48. Misunderstanding ☆

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"Perchè a volte i sensi ingannano
e anche il cuore".

P.D

"Ho portato il dessert" affermò Carola, sorridente, mentre Sofia le andava incontro.

"Avresti potuto avvisare, saremmo venuti in stazione" disse, nel momento in cui Carola le porgeva il pacchetto.

"Ho preso un taxi" asserì, sedendo accanto a Kevin.

Gli lanciò un'occhiata colma d'affetto che lui ricambiò a stento, abbassando subito lo sguardo sul piatto vuoto.

Lei sospirò, intristita dalla sua freddezza, ma mascherò il suo stato d'animo allargando un grosso sorriso.

"Hai mangiato?" chiese Sofia, scartando il vassoio dei dolcetti.

Annuì, ritornando con lo sguardo su suo figlio.

Era taciturno e distante, come sempre.

Avrebbe voluto stringerlo a sè, come quando era bambino, e fargli sentire tutto l'affetto che provava per lui.

Quella distanza le spaccava il cuore in due.

Avrebbe voluto sgretolare a calci la muraglia che aveva innalzato tra di loro e abbracciarlo forte.

Sapeva che Kevin le aveva perdonato tutte le bugie, ma era anche consapevole che gli erano rimaste dentro e che pungevano nel petto come un chiodo nelle ossa.

Tante volte aveva provato a parlargli, ma lui era sempre stato un muro, una porta sigillata a doppia mandata verso il mondo, verso di lei.

Per fortuna c'era Sofia, con lei era riuscito ad aprirsi di più, a raccontarle quello che realmente provava e lei aveva sempre fatto in modo di spingerlo verso il perdono e la comprensione.

Non avrebbe mai smesso di esserle grata per questo, per tutto.

Il modo in cui aveva accolto, cresciuto e amato suo figlio era un soffio sul cuore, una carezza sull'anima.

Carola la stimava e le voleva bene, erano due madri, due sorelle, ancorate l'uno all'altra in un sodalizio materno.

Le sue mancanze sarebbero sempre state colmate dalla sua pienezza, dal suo amore, da quella gioia di vivere che soltanto Sofia riusciva ad emanare, nonostante il dolore che aveva subito, il tradimento e la perdita.

La ammirava, la sua indole materna si estendeva anche lei, di dieci anni più giovane.

Era stata una fortuna incrociare il suo cammino.

***

Kevin guardò Carola sottecchi.

Sua madre era tornata, lei e la sua vita in corsa.

I capelli biondi erano disordinati, ma il trucco sempre impeccabile come l'abbigliamento.

Era bellissima, una bellezza dura e spigolosa, al contrario di Sofia, morbida e dolce anche nei tratti del viso.

"Selene!".

La ragazza la guardò sorridente.

"Cos'hai fatto? Sembri... diversa?" affermò Carola, divertita.

UCCIDIMI DOLCEMENTEWhere stories live. Discover now