01. Un banco in più

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Ginevra

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Ginevra

1, 2, 3
Mi alzo sulle punte un paio di volte per assicurarmi che i muscoli siano caldi. 
4,5,6
Mi tocco il petto, giusto per assicurami che questo esercizio di respirazione serva a qualcosa, ma il cuore è ancora a mille. 
7, 8, 9
-"Facciamo entrare un'aspirante allieva", la voce di Maria mi fa fare un salto in aria. O mamma, tocca veramente a me, proprio adesso. "Ginevra". 
Corro dentro lo studio e subito mi guardo attorno a disagio e vedo le facce di tutti i presenti un po' stupiti di vedermi qui. 

-"Ogni settimana, come sapete, vengono fatti i casting dove i professori vedono aspiranti allievi per valutare le diverse possibilità." Tutti annuiscono e io continuo a stritolarmi le mani. "Ginevra è qui per volere della Celentano e vorrebbe aggiungere un banco in più."

A quelle parole, in studio Raimondo Todaro alza un polverone, dicendo che era assurdo il fatto che si lamentasse tanto di Nicholas ma non lo mettesse in sfida, mentre la Celentano ribadiva che non si sarebbe presa delle responsabilità che non le spettavano. Insomma, Raimondo non era contento del mio possibile ingresso. Siamo alla nona puntata del pomeridiano e il clima è già teso tra i due.

-"Va beh, io direi di farla ballare almeno. Povera, a momenti mi sviene qui." Maria si avvicina a me e mi sorride e io ricambio, profondamente grata per avermi tolto da quella posizione. Tutti si zittiscono e ora è proprio il mio momento. 

-"Ale, vuoi dire qualcosa?" Le chiede Maria e io nel frattempo corro a prendere il microfono e solo dopo mi consento di respirare. 

-"Certo. Allora come si è potuto notare, Ginevra viene dalla ginnastica e da qualche anno ha iniziato a ballare. Inutile dire che ha tutte le cose che servono per essere una ballerina ad alti livelli: linee, fisico, tecnica. Insomma, per me si merita di studiare ancora." A quel punto si leva un applauso dal pubblico e mi emoziono nel sentire una professionista come la Celentano dirmi queste cose. 

-"Siamo in vena di complimenti, oggi." La Celentano ride e scherza sul fatto che lei non è cattiva ma è solo obiettiva. "Va bene, Ginevra, adesso chiederò ai professori se vogliono darti il banco. Tutto chiaro?" Annuisco senza nemmeno avere la forze di rispondere. "Sei una chiacchierona eh?" Tutti ridono e anche io mi unisco. "Emanuel?"

-"Per me banco sì, ho visto qualcosa ma dobbiamo lavorare molto sull'espressività."

-"Raimondo?" 

-"Per me banco no, l'ho trovata piuttosto noiosa, non mi ha trasmesso nulla." Devo ammettere che questo commento mi ferisce, nessuno mi ha mai detto che sono noiosa. 

-"Beh, tu trovi noioso ciò che è bello, non sarebbe la prima volta." Ribatte la Celentano e il pubblico applaude di nuovo. 

I professori di canto sono d'accordo con il mio ingresso, per cui quando Maria dice "Ginevra, complimenti, sei una nuova allieva di Amici!" Inizio a piangere dalla gioia e afferro la maglia che Maria mi porge vedendo tutto offuscato.

-"Vuoi dire qualcosa?" Mi domanda la conduttrice e io annuisco. 

-"Volevo solo ringraziare la Maestra per avermi dato questa splendida opportunità e spero di non deluderla." Odio il suono della mia voce al microfono, ma cerco di non darci peso dato che dovrò abituarmi. 

Lei mi sorride e Maria mi fa segno di guardare Umberto portare il banco e metterlo in alto, vicino a un ragazzo di nome Mida. 

-"Tutto bene, Kumo?" Domanda Maria con un sorriso furbo a un ragazzo in prima fila e lui annuisce, passandosi una mano tra i capelli ricci. 

Mi siedo al mio banco e tutti si girano a congratularsi con me e a presentarsi. Il resto della puntata passa in fretta, ma io non mi concentro più di tanto. Sono del tutto nel mio mondo e non vedo l'ora di iniziare a provare in sala. 

La sera stessa entro in casetta e tutti mi accolgono con sorrisi e complimenti sulla coreografia

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La sera stessa entro in casetta e tutti mi accolgono con sorrisi e complimenti sulla coreografia. "Ti giuro, ero ipnotizzata dalla tua fluidità" mi dice Marisol, mentre disfo la mia valigia. Sono in camera con lei, Gaia e Sofia.

-"Grazie mille! Anche tu sei stata bravissima nella gara improvvisazione." 

-"Oi" la voce di Maria ci fa sobbalzare e lei ride, consapevole di averci spaventato. "Fammi vedere quelle foto lì" afferma con il suo solito tono premuroso. So già che non sarà facile. 

Inizio con qualcosa di soft, come la foto della mia prima gara a quattro anni o quella con il mio cane. "E poi c'è questa." Dico afferrando quella dove sono sul letto della clinica con un sorriso e il pollice in su. "Quando avevo quattordici anni ho dovuto smettere ginnastica perché ero in una realtà troppo tossica a causa della mia allenatrice. Ero diventata troppo magra e i miei genitori si sono allarmati. Alla fine mi è stato diagnosticato un disturbo alimentare, questo era il giorno in cui mi hanno dimessa." Marisol mi abbraccia e io mi asciugo una lacrima. "Ora sto bene però, sono guarita." 

-"E poi ti sei data alla danza?" Chiede Maria cercando di sviare il discorso. 

-"Sì, dopo un bel po' di tempo ferma ho deciso di studiare classico inizialmente e poi ho provato ad approfondire altri stili."

-"Sarà contenta la Celentano che sai usare le punte." Ridiamo tutte insieme e poi Maria ci saluta. 

-"Sei tanto forte lo sai?" Mi abbraccia Marisol e io ricambio. Sento già che si creerà una bella amicizia tra noi. 

-"Scusate, non volevo interrompervi." La voce di un ragazzo ci fa staccare dal nostro abbraccio. "Volevo solo presentarmi. Sono Tiziano, ma chiamami Kumo." Gli stringo la mano che mi porge e alzo lo sguardo incrociandolo con il suo. 

E posso solo dire che ho sentito una scossa.  

Passo dopo passo|| Kumo Amici 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora