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× × ×

Quando riapre gli occhi, l'orologio che ha attaccato alla parete segna le 5 in punto e quindi si mette seduta e si rende conto di indossare ancora quella fastidiosa camicetta e quella gonna infernale. Poggia le mani sulle sue coscie e si mette in piedi, togliendosi l'uniforme di dosso ed indossando una felpa e dei leggins.

"Ti sei svegliata?" le chiede Claudio non appena scende le scale.

"Resuscitata più che altro." sbadiglia mentre affianca i due sul divano e si mette a testa in giù, poggiando le gambe sulla testiera del divano. "E direi che la fortuna è dalla mia parte."

"Perché?"

"Domani salto la verifica, a quanto pare ci sarà un incontro di orientamento proprio nell'ora di storia." esulta mentre apre la chat di Whatsapp.

Comincia a digitare un paio di volte e si chiude in un profondo silenzio, sorridendo poco dopo quando i suoi occhi leggono ciò che è appena arrivato.

"Che cos'hai da sorridere? Con chi scrivi?"

"Con Luca." risponde semplicemente.

"Ovvero?"

"Un figo assurdo, niente che abbia a che fare con te." continua, mettendosi dritta quando il fratello le prende di mano il telefono. "Hey!"

Prova a riprenderselo, ma la blocca con un braccio e continua a leggere quei messaggi, alzando le b sopracciglia e guardando la sorella.

"DAMMELO!" riesce a riprendersi il cellulare.

"Ricorda quello che ha detto la nonna." sospira. "Niente sesso prima dei 21 anni."

"La nonna ha detto lo stesso anche a te." si mette in piedi.

"Perché non prima dei 21?" domanda Paulo.

"Ed io che ne so, quella ha perso la testa anni fa ma se le sue parole possono tenere custodita mia sorella, allora che siano veritiere."

"Custodita?" ride lei. "Ho 18 anni, Claudio."

"Già, ed io 22, sono moralmente obbligato a tenerti sott'occhio."

"Vienimelo a dire quando sarò tra le braccia di Luca." lo provoca, facendolo distrarre e perdere la partita.

"HO VINTO! Grazie Noe." dice Paulo
"Dove abita questo Luca?"

"A casa sua." risponde mentre porge ai due dei bicchieri. "È spremuta fatta a mano, niente zucchero." comunica al calciatore che sorride.

"Hai programmi per sabato?"

"Esco." mormora in risposta lei.

"Strano, dove vai?"

"Boh, in giro." alza le spalle. "Forse a ballare."

"A ballare?!" esclama confuso. "A te non piace ballare."

"Lo so da me." si limita a rispondere mentre digita un altro messaggio.

"E perché ci vai?"

"C'è sempre una prima volta, poi non pago l'entrata e, se sono abbastanza fortunata, trovo qualche personaggio famoso figo che si sta facendo una serata."

"Cazzo no, non esiste che tu vada a ballare. Con chi poi?"

"Con Marika."

"Marika è casa e chiesa, come volete infilarvi in una discoteca?"

"Hai detto bene, infilarci in una discoteca e non nel letto di qualche vecchio ubriacone dai forti desideri maniaci." sbuffa. "Vedi di rilassarti."

"No che non mi rilasso, non sto tranquillo a saperti da sola con Marika."

"Non saresti stato sicuro nemmeno se ti avessi detto che c'è Luca e qualche suo amico." sorride. "Adesso la smetti?"

"È persino peggio!" esclama.

"Dai Cla, calmati." prova Paulo. "Non è una ragazzina e nemmeno stupida."

"Grazie." fa eco lei.

"Facile parlare per te, non hai una sorella." sbuffa mentre si rimette seduto.

"Ma ho una nipote della sua età più o meno, e poi cosa vuoi che succeda?"

"Di tutto, sai anche tu quanto siano piene di maniaci le discoteche."

"Non siamo mica in un film." sbuffa lei, sedendosi sul bancone della cucina. "E poi ho la mia immensa fortuna che mi guarda le spalle."

"La fortuna non ci sarà per sempre, Noemi." tuona serio.

"Dai, fai sul serio? Si può sapere perché tu a 16 anni potevi già fare quello che volevi ed io a 18, quasi 19, devo sentire le tue lamentele?"

"La questione è diversa."

"Perché? Perché sei un uomo? Risparmiati questa immensa cazzata della distinzione dei sessi perché non vinci e saresti solo un maschilista del cavolo."

"Non si tratta di questo!"

"Bene, mettiti l'anima in pace perché la mamma, che fino a prova contraria ha il diritto di dirmi cosa fare o non fare dato che sono uscita dal suo di utero e non dal tuo, mi ha consigliato di divertirmi." sorride beffarda mentre si mette in piedi.

"Ci parlo io con la mamma."

"Vuoi essere mandato a fanculo da tutte e due?"

Scuote la testa e inizia a salire le scale per raggiungere la sua stanza, venendo interrotta dalle parole del fratello.

"Se ci fosse stato un altro uomo qui dentro, le cose sarebbero ben diverse."

Quelle parole le suscitano un certo senso di nausea e le fanno girare la testa per un istante, ma riesce comunque ad osservare il fratello per qualche istante.

"Già, peccato che non ci sia un essere spregevole in questa casa." e torna poi a salire le scale, chiudendosi la porta a chiave e lasciandosi cadere sul letto.

Nel frattempo, al piano di sotto, Claudio e Paulo proseguono la loro conversazione.

"Dovresti lasciarla libera di fare quello che le pare o sarà peggio." consiglia l'argentino.

"Non mi fido a lasciarla andare da sola, non conosco quel tipo che le piace e Marika non è una ragazza che sa come ci si muove in una discoteca."

"Ascolta." abbassa la voce. "Sabato avevo pianificato di uscire con Antonella e qualche amico, mi fai sapere dove andrà e farò finta di incontrarla per caso."

"No non devi farlo, parlerò con mia madre e basta."

"Te lo sto dicendo io, non mi pesa e poi sarebbe ancora più fastidioso se finiste per litigare per una cosa del genere." poggia una mano sulla sua spalla. "E poi se non sperimenta, non starai mai tranquillo quando deciderà di uscire la sera."

"E se venissi anche io?"

"Non devi uscire con quella ragazza del bar?"

"Posso sempre inventarmi una scusa."

"Così ti molla pure lei e poi Noemi capirebbe che sei lì per lei e che non si tratta di una casualità."

"Hai ragione.. dannata sorella, poteva restare col pannolino per qualche altro anno." impreca e l'altro ride.

Favola / Paulo DybalaWhere stories live. Discover now