Capitolo 39

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Mi alzai grindando e toccandomi la cicatrice.
Quest'ultima inizio a darmi fastidio. Non succedeva da un'anno. Ovviamente il mio grido svegliò Wanda, che stava dormendo con me.

"Ehi Marty, che è succede?" chiese preoccupata.

"Niente, solamente la cicatrice che mi dava un po' di fastidio"

"Un fastidio non ti fa svegliare in piena notte, gridando e sudando freddo"

Aveva ragione su tutto, pur sul sudare freddo. Non me ne ero accorto.

"Non mentire per favore?" continuò.
Gli presi la mano e gli appoggiai sulla mia testa.

"Farlo" dissi.

"Sicuro?"
Fece di sì con la testa e allora lei mi lesse la mente. Inizio a vedere quello che sognato, e visuto. Tutto quello che provavo in quel essato momento. Appena finito Wanda mi baciò. Sorrisi, mi serviva molto.
Sentire le sue labbra morbide sulle mie era una sensazione che mi fece risorevale il morale.

"Non ti preoccupare, lo so come ti senti. Adesso andiamo a dormire, domani c'è la festa a sorpresa per Percy così ti distrai"

"Hai ragione Wanda, continuamo a dormire" gli risposi dandole un bacio sulla guancia.

Skip time (la mattina dopo)
Wanda's pov
Mi svegliai prima di Martin per preparare la colazione per noi due.
Dopo quello che era successo ieri notte, serviva qualcosa per non fargli pensare a quello. Allora mi cambiai e andai in cucina.

Decisi di fare una classifica torta al cioccolato. Iniziai a prendere gli ingredienti.
Mentre preparavo l'impasto arrivo Pietro.

"Ehi sorellina, come va?" chiese mente si sedeva.

"Bene, tu invece?"

"Anche io"
Continuai a preparare la torta mentre Pietro faceva colazione.

"Wanda una domanda" disse Pietro mentre ingoiava il boccone di cereali"ieri notte ho sentito un urlo he proveniva dalla camera di Martin"

"Non ero io non ti preoccupare, solamente che Martin ha avuto un brutta notata" risposi. Poi Pietro sembrava aver avuto una illuminazione.

"Oggi è 18 agosto, oltre a essere il compleanno di Percy e anche il giorno quando si è combattuta la battaglia di Manhattan. Morirono un sacco di suoi amici, tra cui Silena e Luke" disse.

"Come lo sai? Martin non me lo aveva detto" risposi confusa.

"Non lo so, dovresti chiedere a lui. Comunque posso aiutarti a fare qualcosa?"

"Potresti andare a comprare dei cornetti per me e Martin"

"Vado" disse correndo via dalla cucina.
Mentre finivo di cucinare, iniziai a pensare perché Martin non me lo avvese detto.
I miei pensieri furono interrotti da Pietro che ritornava con i cornetti per tutti.

"Prima che tu lo dica, si, ho preso i cornetti per tutti volevo essere gentile"

"Ok, non ti preoccupare"
Pietro mise sul tavolo da pranzo i cornetti e andò a farsi un doccia, io rimasi là per finire la torta.
Mentre la torta  si cucinava, pensavo e pensavo: perché non me lo aveva detto? Aveva paura? Ma di cosa? Pure io ho perso delle persone a me care, lo avrei capitolo.

"Non volevo che ti preoccupavi o iniziarsi a consolarmi" disse Martin mente mi abbracciava da dietro.

"Preoccuparmi? Lo avrei fatto, ma non può tenerti tutto dentro"

"Già fatti leggere la mia mente e dirti che oggi è l'anniversario di morte di Silena è un passo avanti"

"Tecnicamente non me lo hai detto tu"

"Hai ragione, ma ho fame e scommetto che hai fame pure tu, facciamo colazione?"

"Ovvio" risposi.
Iniziammo a fare colazione e Martin inizio a dire quello che avremmo fatto oggi. b

ITA Me & You: True love // Wanda MaximoffWhere stories live. Discover now