Capitolo 57

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"Ma cosa ti prende? Che diavolo ci fai qui?!".

"Non ti va di divertirti un po'" ghigna.

"Va via!".

Lo spingo con una mano in modo che se ne vada e con l'altra cerco di coprirmi il più possibile.

"Cosa sono questi modi scortesi? Andiamo, lo so che ti piacerebbe".

"Vattene subito prima che chiami qualcuno, si può sapere come hai fatto ad entrare?!".

"La porta non era chiusa a chiave, dovresti fare attenzione, c'è certa gente in giro" mi scruta da capo a piedi.

Lurido depravato.

"Già, ho un pezzo di merda davanti ai miei occhi" commento.

"Come cazzo mi hai chiamato? Vuoi che ti insegni cos'è il rispetto?!".

"Forse qualcuno dovrebbe insegnarlo a te visto che ti intrufoli nelle docce della gente".

"Non ti conviene rivolgerti a me con questo tono" mi avvisa.

"Tu prova anche solo a sfiorarmi e io ti denuncio, chiaro?!".

"Oh avanti, tanto scommetto che non ti dispiacerebbe se lo facessi".

Pisellino moscio, fa un po' meno il gradasso e corri a scoparti la tua bambola gonfiabile.

"Che schifo, adesso vattene ho detto!".

"Hai vinto questa battaglia Isabella, ma sappi che non finisce qui" mi minaccia andandosene via finalmente.

Ringrazio dio che non mi abbia fatto nulla, per un secondo ho temuto di venir stuprata da quel pervertito.

Esco dalla doccia, non resto in questo bagno per nessun ulteriore secondo terrorizzata da cos'altro mi potrebbe capitare.

"Piccola, sono tornato".

Perfetto, ora come la mettiamo con Harry?!

"Sono qui, ho fatto una doccia veloce".

"Uffa, se fossi arrivato un paio di minuti fa adesso ci staremmo divertendo".

Beh se ne sei convinto...già, avresti potuto spaccare la faccia a Rider, allora ci avrei proprio goduto.

"Non ci contare Harry".

"Okay, però adesso merito un premio per averti portato quel che volevi" ghigna.

"Harry no, non adesso".

"Ah ho capito, vuoi fare la difficile eh?".

Inizia a toccarmi.

"Ti ho detto di no, cazzo!".

Mi svincolo da lui.

"Che hai? Qualcosa non va?".

"No scusami, non dovrei fare così con te".

Mi siedo sul letto e in pochi istanti mi raggiunge anche lui mettendosi accanto a me.

"Ehi, che succede?".

Mi guarda dritto negli occhi aspettando una mia risposta.

Dovrei dirgli la verità, niente bugie tra di noi. Però se gli dicessi la verità potrebbe incazzarsi e dare di matto, non voglio che la prenda così.

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