Capitolo 30

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EMPOLI, 21:05

Forse è ancora un po' presto per andare a ballare, ma a noi non interessa. Andiamo al locale, paghiamo e entriamo. C'è ancora poca gente ma sono sicura che tra un po' si riempirà del tutto. Ci fondiamo subito al bar, come se non fossimo appena andate a bere. Ordiniamo due campari soda, qualcosa di più leggero. Con i bicchieri in mano ci fondiamo in pista, anche se c'è ancora poca gente. Però devo ammettere che qui la musica non è male rispetto ad altri locali di Empoli.

Dopo un po' di tempo, come previsto il locale si è riempito. Ora si fatica decisamente di più a muoversi di prima, considerando quanto affollato è.
"Sil, io vado un'attimo a fumare fuori. Vieni con me?" le domando.
"No no, vai pure. Ne ho appena puntato uno." mi indica un ragazzo alto, poco più grande di noi.
"Ci sta. Ci vediamo dopo allora, buona fortuna." rido facendole l'occhiolino. Mi allontano dalla pista uscendo fuori dal locale. La musica mi stava davvero facendo impazzire, non ce la facevo più con tutto quel rumore. Tiro fuori una sigaretta dal pacchetto che avevo nascosto in borsa e me la porto alle labbra.

Fuori fa un po' freddo, devo ammetterlo. Stupidamente non mi sono nemmeno portata una giacca. Improvvisamente sento una mano sulla spalla, che mi fa voltare velocemente. Mi giro spaventata e mi ritrovo Huda che ride.

"Scusami se ti ho spaventata." continua a ridere.
"Anche tu qui?" mi ricompongo. Sono felice di vederla, soprattutto ora che Silvia passerà la serata a provarci con quel tipo.
"Già, ci sono anche Ludo e Gin dentro. Posso?" domanda indicando la sigaretta e io gliela porgo. Fa tre tiri e poi me la ridà.
"Menomale che ci siete voi. Silvia mi ha lasciata da sola per un tipo." le spiego ridacchiando.
"Tranquilla, stai con noi. Tra un po' ci raggiungono anche alcuni dei ragazzi." mi dice e lì il mio cuore perde un battito.
"Chi?" cerco di domandare nel modo più indifferente possibile.
"Piccolo, Erin e Ghera sicuro. Forse anche Fares e Caph." appena sento quel nome, sorrido istintivamente. Non provo neanche a trattenermi.

"Come mai così felice tutta d'un tratto?" domanda curiosa Huda.
"No no, nulla." cerco di ignorare la domanda.
"Fares, eh?" mi sorride e io le sorrido.
"Già." ammetto.
"Beh, se può farti felice, penso proprio che verrà. A proposito, come stanno andando le cose tra voi due?"
"Mi ha baciata." sorrido contenta.
"Cosa? Quando? Dove?" risponde sotto shock.
"Ieri. Ti spiegherò meglio un'altra volta. Ora entriamo." la prendo dal braccio e insieme rientriamo nel locale.

Mi accompagna dalle altre ragazze, che appena mi vedono mi salutano contente.
"Che sorpresa, come mai qui?" mi domanda Gin.
"Sono venuta con Silvia, solo che lei ora è da qualche parte con un tipo." spiego.
"Capisco, beh ti offriamo qualcosa?" mi domanda Ludo.
"No tranquilla, ho già dato oggi."
"Raga, voi non potete capire che cosa mi ha raccontato Sole." esclama Huda decisamente troppo entusiasta. Mi rivolge uno sguardo per capire se può dirglielo e io le faccio un cenno con la testa.
"Sole e Pietro, si sono baciati." esclama lei e le altre urlano insieme a lei. Mi metto una mano in fronte dal imbarazzo.

"Cazzo Sole, ora si che ti devo offrire qualcosa. Giretto di shottini?" chiede Ludo a tutte quante e noi accettiamo. Va al bar assieme a Gin, mentre io e Huda le aspettiamo lì. Nel frattempo noto che si stanno avvicinando i ragazzi. Il mio cuore inizia a battere, ci sarà o non ci sarà? C'è troppa gente, non riesco a capire. Il mio sguardo lo cerca tra la folla. Appena lo vedo, i nostri occhi si incrociano. Perdo letteralmente un battito. Caph però non sembra esserci.
"Hai visto che è venuto?" mi sussurra Huda facendomi l'occhiolino.

"Ma ci sei anche tu!" esclama felice Piccolo.
"Non ci hai detto nulla." dice Ghera.
"Non era programmato. In realtà sono qui con Silvia." spiego nuovamente la storia, ormai rispiegata mille volte.
"Si starà divertendo." quello a parlare ora è Fares. Oggi la sua voce mi fa ancora più effetto delle altre volte, non mi spiego il perché.
"Sicuramente." rispondo.
Gin e Ludo ritornano con 4 shottini, uno a testa, di rum.

"Dai Ludo, ora che siamo arrivati offri anche noi." scherza Erin.
"Col cazzo." risponde scherzosamente. Brindiamo e buttiamo giù l'alcool.
"A cosa questo brindisi?" domanda curioso Fares.
"Cose nostre." dice Huda, mettendomi un braccio attorno al collo. Lui scuote la testa sconfitto.
"Vabbè, noi andiamo a ballare. Ci raggiungete?" domanda Piccolo.
"Veniamo direttamente con voi." dice Gin e così facciamo.

Andiamo in pista, ballando, ridendo e chiacchierando. Ad un certo punto vedo che Fares mi si avvicina. Ancora non abbiamo parlato da soli stasera. Si avvicina al mio orecchio.
"Sei stupenda stasera." mi sussurra, provocandomi una scia di brividi lungo la schiena.
"Grazie." rispondo timidamente.
"Ti va di andare in un posto un po' più appartato? Giusto per parlare. Non ne abbiamo ancora avuto l'occasione." mi sorride.
"Certo, andiamo." sorrido a mia volta. Mi prende per la mano, trascinandomi fuori dalla folla, tutto sotto lo sguardo attento dei nostri amici.

Troviamo un divanetto non troppo lontano dai bagni. Qui c'è molta più calma e meno gente di prima. Anche la musica è meno forte. Si riesce a parlare senza urlare finalmente.
"Quindi, come stai?" si siede accanto a me.
"Sto molto bene." sorrido. Sono davvero felice quando sono al suo fianco.
"Anche io lo sono. Come mai siete venute qui?" domanda curioso.
"Siamo andate prima a bere qualcosa in un bar non troppo lontano da qui. Diciamo che questo era semplicemente il locale più vicino. Tu invece, ci vieni spesso?"
"Spesso no, però diciamo che se andiamo a fare serata, veniamo sempre qui. E' il nostro locale di fiducia."
"Me lo ricorderò."

Dal nulla mi mette un braccio attorno ai fianchi e mi stringe più a se. Inizio a sentire caldo, molto caldo. Mi guarda dritta negli occhi e con la mano libera mi sposta i capelli dal viso. Il mio cuore sta impazzendo, gli metto una mano sul petto e noto che anche il suo non è da meno.
Lentamente si avvicina sempre di più al mio viso. Mi lascia una scia di baci che partono dalla guancia fino ad arrivare alle mie labbra. Un'altra volta, ci ritroviamo appiccicati. Nel giro di un giorno. Menomale che volevamo soltanto chiacchierare.

Non ci passa nemmeno per la testa l'idea di staccarci. Il bacio si fa sempre più passionale e intenso. Come al solito però, la sfortuna è dalla nostra parte. La voce di un ragazzo a me sconosciuto mi richiama.
"Sei tu Sole?" domanda incerto. Sbuffo e mi volto verso di lui.
"Sì. Dimmi." noto che è il ragazzo che aveva puntato Silvia.
"Mi ha mandato la tua amica Silvia. Sta male, ha appena vomitato."
"Cazzo, dov'è?" mi alzo di scatto dal divano preoccupata.
"Nei bagni delle ragazze." lo guardo male a questa risposta. Questo ragazzo non mi ispira per niente.

Mi volto verso Pietro dispiaciuta.
"Vado a vedere come sta Silvia, ok?" dico.
"Certo, vai pure."
"Scusami. Ci vediamo dopo?" domando insicura.
"Tranquilla. Ti aspetto fuori più tardi." mi sorride per rassicurarmi.

Appena se ne va, vado a cercare Silvia.

Disordine - Fares / bnkr44Where stories live. Discover now