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× × ×

Sono le dieci di sera e sono venti minuti che gira per l'arrivo dall'aeroporto. Davide ha appena finito di parlare con lei per assicurarsi che stesse bene e lei non ha fatto altro altro distrarsi, non ascoltando le sue raccomandazioni per cercare quell'uno tra la folla. Ad ogni persone che esce dal gate, si alza in piedi e lo osserva, risedendosi poco dopo ed aspettando impazientemente il ritorno di Paulo. Le persone che lavorano lì parlottano tra di loro, dicendo che sta sicuramente aspettando l'amore della sua vita se è così agitata e nervosa, altri dicono che è solo una povera pazza che non sa cosa fare nella notte e dunque aspetta, un po' come l'attesa di Godot.
Ma la signorina col vestito rosso sorride quando la vede alzarsi e fissare un ragazzo che sta uscendo dal gate con la valigia sottobraccio e che sorride non appena vede la ragazza.

Noemi corre in sua direzione e gli salta tra le braccia, stringendolo forte a sé e respirando il suo profumo. Sembra che tutti i problemi siano svaniti.

"Hola mi amor." mormora lui, baciandole la testa ed osservando poi i suoi bellissimi occhi azzurri che si chiudono quando si avvicina per baciarlo.

"Ciao amore." ricambia lei, tornando con i piedi per terra ed abbracciandolo un altro po'.

"Sei diventata ancora più bella." mormora e la prende poi per mano, salendo sul primo taxi per tornare a casa.

"Ti amo da morire." mormora lei. Non le importa se il tassista li osserva stranito.

"Anche io." risponde lui, accarezzandole il viso e facendola sorridere.

Arrivati a casa di lui, Paulo abbandona la valigia e si sdraia sul suo letto, sospirando.

"Sei stanco?" domanda Noemi, sedendosi accanto a lui.

"Ho dormito per tutto il viaggio." risponde lui, attirandola a sé. "E domani ho il giorno libero."

"Allora ti avrò tutto per me." sorride lei, baciando il suo collo.

"Dopo scuola, tutto per te."

"Quasi quasi non ci vado." mormora.

"Ci devi andare, hai l'interrogazione." le ricorda e lei sbuffa.

Lui ride e si avvicina poi per darle un lungo bacio che, successivamente, prende una piega passionale. Sospira contro le labbra di lei e la fa sedere a cavalcioni sulle sue gambe senza mai staccarsi dalla sua bocca, passando le mani sotto la felpa, alzandola e buttandola per terra poco dopo. Massaggia il suo petto e la sente gemere contro quel bacio da cui si stacca per riprendere fiato. Anche lei gli toglie la maglietta e poggia le mani sul suo addome, sospirando quando le pozioni vengono invertite e lui è sopra. Bacia dolcemente la sua guancia e scende poi a fare lo stesso con il collo, il petto ad libero dal reggiseno, la pancia e si ferma quando arriva al cavallo dei jeans. Li sbottona ed abbassa la cerniera, facendoli scivolare lungo le sue gambe mentre continua a baciarle il ventre. Si sposta più in basso e le bacia le cosce, facendola ansimare per l'attesa ed abbassa poi le mutande, concentrandosi poi sulla sua intimità.

Noemi schiude la bocca e geme quando sente la lingua di Paulo muoversi lentamente, si morde il labbro ed inarca la schiena, chiudendo gli occhi per bearsi di quella piacevole sensazione. Accarezza i suoi capelli e lo guarda di tanto in tanto, sentendo il forte bisogno di sentirsi completamente sua, di averlo il più vicino possibile. Strabuzza gli occhi quando accelera i movimenti e getta la testa all'indietro, sentendo qualcosa smuoversi nel suo basso ventre. Poco dopo le gambe le iniziano a tremare leggermente, segno che sta per raggiungere il culmine ma, proprio in quel momento, lui si stacca.

"Paulo.." mormora in modo lamentoso, osservando come si tolga i pantaloni e come tiri fuori dal cassetto una bustina che riconosce immediatamente.

Si spoglia degli ultimi indumenti indossati e indossa la protezione, sistemandosi poi tra le gambe della ragazza e baciandola dolcemente, sospirando quando, con una spinta, entra dentro di lei e viene accolto da quella bellissima sensazione familiare di piacere. Anche lei geme si aggrappa alle sue spalle, accarezzando poi il suo viso mentre comincia a muoversi, lasciandosi travolgere dal piacere più puro. Mantengono un contatto visivo e si concedono un bacio di tanto in tanto, soffocando i loro versi gutturali che ritrovato amplio suono quando si allontanano per riprendere fiato.
Noe sente il corpo andarle in fiamme, le è mancata questa sensazione ma le è mancato più questo bellissimo ragazzo che la stringe come se potesse fuggire da un momento all'altro. Bacia la sua guancia quando poggia la testa contro la sua spalla ed accarezza i capelli corti della nuca, sentendo il suo respiro caldo contro la sua pelle già bollente. Si morde il labbro quando si sente di nuovo vicina alla sensazione di prima e mormora qualcosa di incomprensibile mentre si avvicina ancora una volta all'orgasmo. Lo raggiungono insieme e concludono tutto con un bacio passionale, fatto di ansimi e sorrisi, per poi staccarsi e sistemarsi sotto le coperte.

"Non te ne andare più." mormora lei, rifugiandosi tra le braccia del ragazzo, baciando il suo petto.

"Non vado da nessuna parte, nena."

"Voglio stare con te per sempre."

"E sarà per sempre."

Si stacca leggermente per guardarla negli occhi e accarezzare le labbra che sono incurvate in un sorriso, baciando dolcemente la punta del suo naso.

"È andata bene?" domanda lei con un tono di voce sorprendemente basso, forse perché molto rilassata adesso.

"Più o meno, ma non è il momento di parlarne." risponde lui, accarezzando i suoi fianchi nudi e facendole venire i brividi. "Solo Dio sa quanto mi sei mancata."

"Anche tu mi sei mancato tanto."

"È andato tutto bene qui? Con la scuola ed il resto."

"Si." ci mette un po' a rispondere ed opta per la menzogna, non ha voglia di rovinare questo momento, anche perché è mezzanotte passata ormai ed entrambi dovrebbero già star dormendo. "Paulo."

"Mh?" mugola lui, riaprendo gli occhi.

"Ti amo." sussurra al suo orecchio, facendolo ridacchiare.

"Ed è un segreto?" mormora lui, guardandola mentre scuote la testa in segno negativo. "Ti amo anche io."

Favola / Paulo DybalaWhere stories live. Discover now