XIX.BUTTERFLIES AND BABIES

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NINETEEN | BUTTERFLIES AND BABIES

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ARTHUR SHELBY era al settimo cielo con eccitazione alla prospettiva di diventare padre. In quanto tale, si è trattenuto nel rivelare la notizia fino a quando tutti non erano presenti, ma ciò non gli ha impedito di lasciarso sfuggire quando era vicino a Tessa quando l'ha vista nel negozio.

"Ciao, Arthur," lo salutò, sorridendogli mentre teneva la mano di Isabella, dirigendosi verso la porta. "Cosa ti ha messo così di buon umore?"

"Linda," disse Arthur, incapace di trattenersi ulteriormente. Con un ampio sorriso, si tolse il berretto e si passò una mano tra le sue capelli. "Diventerò un fottuto papà."

"Per favore, non dire le parolacce davanti a Bella," la rimproverò Tessa, prima di sorridere. "Sono così felice per te, quanto è lontana?"

"Settembre" rispose Arthur, accettando l'abbraccio gentile che Tessa gli offrì, attento a non abbracciarla troppo forte. "Diventerò papà".

"Sarai un ottimo padre, Arthur," sorrise Tessa. "Voglio dire, se Tommy può farlo, chiunque può."

"Va bene, è meglio che vada a dirlo a tutti gli altri", Arthur disse, completamente perplesso su quale sarebbe stata la sua prossima mossa. Era così felice che non si sentiva come se avesse i piedi per terra.

Tessa annuì. "Di' a Tommy che porto Bella a casa,ok? Se lo vedi, intendo."

"Lo farò", promise Arthur. "Diventerò papà, Tess."

"Stai diventando un vero padre di famiglia", ha scherzato Tessa. "La prossima cosa che fai sarà raccoglie uova in una piccola fattoria da qualche parte."

"Non credo," rispose Arthur. "Devi spendere un sacco di tempo per i polli."

Tessa alzò gli occhi al cielo. "Pensi che i polli siano cattivi, aspetta di avere un figlio. Sono anche peggio, anche se ne vale sicuramente la pena. Giusto, faresti meglio a cercare i ragazzi."

Arthur strinse le mani. "Sì, sì, se è meglio andare. Ma prima: champagne."

"Penso che ci sia una bottiglia in cucina," lo informò Tessa, e rise quando tornò indietro di corsa da dove era appena arrivato per localizzare l'alcol. Bella tirò la mano e Tessa la guardò. "Sì, sì, andiamo a casa."

Una volta tornata a casa, Tessa fa uscire Bella in giardino, dove scompare immediatamente in mezzo al verde. Attraversando il prato, il sorriso di Tessa non svanì. Arthur sarebbe diventato padre. La famiglia Shelby si stava espandendo, crescendo a un ritmo astronomico. La mano di Tessa le passò sullo stomaco, lasciandola a chiedersi, alla luce delle cicatrici e dei danni subiti dal suo corpo, se sarebbe mai stata in grado di avere di nuovo dei figli. Certo, voleva un altro figlio - forse un maschio - ma non sapeva se sarebbe stata in grado di farlo.Bella tornò di corsa verso sua madre con qualcosa stretto a coppa nelle sue manine. Accovacciandosi, Tessa aspettò che Bella aprisse le sue mani e poi mise le sue sotto le orecchie della figlia. "Cos'hai qui?"

Nel palmo di Bella sedeva una farfalla, con bellissime ali azzurre. Tessa si chiese come Bella avesse catturato una creatura così delicata, e poi notò l'ala spezzata. Bella ridacchiò. "Falla!"

"Sì, una farfalla," rise Tessa. "Cosa dobbiamo farci?"

"Dottore," rispose Bella.

"Sarebbe meglio."

Tessa sorrise, prendendo la farfalla dalla figlia. "Va bene,curiamo questa farfallina. Andiamo."

Alzandosi, Tessa prese la mano di Bella e la condusse dentro, ignorando le cameriere che offrivano i loro servizi. L'unico problema che Tessa aveva con una casa grande come quella in cui viveva era il fatto che avevano delle cameriere. All'inizio non erano state un fastidio, ma alla fine la loro presenza costante quando non erano necessari iniziò a logorare la pazienza di Tessa e si ritrovò a disprezzarle ancora di più, in particolare Mary,che ha capito che aveva una cotta per Tommy.

Fine violenta // Thomas Shelby [2] (TRADUZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora