Capitolo 46

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Siamo partiti da pochi minuti e il silenzio incombe in macchina.

"Allora...mi spieghi cos'è successo ieri?" Dico.

"Sono andato a parlare con Zayn e abbiamo avuto delle piccole divergenze. Nulla di che, l'ho sistemato per bene".

"Hai fatto a botte con lui?" Chiedo sorpresa.

"Sì, ho cercato di trovare una soluzione in modo pacifico ma lui non ha capito con le buone maniere e allora ho dovuto fare a modo mio".

"Harry, non puoi andare in giro e picchiare chi ti pare solo perché sei arrabbiato. Non se lo meritava, è stata colpa mia e non sua".

"Tu credi sia così perché non lo conosci come lo conosco io, devi stare alla larga da lui".

Non capisco perché stia queste cose di Zayn, a me è sembrato un bravo ragazzo e con me è sempre stato gentile.

"Perché dovrei stargli alla larga? Non ha mai fatto nulla di male".

"Beh ti consiglio di non avvicinarti a lui, prima che abbia la possibilità di fare qualcosa".

"Ma perché dici questo? Che ti ha fatto?".

Mi sento confusa, non capisco perché Harry ce l'abbia così tanto con lui.
Sono stata io ad ingannare Harry usando Zayn per i miei scopi.

"Bella, lui non é così buono come credi. La sua è solo una recita".

"Ma una recita per cosa?".

"Per guadagnarsi te".

"Guadagnarsi me? Ma ti senti quando parli? Non sono mica un trofeo!.

"Lo so scusami, mi sono espresso male. Ti prego, tu fidati di me".

"Va bene, cercherò di evitarlo per farti stare più tranquillo".

"Bene".

"Adesso da che parte devo andare?" Gli chiedo.

"Continua sempre dritto e poi ci dovrebbe essere una salita".

Mi dà le indicazioni.

"Ma dove stiamo andando?".

"Andiamo in un posto appena fuori città, in collina".

"Oh, bello".

"Sì, quando vivevo qui con mia nonna e volevo liberarmi dalle solite oppressioni andavo lì per avere un po' di quiete".

"Perché sei venuto qui?".

"Beh lì a New York ho avuto alcuni problemi con mio padre e quindi me ne sono voluto andare via".

"Avete litigato per le solite questioni?".

"Sì, mio padre mi ha sempre visto come una persona che fa continuamente sbagli. Penso di aver preso questo cosiddetto dono da lui, visto che ne ha fatti molti di sbagli così come me".

"Non direi, tu sei un bravo ragazzo Harry. Sembri il solito mascalzone che ne combina di tutti i colori, ma in realtà ti senti ferito nel profondo e nessuno lo capisce questo. Tutti vedono solo i lati negativi di te, ma tu ne hai anche molti positivi".

"Già, hai ragione. Mi capisci proprio tu, sono contento che ci sia qualcuno capace di vedermi come sono realmente e senza giudicarmi. Sto bene con te Isabella".

"Ti capisco, anch'io ci sono passata e pure io sto bene con te Harry".

Per un momento giro lo sguardo dalla strada per guardarlo e lo vedo sorridere.

"Ecco, adesso gira a destra" mi indica.

Giro a destra come indicatomi da Harry e poi parcheggio in un posto tranquillo.

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