresso.
Non so cosa intenda, ma non penso qualcosa di buono. Io e Martin aspettammo Martha davanti al Pino di Talia.

"Martin, scusami"

"Non ti devi scusare, so che è colpa di Vison. Se la mia prima relazione, per questo vedere quella scena mi ha un po' distrutto"

"Ti volevo scusare comunque, perché non ferirei mai una persona che per è importante"
Appena fini la frase, Martin mise una mano sulla mi guancia, mi guardò con i suoi occhi blu e mi baccio. Non rifiutai il baccio. Sentivo che in quel bacio c'era qualcosa che non avevo mai sentito,ma il tutto fu interrotto da Martha che arrivò.

"Scusatemi"

"Non ti preoccupare, è il momento di andare" rispose Martin.

ITA Me & You: True love // Wanda MaximoffWhere stories live. Discover now