50. Explanation ☆

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"Odio e amore si confondono
in un unico abbraccio".

P.D

Lo odiavo.

Sì.

Lo amavo così tanto da odiarlo.

Lo amavo.

Lo amavo da sempre.

Lo amavo come la primavera ama i fiori.

Lo amavo come l'inverno ama la neve.

Lo amavo come l'estate ama il sole.

Lo amavo come l'autunno ama le foglie.

Lo amavo fino ad odiarlo e lo odiavo fino ad amarlo.

Lui era croce e delizia, gioia e tormento; un costante oscillare tra felicità e dolore, amore e repulsione, buio e luce, vita e morte.

Sulla scia di un'ombra mi trascinavo sulla terra nuda, avvinta da quel sentimento che mi sollevava fino alle porte dell'universo.

Ero attraversata da un moto di vibrazioni che dilagavano dall'abisso all'empireo, dal corpo all'anima, dalla mente al cuore.

Il cuore.

Lì.

Nel cuore giaceva il suo nome scolpito nei ventricoli, bagnato dal sangue, trasportato nelle vene.

Kevin.

Un sussurro caldo, un bisbiglio dolce, una lacrima di gioia, un bacio silenzioso e appassionato sulle labbra.

***

Quando Kevin ritornò a casa Miki era già andata via, mentre Carola lo aspettava con aria preoccupata.

"Tutto bene? Dov'è Selene?" domandò, angosciata, nonappena suo figlio varcò la porta del soggiorno.

"È a casa" tagliò corto lui.

"Cosa sta succedendo tra di voi, Kevin?" chiese ancora, titubante.

Lui la guardò di sbieco, indecifrabile.

"Devo andare a cambiarmi" tergiversò, avviandosi verso il bagno.

"Aspetta...".

Kevin sbuffò, esasperato.

"Cosa c'è?".

Lei lo guardò, truce.

"Sei arrabbiato con me?".

Lui la fissò in silenzio.

Arrabbiato?

No, non era arrabbiato, anche se aveva tutte le ragioni di esserlo.

Piuttosto, era deluso.

Quando pensava a sua madre gli veniva in mente quell'unica parola, quella che fa male al petto e silenzia la voce: delusione.

UCCIDIMI DOLCEMENTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora