Capitolo 72

19 1 0
                                    

Wanda's pov

Dopo aver detto tutto ai ragazzi, ci preparammo per la missione. Avevamo deciso di partire subito, perché avevamo pensato che non si sarebbero aspettati un'attacco di notte. Tony, nel frattempo che noi ci mettevamo i costumi, mise le coordinate nel jet e nella sua armatura.
Dopo un po' ci ritrovammo in viaggio verso la base HYDRA dove, speravamo, c'era Martin. Durante tutto il viaggio, la mia gamba non smise di tremare per l'agitazione; dopo mesi, molto probabilmente, avremmo ritrovato Martin. 
Lui, oltre a Pietro, era l'unica persona che mi capiva: era vissuto senza genitori, era stato catturato dall'HYDRA (due volte), era stato una cavia di quest'ultime come me. 
In più lo amavo con tutta me stessa, anche la parte che deve migliorare. Vorrei avere un a famiglia con lui, ma se non sopravviverà non sarà possibile.
Martha si avvicinò a me e mi abbraccio. 

"Non ti preoccupare, lo troveremmo e manderemmo nell'Ade"
Anche se non parlavamo molto, mi era simpatica e mi dava ogni volta molto coraggio. Poi, da quando sono andati via Lona, mio padre e Peter, era cambiata e adesso sta meglio.

"Signori... signore... stiamo per atterrare" disse Tony.

"Ragazzi, date il vostro meglio" disse Steve per darci incoraggiamento.
Si riusi. Uscimmo dal jet e cercammo una botola di metallo. 
Dopo un po', Pietro la trovò ed entrammo uno dopo l'altro, silenziosamente per non farci scoprire. Tony disattivo le telecamere, Nat, Martha e Steve metteva fuori gioco le guardie e noi altri controllammo nelle varie celle se Martin fosse là. Quel posto mi dava troppi brutti ricordi. A un certo un guardia ci scoprì e lancio l'allarme. Allora iniziai a usare i miei poteri per mandare a fanculo le guardie dando il tempo agli' altri di cercare meglio.
Dopo un po' senti la voce di Nat nella auricolare.

"Wanda lo abbiamo trovato, Tony sta per far scoppiare la base"

"Ok, vengo subito"
Feci andare KO le ultime guardie e volai via dalla base dirigendomi verso lo jet.

Martin's pov
Quel giorno inizio come tutti gli altri.
Una delle guardie fece passare, rumorosamente, attraverso lo sportello sotto la porta la colazione. Mi alzai e la presi. Non era niente di che: del latte e un'arancia. La fini e mi lavai i denti, grazie al cielo al meno i denti me li potevo lavare.
Dopo un po' arrivarono delle guardie, con la loro fantastica delicatezza, mi portarono nella stanza delle torture. Mi posizionarono nella sedie che era al centro della stanza. Davanti a quella sedia c'era un vetro che divideva quella stanza d un'altra, dove c'erano alcuni scienziati e quel pazzo di Pierce.

"Sei pronto Chioma Blu?" mi chiese Pierce.

"Tanto non riuscirai a prendere il mio potere, manco se mi chiami con i soprannomi dei miei amici"

"Gli stessi amici che non ti stanno cercando?"
Mi incazzai e provai ad andare verso il vetro, ma una scossa elettrica mi fermo. Da quando mi avevano portato là, l'intensità era aumentata un sacco. Le guardie mi legarono alla sedia per iniziare, ma in quel momento si attivò l'allarme.
Io sperai con tutto me stesso che fossero gli Avengers la causa dell'attivazione dell'allarme. Tutti uscirono dalla stanza: Pierce, scienziati, guardie, militari e medici, lasciandomi la da solo. 
Nel frattempo che io cercavo di liberami, gridavo sperando che qualcuno mi sentisse.
Dopo un po', ringraziando non so chi, senti la porta aprirsi e mi ritrovai avanti Martha e Nat.

"Martin!" dissero le due allo stesso tempo.

"Grazie agli dei"
Iniziarono a liberarmi dalla sedia e poi da quelle cose che avevo ai polsi. Una prese un mio braccio, l'altra quello liberò e uscimmo da quella stanza. Prima di uscire, Nat mise qualcosa al centro della stanza. 

"Ragazze, Wanda dov'è?" chiesi.

"Sta facendo i culi alle guardie" disse Martha.

"Wanda lo abbiamo trovato, Tony sta per far scoppiare la base" disse Nat all'auricolare.
Mentre stavamo uscendo, ci scontrammo contro il dottor Williams. Riuscì a convincere le due ragazze a portalo con noi. 
Uscimmo da quello schifo e andammo sullo jet, dove gli altri ci stavano aspettando. Tutti iniziarono ad abbracciarmi e farmi le feste. Ero super felice di vedervi.
A un certo punto senti dei piedi battere sulla superficie del jet e vidi lei, la ragazza più bella del mondo, colei che mi rubò il cuore: Wanda.
Senza pensare al dolore fisico che provavo, corsi da lei mentre il jet si chiudeva e la base HYDRA esplodeva.

"Mi sei mancata un sacco e grazie a te se non ho perso la speranza" dissi in lacrime mentre la abbracciavo.

"Grazie a te di aver creduto in noi" disse, anche lei in lacrime, mentre mi metteva le mani sulle guance.
Ci fissammo negli occhi, io nei suoi bellissimi occhi verdi e lei nei miei azzurri, e poi la baciai. Finalmente dopo non so quanto, ritoccai quelle fantastiche labbra. Sentivo il suo cuore battere velocemente: era un suono magico, un suono dolce, era bellissimo. Non volevo più staccarmi e manco lei, ma ci staccammo dalla finta tosse di Pietro. 

"Noi siamo parti e dovreste sedervi" disse il velocista.
Sorridendo e mano nella mano, ci andammo a sedere. Durante il viaggio, Bruce, Steve e Tony fecero delle ricerche sul dottor Wlliams, per vedere se quello che diceva era vero e se potevamo fidarci. Alla fine quello che dice era tutto vero.
Quando arrivammo alla torre, mi visitarono, mangiai qualcosina e mi feci una doccia, che la facevo dal un bel po'.
Quella sera Tony organizzo una delle sue fantastiche feste e invito, penso quasi tutta New York. Fu bellissimo ritornare alla normalità.

ITA Me & You: True love // Wanda MaximoffWhere stories live. Discover now