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× × ×

"Noemi!" la chiama sua madre dal piano di sotto, facendola sbuffare mentre prende gli appunti in mano e scende. "Quante volte ti ho detto di staccare almeno quando devi mangiare?"

"Ti prego mamma, già non ci capisco niente." sospira, ripetendo in testa quel dannato Becquer.

"Da quando non capisci lo spagnolo?" si acciglia Davide, ricevendo una gomitata da Giorgia.

Mangia lentamente e nel mentre legge ogni riga, sistemandosi gli occhiali da lettura che tiene sul naso per la maggior parte della giornata. Prende un profondo respiro ed inizia poi il nuovo argomento, prendendo il labbro tra i denti e studiando attentamente ogni singola parola.

"A proposito, ho una cosa da dirvi." annuncia Caterina. "Noe."

Stacca gli occhi dai fogli e presta attenzione alla madre che ha qualcosa di importante da dire.

"Dicci." parla Claudio.

"Passeremo l'estate da zia Lucia." spiega con un grande sorriso.

"A Bergamo?" domanda Davide.

"Si, così conoscono Giorgia e passate del tempo insieme ai vostri cugini." sorride ancora più entusiasta.

"E.. quando dovremmo partire?"

"Subito dopo il tuo esame, magari anche lo stesso giorno se siamo fortunati."

"Oh." impreca nella sua mente e sconnette completamente la testa, ignorando i loro piani e focalizzando la mente sullo studio.

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"Quindi vai in Lombardia." dice Marika mentre accende il ventilatore.

"Già, anche se preferirei restare qui." ammette.

"Per far cosa? Anche io sarò altrove."

"Sto bene qui." mormora, poggiando i fogli sulla scrivania e togliendo gli occhiali.

"Dov'è la tua collana?" domanda quando vede il suo collo libero dalla familiare catenina argentata.

"L'ho tolta." risponde semplicemente, indicando il portagioie sulla specchiera.

"Perché? Non avevi detto che era il tuo portafortuna?"

"Credo che non abbia mai davvero funzionato." accenna un piccolo sorriso.

Marika si alza, apre la piccola scatola decorata di azzurro e la tira fuori, osservandola attentamente.

"Che peccato però."

"Puoi prenderla se ti piace."

"Ma sei matta?" chiede retorica. "Certo che no, questa è tua." la rimette al suo posto. "Non puoi far finta che non sia mai successo niente."

"Se può aiutarmi a non stare male, allora lo farò." alza le spalle.

"Avevate progetti per questa estate?" domanda dopo qualche minuto di silenzio.

"Mia madre voleva già andare a trovare sua sorella, non sono riuscite a passare molto tempo insieme durante le vacanze natalizie e le piacerebbe parlarle un po' di più. La chiama 'necessità da sorella maggiore' o qualcosa del genere a quanto pare." risponde.

"Non tu e la tua famiglia." la ferma. "Intendevo dire te e Paulo."

"Oh." mugola. "No, niente." nega con la testa.

Favola / Paulo DybalaWhere stories live. Discover now