Capitolo 15

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EMPOLI, 17:48

Ormai sono passati 5 giorni dall'ultima volta che ho rivisto Fares, sta volta però al contrario delle altre volte, ci siamo scambiati qualche messaggio nel frattempo. Gli altri ragazzi invece non li vedo da molto più tempo. Da quando non vengono più qui per suonare, non ho più occasione di vederli così spesso. Un po' mi dispiace, ma non vi nego che tutta questa tranquillità in casa non c'era più da anni.

Stasera ci sarà la festa di compleanno di Andrea, ovviamente però lui non è al corrente di questa cosa. Come prestabilito con Fares, la festa si farà qui a casa stasera. Ovviamente non sarà una festa enorme, ci saremo giusto io, i ragazzi del bunker, le ragazze e qualche altro amico esterno di Andrea che io non conosco. Insomma, non più di 25 persone. Tra poco passerà Piccolo che mi aiuterà ad addobbare la casa e a preparare la torta. Gli altri ragazzi tratterranno Faster al bunker, finché non li avviserò che qui abbiamo finito. Purtroppo ci siamo ridotti all'ultimo per i preparativi, ma se siamo veloci entro le 19 ce la facciamo.

Io nel frattempo mi sono già data da fare, ho tirato fuori tutti gli ingredienti per la torta. Ho deciso di preparare una torta alle carote, è la sua preferita fin da bambino. Appena ho tirato fuori tutto, suonano al campanello. Apro e mi trovo davanti Piccolo con in mano una grande busta dove ci sono tutti i regali. Abbiamo deciso di farli portare qui già prima del suo arrivo, giusto per una questione di comodità.

"Ei." saluto Piccolo che entra dentro casa. Si toglie la giacca e posa la busta sul divano.
"Ciao Sole. Quindi? Da dove iniziamo?" domanda rimboccandosi le maniche.
"Allora, io direi che potresti iniziare a gonfiare i palloncini e spargerli un po' in giro. Nel frattempo inizio a preparare la torta. Con le ghirlande dopo ti aiuto io." spiego.
"Perfetto."

Ritorno in cucina, intenta a preparare la torta alle carote seguendo una ricetta trovata su internet. Prendo le uova e lo zucchero e mischio tutto, aggiungo il burro, la farina, il lievito per dolci e le carote grattugiate. Spero di non fare casini, se la torta viene male ci toccherà andare al supermercato a prenderne una già pronta. Finisco l'impasto, lo verso in una teglia imburrata e metto la torta nel forno. Nel frattempo Piccolo ha già iniziato a gonfiare i palloncini, che però erano parecchi. Sento che ha anche messo un po' di musica. Ha fatto bene.

"Come siamo messi qui?" chiedo raggiungendolo in soggiorno.
"Bene credo, mancano 3 palloncini da gonfiare e dopo possiamo passare alle ghirlande." spiega lui mentre fa un nodo al palloncino che aveva gonfiato precedentemente. Finisce di gonfiare gli altri tre e ritorniamo in cucina per appendere le ghirlande con l'aiuto dell'altro. Con qualche difficoltà ce la facciamo.
"Beh dai, siamo a buon punto direi. Aspettiamo che la torta finisca di cuocere e avvisiamo i ragazzi." dico sedendomi e Duccio fa lo stesso.

"Senti Sole, alla fine hai contattato Alessandro?" mi domanda riferendosi al tipo delle mostre d'arte.
"Ancora no. Ero un po' indecisa su cosa fare, sono un po' insicura sul voler esporre le mie opere a così tanta gente. Ho paura del giudizio di così tanta gente." dico onesta, giocherellando con i miei anelli.
"Secondo me è una bella cosa. Soprattutto se qualcuno ha del talento come te, non dovrebbe avere nulla di cui preoccuparsi. Però capisco l'ansia, anch'io prima della mia prima mostra ero terrorizzato. Però devo dirti che una volta fatta, mi sono sentito più leggero."
"In che senso più leggero?" chiedo non capendo.
"Non so bene come spiegarti questa sensazione, però una volta esposte le mie opere, soprattutto sentendo così tanti pareri positivi da parte della gente, mi sono sentito come se fossi riuscito a dire tutto quel che avrei sempre voluto dire, solo che non sapevo come farlo a parole, non riuscivo a farlo nemmeno attraverso la musica. Capisci che intendo?"
"Credo di si."

"Cambiando discorso, ho saputo che ieri Fares è stato qui." mi guarda con un sorrisetto in volto.
"Chi te l'avrebbe detto?" sono sicura che riesce a leggere la paura nei miei occhi.
"Lui stesso. Ieri dopo che l'hai fatto saltare giù dal secondo piano, è venuto al bunker e abbiamo parlato un po'."
"Oh no, ti ha raccontato anche della fuga." ridacchio.
"Si, anche di quella. Però tranquilla che è arrivato sano e salvo al bunker."
"Menomale."
"Comunque l'ho visto davvero felice. Era tutto sorridente. Si vede che con te sta bene."
"Abbiamo passato un bel pomeriggio, è vero." cerco di girarci intorno.
"Sole, andrò dritto al punto. Tra te e Fares c'è qualcosa, non è così?"
"No Duccio, ti pare?" rispondo innervosita.
"Non dirò niente a Faster, puoi fidarti di me." continua ad insistere.
"Mi fido di te, però tra di noi non c'è nulla davvero."
"Secondo me invece qualcosa c'è, ma ti fa paura accettarlo." questa frase mi fa riflettere. Potrebbe avere ragione lui sta volta. Non l'ho mai vista così.

"Ho indovinato?" mi guarda sorridendo.
"Forse."
"Di cosa hai paura Sole? Di Faster?" oggi questo ragazzo sembra leggermi nel pensiero. Rispondo annuendo.
"Ascoltami, se tu davvero provi qualcosa per Fares, dovresti lasciarti andare. Non ti fa bene rinchiudere tutti i tuoi sentimenti dentro di te. E non devi nemmeno avere paura di un rifiuto, perché fidati che si capisce da chilometri che anche lui prova qualcosa. Si capisce dal modo in cui parla di te e da come sta quando sei al suo fianco."
"Sul serio?" non ho mai fatto caso a queste cose.
"Si, sul serio. Non avere paura di Faster, è normale che da fratello sia geloso. E' normale che si incazzerà, ma fidati che capirà. Sei libera di amare chi vuoi Sole."
"Grazie Piccolo, ma non lo so. Voglio capire le cose con calma. Per il momento non voglio che quella tra me e Pietro sia più di un'amicizia."
"Certo, fai le cose con calma. Se qualcosa tra di voi è destinato a nascere, lo farà a prescindere." mi fa un'occhiolino e mi da un'abbraccio.

"Aspetta, la torta!" esclamo. Me ne ero quasi dimenticata. Di fretta corro verso il forno. Lo apro e tiro fuori la torta, per fortuna non si è bruciata. Ma ci mancava poco. Almeno sembra essere venuta bene. A questo punto mando un messaggio a Fares, avvisandolo che qui siamo pronti.

Disordine - Fares / bnkr44Where stories live. Discover now