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× × ×

"Noe!" la richiama Claudio.

"Dimmi." mormora dalla sua stanza, dove sia lei che Marika sono completamente immerse nella fatica dello studio.

"Che state facendo?"

"Adempio ai miei doveri e soffro, come ogni altro essere vivente che ha la maturità. Tu invece?"

"Io mi stavo mangiando un gelato a dire il vero, non l'ho mai fatta la maturità e non l'avrei nemmeno superata." alza le spalle. "Non vai in palestra oggi?"

"Devo studiare."

"E non puoi staccare? Ti porto a fare boxe così ti sfoghi un po'. Viene pure Marika."

"No, mi sta venendo a prendere Lina. Non coinvolgetemi in queste idee assurde." si tira fuori.

"Dai, sarà uno spasso tra fratelli come i bei vecchi tempi."

"Perché parli come un vecchio di paese?" domanda la sorella, sistemando i fogli e inserendoli nel raccoglitore.

"Per dare meglio l'idea." alza le spalle e le si butta addosso. "Dai fammi contento."

"Non ho voglia, Cla."

Lo sposta e sbuffa, guarda Marika che sa tutta la storia e torna poi a guardare il fratello che fa il labbruccio per corromperla.

"Dai, ti preeeego." mormora in tono lamentoso, abbracciandola.

"Smettila Claudio." mormora e prova a staccarsi ma, quando si mette, sa essere molto appiccicoso e infatti inizia a baciarla su tutta la faccia.

"Sai che sei la mia sorellina preferita, dai!"

"Chiedi a Davide, aveva detto che sarebbe voluto andare."

"Ma Davide oggi ha il turno di pomeriggio, non può non andare."

"E chiama qualche amico."

"L'unico amico che ho che verrebbe sul serio in palestra con me, in questo momento, si trova dall'altra parte del mondo per i mondiali."

"Fai amicizia." alza le spalle.

"Ma non voglio fare amicizia con dei palestrati, sarebbe imbarazzante."

Stanno per qualche secondo in silenzio e si rendono conto di sentire la suoneria del telefono del ragazzo che si alza e scende al piano di sotto per rispondere.

"Perché non vai?" domanda Marika.

"Non mi va di avere ancora a che fare con Luca." sbuffa.

"Ma non puoi non fare quello che vuoi per Luca e poi c'è Claudio con te, non sei sola."

"Si farà due domande se gli sto sempre attaccata."

"Dici sul serio? Claudio?" alza le sopracciglia.

"Ok, è piuttosto stupido ma mi annoia avere sempre quello sguardo inquietante addosso." passa una mano tra i capelli.

"Ma chissene frega del suo sguardo, alla fine non ti sta mica mangiando."

"Sei sempre di grande aiuto Marika, davvero." ride ironica.

"Io dico che dovresti andare, anche perché i sederi allenati piacciono di più agli uomini, specialmente quando vengono dall'Argentina."

"Ha ha."

"Sono seria, hai idea di quanto sarà preso da te quando tornerà per l'astinenza?"

Noemi sogghigna. Lo sa, anche perché Paulo lo ha detto varie volte ma questo Marika non lo sa ed è meglio così, forse.

"Allora sorellina? Accontenti il tuo caro fratellone e vieni in palestra con me così facciamo workout insieme?" Claudio fa capolino dalla porta.

"Sei ancora qui?" sospira. "Sei seccante quando insisti."

"Parecchio, quindi vuoi che ti rompa un altro po' le scatole o vieni senza fare storie?"

🦋

Si pente immediatamente di aver ceduto alle suppliche del fratello dopo l'ennesimo no. Per tutto il tragitto ha cercato di convincersi che, il sabato, gli adolescenti normali fanno tante cose: escono, ballano, fumano, si drogano, conquistano, fanno di tutto e di più. Chi andrebbe mai in palestra? A quanto pare lei, Claudio e Luca. Ha ignorato quanto più possibile le sue occhiate, le parole bisbigliate all'orecchio del suo amico e alle risatine generali, tenendosi sempre attaccata a Claudio che, proprio come le aveva detto l'amica, pensa si tratti della volontà di passare un po' di tempo insieme. E non le dispiace, le è sempre piaciuto parlare con i suoi fratelli e questo pomeriggio si sta rivelando davvero piacevole, aldilà del problema sussistente di quel ragazzo ambiguo e fastidioso.

"Mancano due mesi all'estate, credevo di arrivare preparato alla prova costuma e invece mi sento più grasso di prima." sospira Claudio, asciugando il sudore d fronte.

"Hai solo la pancetta, non sei grasso." osserva la sorella.

"Si, ma volevo farmi le braccia."

"Beh, diciamo che venire ad aprile non è stata forse la soluzione più intelligente." ridacchia.

"Ormai non ci si può fare niente, sarà per il prossimo anno." sbuffa.

"Sono anni che dici così."

"Si ma questa volta dico sul serio."

"Già, ripeti spesso anche questo frase." lo prende poi in giro e lo porta dove può sollevare dei pesi.

"Abbassa il peso, sei fuori?"

"Come sei isterico, va bene." ride e lo affianca senza fare però nulla mentre si allena.

"E.. 20. Ahia le braccia!" le muove per far passare la sensazione di dolore. "Ma perché sono venuto qui?"

"Me lo chiedo anche io, è proprio il contrario di quello che fa per te."

"Ho voglia di aprire la dispensa della nostra bellissima cucina, c'erano i biscotti al cioccolato." si lamenta.

"Dai marmocchio, vieni."

Ma il fratello ha bisogno di qualche minuto per riprendere fiato e la sorella allora si alza in piedi, si appoggia all'attrezzo e lo aspetta. L'amico di Luca le passa accanto e lei si limita a spostarsi, ignorando il suo sguardo e anche il fatto che la squadri da testa a piedi come se fosse un mostro.

"Basta poco per agitarsi." mormora a Luca che è qualche metro più indietro e che, nel mentre passa accanto alla ragazza, coglie l'occasione per allungare le mani. Noemi si sposta e si volta in sua direzione, mentre la peggiore delle ipotesi si verifica davanti ai suoi occhi.

"Ma che cazzo fai?!"

Favola / Paulo DybalaOnde histórias criam vida. Descubra agora