Capitolo 14

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Scendo a passo svelto le scale senza correre il rischio di rompermi una gamba e mi avvio alla ricerca di Emily e il resto del gruppo.

Gente ubriaca barcolla da tutte le parti e provo a mantenere le distanze.

"Ehi, Emily!".

Riesco a vederla da lontano.

"Em!" Grido più forte questa volta e lei sentendosi richiamare si volta.

"Bella, dove sei stata tutto questo tempo?".

"C'era una lunga fila per il bagno".

Non dovrei dire bugie alla mia migliore amica, ma lo faccio per una buona causa.

"Ti avevo dato per dispersa" commenta lei.

"Possiamo andarcene adesso? E per favore, questa volta dimmi di sì".

"D'accordo, vado a chiamare Niall e dopo ce ne andiamo".

"Va bene, ti aspetto fuori" le faccio sapere.

Esco fuori ed un brivido sfiora la mia pelle. Avrei dovuto ricordarmi di prendere una giacca, ma come al solito mi dimentico sempre delle cose importanti.

Strofino le mani contro le mie braccia per tentare in qualche modo di riscaldarmi miseramente. Le gambe mi fanno così male con questi stupidi tacchi. Mi siedo sul primo scalino davanti all'ingresso. Dopo poco tempo sento qualcosa coprirmi le spalle.
Mi giro e i miei occhi scrutano attentamente la persona davanti a me.
Sfodera il suo grazioso sorriso con la lingua tra i denti.

"Zayn".

Oh santo dio è arrivato il rompi coglioni.

"Ehi, Bella. Ti ho visto qua fuori al freddo così volevo prestarti la mia giacca".

"Oh, ti ringrazio. Sto aspettando che arrivino Emily e Niall".

"Posso farti compagnia?".

"Certo".

Si siede accanto a me. A coprirgli il busto c'è solo la t-shirt e mi chiedo come faccia a non congelare con i pochi gradi che ci sono a quest'ora.

La sua giacca di pelle ha un profumo di ciliegia. È delicato, un po' come Zayn. Invece l'odore che della menta piperita di Harry è forte e deciso.

"Eri sparita, il gioco non era più così interessante senza di te".

Ma per favore. Smettila con queste avance.

"Ehm...si, mi dispiace che ti sia annoiato".

"Non importa, ora sono qui" mi guarda sorridente.

"È da molto che vivi a New York?"gli chiedo.

"In verità è da qualche anno che mi ci sono trasferito con Jess e mia madre".

"Fortunato, io sono di Philadelphia. Avrei tanto voluto venire a New York già da tanti anni. Non mi è mai piaciuta la mia città natale, era tutto palesemente scontato e modaiolo. Tutte le persone a con gli stessi giudizi.
Penso che il mio sogno di andare a New York fosse nato dal fatto di cercare di vivere un'avventura".

"Quello che hai detto ha totalmente senso. Anche a me "la grande mela" ha sempre affascinato" sorride Zayn.

"In cosa vorresti laurearti?" Gli domando.

"In ingegneria meccanica e tu?".

"Lettere".

"Oh, allora ti piace scrivere?".

"Sì, moltissimo. Mi piacerebbe pubblicare un libro un giorno" gli rivelo.

"Sono sicuro che quel giorno arriverà presto ed io sarò uno dei tuoi tanti fan".

My First ||H.S||Donde viven las historias. Descúbrelo ahora