58

1K 30 0
                                    

× × ×

"Dove mi porti?" ride Paulo quando la ragazza si è messa in testa di doverlo per forza portare in un posto.

"Lo vedrai, non fare tutte queste domande." lo riprende lei, smuovendo i capelli castani da una parte all'altra. Si volta. "Chiudi gli occhi."

Lui sospira e fa come gli viene detto, continua a camminare e si ferma quando lei fa lo stesso. La sente mentre lo abbraccia e gli dice che può aprire gli occhi: un lago, un bellissimo lago incontaminato circondato dal verde, da fiori, da un prato su cui è appoggiato un telo ed un cestino da pic nic.

"È bellissimo." sorride ed accarezza il viso della fidanzata.

"Basta saper muoversi per trovare posti belli dove non ci va mai nessuno." ripete lei, avvicinandosi per un bacio.

Ha sfruttato la domenica libera di entrambi per organizzare tutto ciò e si è anche divertita parecchio, specialmente durante il viaggio, quando ignorava le domande di Paulo che guidava verso una meta a lui completamente sconosciuta.
Si siedono sul telo e mangiano qualcosa, non si è potuta sbizzarrire dato il regime alimentare del ragazzo, ma ha trovato divertente anche questa parte.

"Credi che si possa fare un bagno dato che mi hai fatto mettere il costume?" domanda lui.

"Il sole c'è, ma l'acqua sarà fredda."

"Andiamo a vedere?" chiede e lei scuote la testa, limitandosi a guardarlo mentre si avvicina e bagna prima un piede, tuffandosi poi di botto.

"È calda?" parla lei quando riemerge.

"No, è gelata."

"E allora perché ti sei buttato?"

"Perché le sfide vanno preso di petto." ridacchia.

"Tu sei scemo." ride anche lei.

"Dai amore, per cosa te lo sei messo il costume se non fai il bagno?"

"Per prendere il sole." sorride e toglie la maglietta, sfoggiando il pezzo di sopra del bikini rosso.

Esce dell'acqua e si avvicina a lei che lo guarda storto, come per dirgli di non osare toccarla ma lui gli si butta addosso e le bacia la guancia.

"Sei congelato Paulo, togliti di dosso." si lamenta lei.

"Dai, vieni con me." le tende la mano.

"No Paulo, è fredda."

"L'acqua fredda tonifica il corpo."

"Buona tonificazione allora."

"Dai amore." fa il labbruccio e lei osserva quanto sia adorabile.

"Sei scorretto." sposta lo sguardo.

"È il nostro giorno libero, che senso ha essere qui se non facciamo anche questo?" riprende poi. "E poi lo hai detto anche tu quando studiavi per l'esame, l'amore accostato alla noia genera gesti brutti."

"Stai dicendo che mi tradisci come Madame Bovary ha fatto con Charles se non vengo a farmi il bagno?"

"No, ma sarò molto annoiato e triste." scherza.

"Sei peggio di un bambino." si mette in piedi e toglie i pantaloni, sistemandoli insieme alla maglietta.

Prende la mano di Paulo e sente già i brividi al solo toccare la sua pelle.

"Aspetta!" si ferma.

"Cosa?"

"La collana, si rovina." afferra i ganci e la toglie, sistemandola nella borsa e torna poi da lui.

Il ragazzo entra senza problemi ma lei si blocca al sentire l'acqua così fredda e scuote la testa.

"Vieni." allarga le braccia e lei si stringe a lui, attorcigliando poi le gambe intorno al suo busto per non toccare l'acqua, rabbrividendo quando lui scende e si immerge insieme a lei. Quando lei è distratta, la stringe più a sé e va sott'acqua, beccandosi uno schiaffo sul petto appena riemerge.

"Ma sei scemo?"

"Come si vede che non hai mai fatto il bagno nell'oceano." la prende in giro.

"Mi andava bene non avere idea di cosa significasse." si stringe a lui, alla disperata ricerca di calore.

"Che bel costume." abbassa lo sguardo sui loro petti vicini, osservando la scollatura.

"Ha ha." mormora lei, sistemandosi meglio addosso a lui.

"Se ti muovi ancora così.." chiude gli occhi, sarà la quarta volta che fa scontrare i loro bacini.

"Anche con quest'acqua fredda?" ridacchia lei.

"È colpa tua."

Noemi tocca con i piedi sul fondale e prende la mano di Paulo, avvicinandolo ad un punto più nascosto e lo fa appoggiare contro la parete, catturando le sue labbra in un bacio. Poggia le mani sul suo petto e lascia scorrere la destra fino all'addome, dove supera il tessuto del costume ed incontra il membro del ragazzo. Lui sospira e la guarda negli occhi mentre inizia a muovere la mano per dargli piacere, sentendo i suoi respiri pesanti che si alternano a gemiti. Accarezza i suoi capelli castani quando appoggia la testa contro la propria spalla, sentendo il fiato caldo contro la pelle.

"Noe.." geme e lei continua sia con le carezze e sia con i massaggi. "Me vuelves loco."

Lei sorride e continua con il suo lavoro, mordendosi il labbro quando lo sente ansimare, trovandolo tremendamente eccitante. Minuti dopo, sente le sue mani stringerle i fianchi e sospira quando si lascia andare, respirando profondamente. Alza lo sguardo e la bacia, invertendo le posizioni e mettendo lei contro la parete rocciosa.

"E se ci vedono?" domanda lei, ansimando già quando sente le sue labbra sul collo.

"Hai detto tu che non passa nessuno di qui." risponde lui. "¿Tu no me quieres?" domanda e lei si sente morire.

"Si che ti voglio." risponde lei, gemendo contro le sue labbra quando il costume viene spostato per permettere lui di scivolare meglio dentro di lei.

Si morde il labbro ed aggrotta le sopracciglia, stringe le gambe intorno ai fianchi del ragazzo e cerca di soffocare quanti più gemiti possibili, aggrappandosi alle sue spalle.

"Amore.." geme e guarda quegli occhi verdi bellissimi, sentendo girare la testa a questo mix di emozioni che la percuotono sia psicologicamente che fisicamente.

"Dime que me amas." sussurra lui al suo orecchio, baciandole il lobo.

"Ti amo." dice lei, inarcando la schiena e portando una mano davanti alla bocca.

"También yo nena, te amo cada día más."

Favola / Paulo DybalaWhere stories live. Discover now