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× × ×

"E quindi siete usciti insieme per la prima volta." sorride Marika, estasiata. "E com'è stato?"

"Lui o l'appuntamento?"

"Tutti e due."

"Perfetti, lui di più." sorride istintivamente.

"Guarda come sei felice, sei perdutamente innamorata!" afferma con un tono eccessivamente stridulo.

"La smetti di urlare?"

"Ma dai, siete così carini insieme." si giustifica. "E poi?"

"Gli ho detto che vorrei vederlo giocare almeno una volta nella vita."

"Vuoi andare allo stadio?"

"Già, ma la prossima partita è in trasferta e direi che è più che impossibile convincere mia madre a farmi fare una gita di un giorno a Firenze." sospira. "Il 22 giocano con la Lazio, vieni con me?"

"Non hai nemmeno bisogno di chiedermelo, necessito di vedere quel dio greco di Morata dal vivo almeno una vita." fantastica. "Ma potrei comunque offendermi, hai sempre rifiutato quando ti chiedevo di venire allo stadio con me."

"Si, ma adesso ho un motivo più che valido per andarci."

"Ringrazia di essere terribilmente adorabile con lui."

La mora scoppia a ridere e continua a giocare con la penna che ha in mano, non riuscendo nemmeno a pensare all'idea di essere in uno stadio per la prima volta.

"Lo hai detto a Claudio?"

"Si ma ha detto che non viene, a quanto pare ci sta provando sul serio con questa ragazza e deve portarla da qualche parte." spiega.

"E di voi due? Lo hai detto a lui o a Davide?"

"Vale se l'ho detto a mia madre e a Giorgia?"

"Lo hai detto prima a tua 'cognata' e non a tuo fratello?" ride.

"A quanto pare si, non so nemmeno da dove iniziare ma non voglio tenerlo nascosto per sempre. Anche perché sarebbe imbarazzante se lo venissero a sapere dagli altri."

"Non potete organizzare una cena di famiglia o qualcosa del genere?" propone la bionda.

"Non lo so, posso chiamare Davide e chiedere, Claudio è sempre tra i piedi la sera, quindi."

"Vuoi supporto?"

"Si ti prego."

"Ok, chiamo i miei e dico che mi fermo a cena da te." prende il telefono e digita il numero. "Ti squilla il telefono."

Ha dimenticato di attivare la suoneria dopo essere uscita da scuola, infatti non si è nemmeno accorta del telefono che ha già squillato un'altra volta.

"Pronto?"

"Ciao nena." risponde Paulo.

"Ciao." sorride, alzandosi ed allontanandosi un po' quando vede Marika portare il suo di telefono all'orecchio.

"Ti disturbo? Ho provato a chiamarti ma non hai risposto."

"Hai ragione, scusa. Ho dimenticato di mettere la suoneria dopo essere uscita da scuola e stavo aiutando Marika."

"Sono felice di sapere che vi state impegnando, è l'ultimo sforzo e poi avrete un'estate tutta vostra."

"Sempre se non decido di farla finita prima." scherza.

"Non lo faresti mai."

"È una sfida?"

Favola / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora