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× × ×

"Allora Noe, lo hai il fidanzato?" domanda Giorgia, ormai entrata in sintonia con la cognata.

"Direi di no, altrimenti sarebbe qui." risponde mentre beve un sorso di quel qualcosa che non sa ancora identificare ma che le piace.

"Quindi quel bel ragazzo laggiù non è il tuo fidanzato?"

"Ma chi? Paulo? No."

"Strano, vi lanciate degli strani sguardi. Allora ti piace."

"Ma no, è un amico." risponde mentre abbassa lo sguardo.

"Vero che starebbero bene insieme?" chiede Marika.

"Altroché si guardano più loro che io e Davide." risponde mentre prende un altro sorso dal suo bicchiere di carta rosso. "E comunque, se ti interessa, ti sta guardando anche adesso."

"Non girarti, stupida." la blocca Marika. "O capirà che parliamo di lui."

"Vi state immaginando le cose." ribatte la mora, accavallando le gambe.

"Io dico che dovresti buttarti." alza le spalle la maggiore delle tre.

"Hey vacci piano con quello, è alcolico e tu sei minor-- ah già." si blocca Claudio.

"Hai fallito il tuo tentativo di rimprovero e in più ti sei dimenticato quanti anni ho."

"Sei cresciuta troppo in fretta, è questo il problema." risponde Davide dopo aver finito la sua sigaretta post whisky. "Non sei più quella mocciosa che piangeva quando dicevo che mi sarei sposato."

"Se ti sposi Giorgia, te lo organizzo io le nozze."

"Credo che adesso sposerebbe te e non me."

"Credici, mi sono innamorata della tua sorellina." risponde mentre lui gli fa una smorfia. "Anche se credo che ci sia anche qualche altro che voglia portarsela all'altare."

"Tra cui io." si propone Marika.

"Ancora è giovane per parlare di matrimonio, non contagiarla." sorride alla fidanzata.

"Vuoi sul serio sposarti?" alza un sopracciglio Claudio.

"Un giorno, perché no?"

"Boh non lo so, la vedo come una cosa superata."

"Superata? Ho tutto pronto da quando ho 6 anni." risponde Marika facendo ridere tutti.

🦋

"Ti piace la vodka?" domanda Giorgia.

"Si." risponde Noemi, con la testa decisamente più leggere da quando è arrivata.

"Anche a me!" esclama Marika, decisamente andata al 3° bicchiere.

"Il grado di sopportazione dell'alcol dipende dall'età?" domanda Noe, togliendo dalle mani dell'amica la vodka e buttandola giù.

"Alle volte, ma è una cosa prettamente soggettiva. Una quindicenne può sopportare meglio l'alcol di un trentenne." spiega Giorgia.

"Wow.. per Marika allora non ci saranno mai speranze." piega la testa di lato e osserva Marika che ha chiuso gli occhi e si massaggia le tempie. "Non addormentarti."

"Eh? No, prima i regali." mormora.

"Credo che si arrenderà prima di scartarli."

"Claudio la prenderà in braccio." alza le spalle e la guarda indifferentemente.

"Dicevamo.. cosa vuoi fare dopo la scuola?"

"Non lo so, a scuola non ti insegnano a prepararti per il futuro, almeno non nella mia."

"Hai ancora un po' di tempo, puoi fare quello che ti piace."

"È questo il punto." sospira. "Devo capire cosa mi piacerebbe fare."

"Lo capirai e poi, semmai dovessi scegliere l'università, hai tempo fino a luglio o settembre."

"Ci sono così tante facoltà."
"E tra una di quelle, ci sarà quella che fa per te." sorride. "Un brindisi alla tua futura scelta."

Uniscono i bicchieri e continuano a parlare, sorridendo e ridendo come se si conoscessero da sempre mentre Marika prende sonno: sono le 23.

"Chi delle due dovrei colpire più forte?" domanda Davide a Paulo.

"Lasciala fare, almeno per questa sera."

"Sarebbe più facile se avesse un esempio decente, non è vero, Claudio?" guarda il fratello che sta bevendo più delle due messe insieme.

"Sono grande e vaccinato."

"Mi sa che non guida lui al ritorno."

"Posso guidare io, non è un problema." risponde l'argentino, sistemando un ciuffo che gli ricade sul viso. "È davvero un bel posto qui." commenta poi.

"Vero? Ho dovuto pitturare io le pareti."

"Hai fatto un bel lavoro."

"È stato un bel modo di staccare la spina." accende un'altra sigaretta e la porta alle labbra. "Io e Giorgia non stavamo nemmeno insieme, la conoscevo a malapena."

"E come sei finito qui?"

"Ero terribilmente innamorato del sedere della sua vecchia amica.: risponde in tutta sincerità, sorridendo subito dopo. "E poi mi sono innamorato di lei."

"Si vede da come la guardi."

"Dio, se me li avessi detto qualche anno fa, mi sarei messo a ridere. Ero più scettico di quanto Claudio non lo sia adesso, tu invece sei un tipo serio e sei decisamente meglio di 3/4 delle persone che conosco."

"È un piacere sentirselo dire." sorride, sentendo la risata di Noemi provenire da poco lontano.

Davide si avvicina e prende dalle mani il bicchiere della sorella, buttandolo giù.

"Hey!"

"Basta così bambina o la mamma se la prenderà con me." si giustifica. "E lo stesso vale per te, hai gli occhi lucidi."

"Ho 27 anni, non rompere." sbuffa la fidanzata.

"E dai il buon esempio."

"Sto diventando vecchia, ho il mal di testa." sospira.

"Visto?" guarda la sorella.

"Ma io sto bene." dice con un tono parecchio lamentoso che stranisce lei stessa.

"Credo che basti così." Paulo si siede accanto a lei.

"Uffa, perché devi essere dalla sua parte?"

"Perché hai le guance rosse." poggia una mano sul suo viso. "E sono terribilmente calde."

"È perché fa caldo qui dentro." si giustifica.

"No, sei tu che hai caldo." la riprende Davide.

"Si vede che sei vecchio, sei diventato uno rompi scatole." dice la sorella, facendo ridere Giorgia.

"Ha ragione."

"Io vado a farmi un giro."

Si mette in piedi, forse troppo velocemente dato che barcolla parecchio e i tacchi dello stivale non aiutano per niente.

"Vai tu?" domanda Giorgia a Paulo che si era già messo in piedi.

"Vedi di non dargli noie, intesi?" domanda Davide.

"Smettila di trattarmi come una bambina." sbuffa la sorella, camminando mentre Paulo la tiene per farla stare dritta. "Ce la faccio a camminare."

"Prendila come una precauzione."

Favola / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora