UCCIDIMI DOLCEMENTE

41. Shadows ☆

"Il passato oscura il presente
di ombre e tenebre".

P.D

11 ANNI PRIMA...

Era un mattino sereno, di quelli con l'oro in bocca, che emanava un senso di serenità e pacata meraviglia.

Erano da poco passate le sette, Simone era già in fabbrica e a breve sarebbe arrivato tutto il personale, compresi i fattorini.

Aveva appena acceso una sigaretta dopo il consueto caffè mattutino, quando Daniele, il nuovo fattorino, entrò dalla porta.

Anche il ragazzo, come lui, si era preparato un caffè e poi l'aveva raggiunto per una sigaretta prima di cominciare il turno.

Daniele si era rivelato un'ottima assunzione.

Svolgeva tutte le consegne spendendo la metà del tempo che impiegavano gli altri.

"Buongiorno, boss" lo salutò il giovane.

"Buongiorno" rispose.

Intanto, la fabbrica cominciava a riempirsi di operai e impiegati.

"Oggi le consegne sono anche in città" lo informò Simone, dopo aver salutato un paio di dipendenti.

Daniele annuì.

"Hai fatto controllare il furgone come ti avevo raccomandato?" domandò poi, spegnendo la sigaretta nel posacenere.

"Il meccanico mi ha dato appuntamento per domani, ma credo che per oggi quella vecchia carcassa reggerà" disse, in tono scherzoso.

Il titolare sorrise alla sua battuta.

"Va bene, forza a lavoro" asserì, a voce alta.

I dipendenti eseguirono l'ordine, compreso Daniele che si era incamminato verso il furgone, carico di pacchi.

Dopo aver scambiato qualche convenevole con un collega, Daniele era saltato a bordo, e, con un mezzo giro di chiave, aveva dato inizio alla sua giornata di lavoro.

***

Kevin si era sdraiato accanto a lei.

Osservava il suo viso delicato, i suoi lineamenti dolci, la pelle candida e delicata.

La sua quiete era celestiale, un rigagnolo d'acqua santa che, dal Paradiso, si gettava in un pacato scorrere sulla riva del fiume Lete.

Le accarezzò una gota rosea.

Era così bella.

Troppo.