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× × ×

"Non viene Claudio a prenderti?" domanda Mari, raccogliendo i capelli.

"Ha un appuntamento, sembra che le cose con quella tizia si stiano facendo più serie."

"Ma chi è?"

"Ed io che ne so?" alza le spalle e saluta l'amica che attraversa la strada per raggiungere l'auto che l'avrebbe portata a casa.

Noemi indossa le cuffie, come al solito, e si siede su una panchina ad aspettare l'autobus, controllando un po' twitter e non accorgendosi della presenza di un uomo che si siede accanto a lei e la squadra da testa a piedi.

"Scusa signorina." picchietta sulla sua spalla.

"Posso aiutarla?"

"Sa dirmi quando arriva l'autobus?"

"Dovrebbe passare a momenti."

"Oh." guarda le gambe tenute scoperte dalla gonna. "Grazie."

"Si figuri." accenna un sorriso e cerca di convincersi che non la stia guardando, abbassando quanto può il tessuto della gonna.

"Studi qui?"

"Ehm.. si."

"Allora sei di buona famiglia."

"Più o meno." mormora e lo sente farsi sempre più vicino. "Ehm.."

"Perché sei da sola?"

"Non sono da sola."

"E dove sono i tuoi genitori?"

"Non credo che siano cose che debba dire ad uno sconosciuto."

"Sto solo cercando di fare conversazione." e il suo sguardo si abbassa ancora una volta, mentre si avvicina di qualche altro centimetro.

Scatta in piedi d'istinto e sente un clacson suonare, pensa già al peggio ma quando riconosce il ragazzo che abbassa il finestrino, prende un respiro di sollievo.

"È successo qualcosa?" domanda con il suo forte accento.

"No.. niente." mormora, guarendo l'uomo rimasto seduto.

"È il tuo fidanzato?" domanda.

"Dai Noe, sali." annuisce e si sbriga a salire.

"Ciao Noe." saluta l'uomo e prende un sospiro di sollievo quando l'auto parte e si allontana da lì.

"Non dovresti girare da sola."

"Non è colpa mia se Claudio non c'è."

"Credi che ti lascerei tornare a piedi? Ti basta dirmelo."

"Avrai anche di meglio da fare nella tua vita."

"Non molto, in realtà. Con il cattivo tempo, gli allenamenti sono sospesi."

"Beh ci sono tante cose che potresti fare ad esempio."

"Non è facile muoversi quando tutti ti riconoscono."

"Questo è perché non sai dove andare." risponde lei. "E poi c'è Claudio, sfruttalo una buona volta."

"Adesso ha un ragazza, non ancora ma manca poco."

"Uscite in 4."

"4? Non farei mai il terzo in comodo."

"Era sottinteso che ti saresti dovuto portare dietro Antonella."

"Credo che non avrebbe molto senso portarmela dietro adesso che ci siamo lasciati."

"Vi siete lasciati? Oddio scusa."

Favola / Paulo Dybalaजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें