Capitolo 5

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EMPOLI, 19:48

Stasera finalmente, dopo settimane tutta la famiglia ha l'occasione di cenare di nuovo insieme, io mamma e Andrea. Tutti riuniti. Quello che succede giornalmente nelle altre famiglie, a casa nostra è un evento più unico che raro. Stasera il menù prevede pasta al pesto come primo e pollo arrosto con patate al forno come secondo. Sto apparecchiando la tavola con l'aiuto di mio fratello, mentre mamma sta finendo di impiattare i piatti. Appena finisce, li posa sul tavolo e ci mettiamo tutti a mangiare.

"Quindi? Che mi raccontate?" domanda ad entrambi mamma.
"Mah, niente di che. Con la musica va tutto bene, stiamo per concludere l'album, i pezzi spaccano." esclama gasato mio fratello.
"Anche io tutto regolare. Domani ho il primo esame, infatti sta notte starò con la testa incollata sui libri." mi aggiungo.
"Come domani? Quindi domani devi andare a Firenze?" mi chiede Faster.
"Eh si, domani mattina alle 6 ho il treno, questo vuol dire svegliarsi alle 5, arrivare a Firenze per le 7 e arrivare puntuale alle 7 e mezza all'uni." spiego dettagliatamente.
"Non riesci a farti dare un passaggio da Gianmarco?" domanda mamma.
"Eh no, lui si è trasferito a Firenze un mesetto fa. Infatti penso che domani dopo l'esame ci incontreremo per bere qualcosa insieme e fare due chiacchiere."
"Salutamelo mi raccomando." dice Andrea.
"Certo."

Continuiamo a ridere e chiacchierare. Sembriamo davvero una famiglia unita così. Finiamo di mangiare il primo e il secondo. La cena era a dir poco deliziosa. Come dolce mangiamo due amaretti che avevamo in dispensa.
Finita la cena, me ne vado su in camera. Devo ripassare tutti gli appunti. Non posso permettermi di andare male al primo esame. Devo anche fare ancora il biglietto del treno, ho mille cose per la testa.

-

La mia testa stasera sembra non voler collaborare. Sono passate quasi 2 da quando ho aperto i libri e non riesco a memorizzare tutto. In più, se da mezz'ora sono arrivati gli amici di mio fratello per suonare e stanno facendo un casino, la concentrazione sparisce del tutto. Mia mamma in tutto ciò è andata a lavoro, oggi in fabbrica avrebbe fatto il turno notte.
Innervosita esco da camera mia per andare in cantina. Non sono solita ad andare a lamentarmi, ma quando si tratta di cose serie come il mio primo esame, non ho scusanti. Non posso neanche dire che la musica della band mi fa schifo. In realtà mi piace abbastanza, l'ho sempre supportato. Ma sentirla quasi giornalmente, magari la stessa canzone a ripetizione, dopo un po' ti fa uscire pazzo.

Apro la porta della cantina e vedo che non ci sono nemmeno tutti. Solamente Andrea, Piccolo, Fares e Erin.
"Sorellina, dicci tutto." esclama Andrea.
"Andrea te l'ho detto che domani ho il cazzo di esame. Non puoi metterti a fare casino alle dieci di sera come se niente fosse." non riesco nemmeno ad incazzarmi tanto. Sono talmente angosciata e in ansia per domani.
"Cazzo l'esame. Hai ragione scusami, mi sono dimenticato. Li avevo invitati perché mamma stasera lavora, non ci ho pensato." è sinceramente dispiaciuto, si nota.
"Fa niente."
"Domani hai l'esame?" mi chiede Piccolo.
"Già. Per di più il primo."
"In bocca al lupo allora, se vuoi ce ne andiamo."
"Ma no, state. Se riuscite a fare un po' meno casino, mi fate un favore. Tra 10 minuti vado a dormire che domani ho la sveglia alle 5, devo prendere il treno per Firenze e..." spiego ma vengo interrotta da Fares.
"Domattina devi andare a Firenze?" chiede Fares.
"Già, l'università è lì."
"Se vuoi ti do un passaggio io, anch'io domani devo andare."

Vedo mio fratello che lo fulmina con lo sguardo. Si vede che la questione di varie sera fa ancora non gli è andata giù. Non so se hanno parlato tra di loro, forse nemmeno voglio saperlo. Io sia con Andrea, sia con Pietro mi sono chiarita. Che se la vedano tra di loro ora.

"Non lo so Pietro, non vorrei stravolgere i tuoi piani. Poi devo partire presto."
"Ma va, tranquilla. Passo da qui per le 6 e un quarto. Ti mando un messaggio quando arrivo."
"Aspetta, ti do il numero di Fares." si intromette mio fratello.
"No tranquillo. In teoria già dovrei averlo." gli sorrido e lui mi guarda confuso.
"Vabbè raga, buonanotte." dico a tutti.
"Notte, in bocca al lupo per domani!" mi urla dietro Erin mentre chiudo la porta del bunker.

Me ne torno su in camera mia, buttandomi a peso pieno sul letto. Sono sfinita dallo studio. Ho passato tutto il pomeriggio a studiare, ho soltanto bisogno delle 7 ore di sonno ora. Imposto la sveglia per le 5, così da poter fare le cose con calma domani mattina e mi metto a dormire.

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Ciao! Scusatemi se questo capitolo è un po' corto, ma vi prometto che nel prossimo succederanno grandi cose. Per ora come vi sembra la storia? Spero che vi stia piacendo. Io onestamente mi sto divertendo tantissimo a scriverla. <3

Disordine - Fares / bnkr44Où les histoires vivent. Découvrez maintenant