20. Fall in Love ☆

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"Blu notte
e il resto
scompare".

P.D

Kevin aveva trascorso una notte insonne, pervaso dall'eco di Selene, dal suo sapore dolce, dal suo respiro addosso, dalla sua acquiescenza sensuale.

Con la grazia di una farfalla si era insinuata dentro di lui e, con un leggero fremito d'ali, aveva scatenato un terremoto dalla portata distruttiva.
Ora, sepolto tra le macerie della passione, non poteva far altro che invocare il suo nome.

Era riuscito a prendere sonno soltanto in mattinata, con lei che infuriava voluttuosa nei suoi sogni, erompendo in una sfrenata seduzione onirica.

Quel sogno era stato così vivido da restargli impresso nella mente. L'immagine delle sue mani che s'infilavano nei boxer, che accarezzavano il suo membro eretto, che lo masturbavano senza ritegno, mentre lo prendeva in bocca per succhiarlo, bagnandolo di saliva e ansimi, era stata così reale da svegliarlo.

Aveva aperto gli occhi all'improvviso, con il cuore in gola, incappucciato in un bagno di sudore e con un'erezione prorompente.

Cristo, quanto avrebbe voluto farsela, sentire la sua intimità contrarsi intorno al suo sesso mentre urlava di piacere.

La voglia di lei era un'ossessione, un chiodo fisso, una pulsione sfrenata e implacabile.

Non era andato nella sua stanza quella notte o avrebbe ceduto alla tentazione, era rimasto, invece, a fissare il soffitto della sua camera, cercando di dominare il desiderio, ma era allo stremo, non avrebbe resistito a lungo.

Ripensò alle sue parole e fu attraversato da una scarica di serotonina.

"Sono innamorata di te".


Selene era... innamorata?

Lei, ricambiava il suo sentimento?

Ancora non riusciva a crederci.

Era una vita che tentava di soffocare quell'amore, che lo celava in un antro profondo e imperscrutabile.
Per anni aveva temuto che il suo segreto emergesse da qualche spiraglio, che qualcuno, Selene per prima, scoprisse l'amore che lo dilaniava ininterrottamente, giorno e notte, senza tregua.
Erano cresciuti come fratello e sorella, tutti, in loro presenza, definivano Alessandro come "vostro padre".

"Vostro padre...".

"Vostro padre?".

"Vostro padre!".

"Sì, abbiamo lo stesso padre...".

"Siamo fratelli?".

"Sì...".

"No!".

No!

Non aveva mai visto Selene come una sorella, non ci era mai riuscito, perché dal primo giorno in cui l'aveva vista, Kevin aveva smesso di essere uno.

Non era più solo, non era più un uno, era diventato un due.

Kevin e Selene.

UCCIDIMI DOLCEMENTEOù les histoires vivent. Découvrez maintenant