52. Goodbye to the past ☆🔞

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"L'amore rincorre un cuore dannato"

P.D

Un fulmine sfilacciato sgambettò sul Colosseo, mentre la sua coda abbagliante raschiava i tetti più alti.

L'oscurità si perse nel boato di un tuono, che s'infrangeva lungo la curva più acuta della linea del suono.

Un vento sottile raschiava lungo le persiane abbassate delle finestre, schiaffeggiando le mura di acqua e polvere.

Fuori il temporale.
Dentro la tempesta.

Kevin premeva le labbra sulle mie con foga quando, all'improvviso, andò via la luce.

Restammo al buio, accartocciati l'uno sull'altro, intrecciati dai nostri ansimi, legati dentro dal nastro rosso del desiderio.

Mi scostai leggermente da lui, controvoglia.

"È andata via la luce, Kevin" soffiai sulla sua bocca.

Lui annuì.

"Credo sia saltato il salvavita" ipotizzò.

Annuii.

"Vado a riatt..." lo interruppi con un altro bacio.

"Resta con me adesso" lo pregai.

Lui infilò gli occhi nei miei, inabissando il tempo in una piccola goccia di pioggia, inglobando il presente nel frastuono rallentato di quei minuscoli cunei d'acqua che si scontravano con la terra umida.

L'uragano imperversava, mentre la sua mano mi afferrava per il collo e le sue labbra consumavano le mie, trangugiando ogni parte di me, dilapidando a morsi ogni singolo pezzo della mia carotide.

Mi piegai di lato, facilitando l'accesso ai suoi baci, poi le sue dita scesero sull'apertura dei miei pantaloni.

Ricercò il mio sguardo, annegando nelle mie pupille dilatate, mentre mi liberava dei vestiti.

I suoi movimenti erano frenetici e concitati, guidati dalla fretta di esplorarmi.

Mi stava possedendo con le unghie, mi stava amando con le mani.

Quando finì di spogliarmi mi ammirò con una lunga occhiata.

"Cristo, Selene. Potrei morire di te".

Lo aiutai a togliere i vestiti, poi si sdraiò sul letto e mi invitò su di lui.

Era pronto ad affondare dentro di me.

"Cavalcami, Selene" ordinò, spingendosi con forza nel mio ventre.

Appoggiai i palmi sul cuscino, piegandomi lievemente su di lui, poi iniziai a muovermi, accogliendolo interamente nel mio grembo.

Il piacere s'impossessò di me, così aumentai le spinte, mentre i miei seni dondolavano sulla sua bocca.

Li agguantò affamato e cominciò a stuzzicarli con la lingua scatenando in me un'intensa ondata di piacere.

UCCIDIMI DOLCEMENTEWhere stories live. Discover now